M4M: intervista e presentazioni Roma-Grosseto

 

Post sintetico. Trovate un’intervista su M4M per LoudVision. LINK. Mi slaccio un po’, vi avverto. 🙂

Poi. Non avevo intenzione di preparare eventi e presentazioni per M4M, ma non è andata così. La prima è sabato 23 Aprile, ore 18, Libreria Mondadori Grosseto. Non sarà una vera presentazione ma una sessione firme. Se siete da quelle parti, mi trovate là.

Il secondo appuntamento sarà una vera presentazione,  a Roma, all’interno della Festa del Libro VIII Municipio. Devo avere ancora tutti i dettagli, ma sarà giovedì 28, ore 17, biblioteca Borghesiana, Roma. Appena so qualcosa in più ve lo comunico.

Ciao!

Mad for Madonna: oggi in libreria

Eccoci, oggi è il giorno dell’uscita di Mad for Madonna in libreria. Insomma, per me rappresenta un momento particolare, è la prima volta che mi propongo al pubblico con una veste di scrittore non di genere. Niente fantastico, una biografia.

Ecco dove potete trovarlo, anche scontato:

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LaFeltrinelli

BOL

E nelle librerie fisiche, naturalmente. Per adesso niente ebook, come da politica Castelvecchi.

So che è un libro particolare, che magari non può interessare a chi non piace Madonna. Non è proprio così, dal mio punto di vista, Madonna ha segnato la storia della musica e della nostra società per tre decadi. Che vi piaccia o no la cantante, è solo una questione secondaria. Infine, come vi ho già accennato, quasi tutti i miei proventi per questo libro saranno devoluti all’associazione Raising Malawi (link sulla destra), della quale Madonna è co-fondatrice.

Colgo l’occasione per ringraziare Mario e Paolo, fondatori di Madonnatribe, per l’intervista che mi hanno concesso in appendice al libro e per il concorso lanciato sul loro portale.

Buona lettura!

In bed with… M4M (parte 4)

Appendice: In bed with… Madonnatribe

 

“Mi piace pensare che sto accompagnando il mio pubblico in un lungo viaggio.

Non voglio solo intrattenerlo adesso, ma voglio lasciargli qualche cosa per quando non ci sarò più.

 

In molti pensano che Madonna abbia attraversato le decadi indenne grazie al suo trasformismo e alla capacità di reinventarsi, qual è la vostra opinione in merito?

L’idea che Madonna si reinventi è vera fino a un certo punto. Se guardi con attenzione alle fasi della sua carriera, puoi notare come ogni volta si propone con un concept diverso, integrato musicalmente e visivamente, che dà al pubblico la sensazione di una «reinvenzione». Ma in realtà il meccanismo è sempre lo stesso. Il concept di HARD CANDY sembra totalmente differente da quello di CONFESSIONS ON A DANCE FLOOR o AMERICAN LIFE o MUSIC, ma in realtà Madonna è sempre la stessa: dà un tema al disco, ci lavora sopra, sperimenta nuove sonorità, ma all’interno di una cornice collaudata. Questo è ancora più vero se pensi ai suoi tour e al modo in cui sono strutturati. Di grossi cambiamenti nella carriera di Madonna ce ne sono stati pochi, e non a caso sono andati a coincidere con grandi passi nella sua vita personale, pensa al matrimonio con Sean Penn e al radicale cambiamento di look coi capelli corti biondo platino di TRUE BLUE, o a quando il divorzio l’ha portata a scrivere il suo vero primo album introspettivo: LIKE APRAYER. O ancora al ruolo che la nascita della prima figlia ha avuto nella composizione di RAY OF LIGHT, o a come il divorzio dal suo secondo marito Guy Ritchie abbia influenzato un album come HARD CANDY.

Ecco l’ultimo estratto da M4M, un pezzo tratto dall’Appendice in cui troverete un’intervista a Madonnatribe, sito fandom su Madonna conosciuto a livello europeo.

Qui finisce l’anteprima, come vi dicevo. Il 20 Aprile Mad for Madonna sarà in libreria.

NB: A Grosseto è arrivato ieri. Sotto la proprietaria di una libreria 🙂

In bed with… M4M (parte 3)

Quarta Parte: My Name is Dita (1992–1994)

“Non sarei mai stata la pop star che sono,

se non ci fossero stati

tutti quei valori ipocriti e assurdi

contro cui ribellarmi.”

Madonna ha in mente una precisa strategia commerciale, che ha la forza dirompente di un uragano. Allo stesso tempo è cosciente che il suo progetto è troppo ambizioso e che nessuna casa discografica è pronta per appoggiarlo.

«Tutto ha inizio con il desiderio di esercitare più controllo, poi divenne una sorta di pensatoio artistico», afferma la star quando decide di fondare la sua etichetta. Si chiamerà Maverick, costituita con 60 milioni di dollari in collaborazione con la Time Warner e il suo manager Freddy DeMann. Madonna sa di avere un forte ascendente nel mondo musicale, così rinegozia il suo contratto con la Warner Bros pattuendo la cifra di cinque milioni ad album e il 20% di diritti.

Decisa a battere la strada dell’anticonformismo, chiama a sé il triunvirato che darà origine al progetto di un libro erotico: Sex. Steven Meisel alla fotografia, Fabien Baron come art director, Glenn O’Brien come giornalista. Tutto è pronto, Madonna può dar voce alle sue fantasie più intime e torbide.

Sex è un libro difficile, specie per l’epoca. Sarà la stessa Madonna, qualche anno più tardi, ad ammettere che l’America non era ancora pronta a un passo del genere. Nell’incipit è lei stessa a scrivere: «Questo libro parla di sesso. Il sesso non è amore. L’amore non è sesso. Ma la cosa migliore è quando questi due mondi si uniscono. […] Tutto ciò che stai per vedere e leggere è una fantasia, un sogno, finzione. In questo libro non c’è niente di vero. Ho inventato tutto io. Molte persone sono spaventate di dire quello che vogliono. È per questo che non ottengono quello che vogliono».

Negli scatti, la cantante è affiancata da alcune star del calibro di Isabella Rossellini, Daddy Kane, Naomi Campbell, Tony Ward, Udo Kier e Vanilla Ice. Madonna omaggia persino Dita Parlo, nome d’arte di Grethe Gerda Kornstädt, un’attrice tedesca alla quale si è poi ispirata anche la pin-up burlesque Dita Von Teese.

Per la prima volta Madonna esplora in modo esplicito il lesbismo, già noto per il suo affetto promiscuo verso Sandra Bernhard e Ingrid Casares, così come per l’indossatrice giapponese Jenny Shimizu.

«Tutte le mie prime esperienze sessuali sono state con donne. Credo che questo sia normale, è una forma si sperimentazione conoscitiva con il proprio sesso», dichiara Madonna in proposito.

Nel libro si arriva ad affrontare tematiche come l’omosessualità e l’autoerotismo, quando in uno scatto Madonna si masturba allo specchio. Continuando a sfogliare Sex ci immergiamo nel mondo sadomaso, mentre le location scelte si fanno sempre più sporche, asfittiche e selvagge, quasi un riflesso dei tabù imposti dalla società. Sono i desideri più segreti, ritratti in un’atmosfera dalle tinte febbrili e sincopate. Sex ritrae anche la violenza e la perversione a 360 gradi. Il libro non risparmia scene di stupro, sesso tra ragazzi, vecchi, donne, vere e proprie orge. Non manca infine un pizzico di voyerismo, nelle pagine in cui vediamo Madonna completamente nuda a fare l’autostop sulle strade di Miami.

 

 


 

Bologna e altro

L’avventura al BookFair di Bologna si è conclusa. Pochissimo tempo per visitare gli stand, ma è sempre un piacere partecipare alla fiera del libro per ragazzi. Quest’anno mi è parsa un po’ sottotono, a livello di partecipazione, ma le nuove uscite che ho visto a giro sembrano molto interessanti.

Poi. Per quanto riguarda il FantasyCamp, nei prossimi giorni saranno online gli streaming degli interventi, vi farò sapere. C’è stato un bel dibattito, specie sul finale, l’unica pecca è la mancanza del pubblico allargato, il che ha fatto sembrare tutto un po’ troppo autoreferenziale. Spero che iniziative di questo tipo si possano ripetere a Lucca o Torino. Perché sì, c’è bisogno del pubblico e dei lettori, non solo degli editori e autori. Mancava un anello della catena.

Poi. Ve lo avevo accennato tempo fa, ma ormai la decisione è presa. Ho deciso di affidarmi a un agente, per migliorare ancora più nella scrittura e perché non ho più tempo per distrarmi. Solo scrittura, nient’altro. Una decisione non semplice, ho impiegato 2 anni e ho rifiutato 3-4 proposte. Ma adesso sono convinto. Più in là vi dirò.

Poi. Presentazione con Emiliano Reali, domenica scorsa. Buona, almeno lo spero per me che ero il relatore. Ne parliamo appena ho qualche foto da mostrarvi.

Poi. Stasera avrò in mano le copie di Mad for Madonna. Sono curioso, vediamo come sono venute. E ci sarà un evento a Roma, ma non ho altri dettagli per adesso.

Infine, per oggi Amazon offre Nemesis al 35% di sconto, come se fosse un’edizione economica. Qui.

In bed with… M4M (parte 2)

Ottava parte: Re-invent Yourself (2003–2005)

“Il rischio è il liquido amniotico dell’artista.

Non mi spaventa, mi stimola.

Superati i cinquant’anni non voglio restare chiusa in una gabbia,

né rimanere imbottigliata come acqua minerale.

L’etichetta che mi avete affibbiato non corrisponde al prodotto?

Fatti vostri.”

Dopo l’11 settembre molte cose cambiano in America. L’Occidente ha ammesso la propria vulnerabilità, l’attacco al World Trade Center ha dimostrato come anche la più grande potenza mondiale può essere piegata dal terrorismo e colpita dritta nel suo cuore. Adesso è evidente quanto sia fragile ed effimero il sogno americano, l’11 settembre segna l’inizio di una crisi spirituale ed economica che dagli Stati Uniti si estende a tutto il mondo.

La paura si trasforma in un’ossessione, una vera paranoia che lo stesso Governo americano sfrutta per rinsaldare una popolarità che si è inevitabilmente incrinata. Così come i cittadini, anche gli artisti esprimono uno stato d’animo sfiduciato e scettico.

«Sentivo che l’America era in una posizione molto vulnerabile. Tutte le sue certezze stavano crollando a picco, e con loro gli americani. La gente era vulnerabile e molto confusa», conferma la stessa Madonna.

La cantante non è più la ragazzina ribelle degli anni Ottanta, ma una donna adulta pronta a porsi le stesse domande di ogni madre: quale sarà il futuro per i miei figli? Dove stiamo andando? Chi prende le decisioni per noi, pensa al nostro interesse? Domande a cui non riesce a trovare delle valide risposte.

«Ho paura del futuro, temo per i miei figli. Il nostro più grande pericolo non è il terrorismo, non è l’Iraq o l’Impero del Male. Il nostro più grande rischio è la mancanza di leadership, la mancanza di onestà, la completa mancanza di coscienza ».

Madonna osserva con occhio critico la situazione politica americana e ne rimane atterrita: Bush è pronto a scendere in campo contro l’Iraq, ha intenzione di rispondere al terrorismo con altrettanta violenza con l’unico scopo rinsaldare quel sogno americano che si è mistificato in mera illusione, alzando ipocritamente il pugno per dimostrare la propria potenza. Il mondo, nel frattempo, si spacca: Paesi come la Francia, la Cina e la Russia esprimono il loro disaccordo, mentre gli Stati Uniti ingaggiano un braccio di ferro con la Gran Bretagna schierandosi contro lo Statuto dell’Onu.

Il nono album di Madonna, AMERICAN LIFE, nasce proprio in questo clima d’incertezza e, se vogliamo, anche di rabbia. Un disco profondamente intimista, in cui l’artista torna ad essere la donna dai capelli scuri che tenta di tirare le somme e capire dove sta andando. Una Madonna decisa e rivoluzionaria, che appare in copertina con un look alla Che Guevara, pronta a lottare per i valori in cui crede e a opporsi agli ideali di George W. Bush.