Spillolando

Continua il blog in modalità pillole.

– La signora Ciccone si è vista leakkata un’altra canzone, la soundtrack di W.E., film di cui è regista. “Masterpiece” si intitola la demo. Di nome e di fatto, uno dei suoi migliori lavori nell’ultimo decennio. Canzone che, posta accanto a Give me all your love, destabilizza. C’è un abisso.

– Ho letto “Pensavo di scappare con te” di Francesco Gungui. Un libro davvero piacevole, si legge in un soffio. Alcuni espedienti come la “sindrome frontale” di Alice che le impone di dire tutto ciò che le passa per la mente sono davvero ben riusciti. Un libro per ragazzi, che però sottende argomenti affatto banali. L’ipocrisia, se vogliamo, ma anche la difficoltà nell’avere genitori divorziati, il divario tra le incomprensioni di un rapporto tra adolescenti e la crisi della coppia adulta. Lo consiglio vivamente, un ottimo mix di sorrisi e riflessioni.

– A proposito di “sindrome frontale”, ecco la nuova misura varata dal governo. O quasi. Non ho parole, dalla padella alla brace. E continuiamo a vedere le caste intoccabili che bivaccano spensierate, mentre noi facciamo conti con l’ICI e tanto altro. La sindrome frontale mi spingerebbe a dire tante parolacce. Ma tante. Le dico, tanto voi non le sentite.

Pillole del venerdì

Corpo e anima nella seconda stesura del mio prossimo romanzo, il blog continuerà a singhiozzi e pillole, in perfetto stile web 3.0, almeno fino a metà dicembre. Qualche segnalazione:

– Leggete questo articolo riassuntivo sulle ultime mosse Amazon, con l’uscita del Kindle in Italia di ieri. A me l’accoppiata “Amazon” e “casa editrice” fa rabbrividire

– Finito di leggere “I Regni di Nashira” di Licia Troisi, mi è piaciuto molto. Se e quando riemergo, ve ne parlo su Urban-fantasy. Sto leggendo “Pensavo di scappare con te” di Francesco Gungui, una lettura davvero piacevole. E anche un paio di romanzi inediti, con qualche spunto niente male.

– Mentre la Regina del Pop si sarà rinchiusa in qualche scantinato di NY a capire come mai i suoi fan hanno stroncato quell’aborto di demo, è uscito l’album di Tiziano Ferro. Niente male, in perfetto stile ferriano, nessun nuovo sound ma qualche perla.

– La Asengard annuncia l’acquisizione da parte del gruppo Castello. Noto due dati dal sapore tragicomico: quanti commenti ci furono sulla sua morte, quanti pochi sulla sua rinascita. Ed evito di commentare. Da parte mia, un grosso in bocca al lupo.

– Adoro il blocco del traffico a targhe alterne. Dovrebbe essere un’istituzione.

– Mi sono un po’ allontanato dalla rete. Una sbirciatina, solite cose. Polemiche pompate, qualche scrittore che si incensa sul palco. A volte si respira meglio, lontano dalla fuffa.

A presto e buon week end.

La sinusoide della prestazione


Ho pubblicato 11 libri, quindi dovrei più o meno essere abituato al processo editoriale. Più o meno.

Perché, benché mi sforzi di rimanere impassibile, il mio stato emozionale puntualmente segue la stessa curva sinusoidale. Tranquillo e sereno durante la stesura e l’ultimo editing, fase di impennamento di ansia pochi giorni prima dell’uscita. Poi, nel momento in cui arriva tra gli scaffali, crollo dell’agitazione. Un po’ mi ricorda lo stesso stato d’animo delle interrogazioni a scuola, o degli esami universitari. I giorni precedenti i dubbi e le incertezze mi divoravano, quindi il giorno della prova diventavo un pezzo di ghiaccio e non mi concedevo alcuna distrazione.

Nel caso dei libri la situazione è un po’ più complessa, perché non si chiude con un voto sul registro a fine mattinata. Ci sono i dati di vendita, ma ancor prima c’è il giudizio dei lettori. Per cui, ovviamente, la curva dell’ansia procede verso il suo picco finché non leggo le prime reazioni.

Come quella di Valberici – blog.

Quella di Valentina Bellettini – Universi Incantati.

Oppure l’opinione di Francesco Roghi, Castel Oricalco.

E poi molti altri per mail, twitter e via dicendo. Quindi torno a respirare perché, benché siano sempre pareri soggettivi, vuol dire che non ho sbagliato del tutto. Che, alla fine, sono riuscito a scrivere un altro libro che i lettori apprezzano.

Quindi? Quindi in futuro saremo alle solite. Tornerò a scrivere i romanzi e a rivederli in tranquillità, per poi angosciarmi a cavallo della pubblicazione.

Con qualche piccola differenza, che di certo non mi spinge a pensare che sto migliorando. Che ci crediate o meno, sono già angosciato per il prossimo libro che uscirà a maggio. Maggio, 6 mesi da adesso. Troppe domande che mi frullano in testa.

Ok. Sangue freddo.

O almeno ci provo.

PS: Su Urban-Fantasy.it oggi è uscita una mia intervista. Ecco il LINK.

Articolo Premio Arte Giovane ed “Evelyn doll”

Sopra potete leggere l’articolo uscito sulla rivista Ponte di Nona in merito al premio Letterario Arte Giovani Roma 2011. La versione PDF è qui: {filelink=7}

Ho rilasciato anche una dichiarazione, come potrete leggere.

Poi, tanto per andare su un tono meno impegnativo, sotto vedete la versione Evelyn Doll, creata da Fabio Labieni. Figa, non trovate? :p

Trovo sempre divertente quando un personaggio tratto dai miei libri entra nel mondo 3D 🙂

 

Happy Birthday Web

Pochi giorni fa su Twitter affermavo:

@FrancescoFalconFrancesco Falconi
Prima i poi parlerò di chi ama strumentalizzare la rete per i propri fini. Prima o poi, al momento giusto. Per adesso preferisco leggere.
Con commentarium anche su Facebook. Ieri, invece, sono stato al Teatro Adriano dove si teneva l’happening Happy Birthday Web. Sul sito linkato potete capire di cosa si tratta.
Nulla di tecnico, quindi, ma un evento molto interessante dove, da una mera celebrazione dei risultati ottenuti con la nascita di Internet, si evidenziavano le fasi della sua crescita fino a fare un punto della situazione. Come sempre, non sono mancate le statistiche che hanno evidenziato come, ancora una volta, l’Italia è fanalino di coda per quanto riguarda Internet e innovazione. Nulla di nuovo, fra l’altro, ma anche uno spiraglio di ottimismo, visto che è  un mercato dove non c’è saturazione ma tanto da lavorare.
Interessante, inoltre, la parte riguardante i dati, la loro raccolta, trasparenza e la distribuzione al cittadino. Nonché web come blogging, che in alcuni paesi è sinonimo di libertà di parola (e.g. Egitto, Palestina). Infine, notevole l’intervento di Tim Berners-Lee, l’inventore del World Wide Web. Potrete trovare sempre i riferimenti sul sito.
Invece, ciò su cui vorrei soffermarmi è stato un altro intervento, di Gloria Origgi, che si incentrava sul tema “Vita sociale nel Web”. Ecco un altro mio tweet live:
FrancescoFalcon Francesco Falconi 
The way we access a piece of content is more informative than the content itself #hbw11
Benché avesse solo dieci minuti a disposizione, il suo intervento è stato sintetico ed esaustivo, cogliendo a fondo la mistificazione dei social network dove spesso è più importante esserci, dire, linkare, quotare e retweetare che il significato del contenuto stesso. Addirittura la Origgi metteva in evidenza le differenze insite tra Facebook e Twitter, e il cieco quoting di siti di cui siamo folli estimatori.
In pratica, il concetto è chiaro: nei social network di oggi, tra le tante grida, fuffa, nickname, identità false, il contenuto nella sua forma intrinseca è del tutto accessoria. Non è importante fornire una vera informazione, la questione è esserci. Sempre e comunque, quasi una caccia al tesoro all’ultima news, evento, disastro, o sconvolgimento politico, editoriale, musicale.
Sempre sul pezzo, al nanosecondo, per buttare la nostra voce nello streamland, senza alcun valore aggiunto se non quello di gonfiare il proprio ego, tradotto virtualmente in amici, commenti, tweets.
In pratica, siamo al collasso dell’identità e della personalità. Io stesso ne ho evidenza ogni giorno, sui siti e social che frequento. All’inizio mi arrabbiavo, cercavo di far capire che tutto era mistificato, amplificato e manovrato.
Adesso lascio perdere, perché nessuno ha mai vinto le guerre contro i mulini a vento. Ma certo, sì, è un pericolo evidente, ancor più della privacy dei nostri dati. E’ la bittizzazione e la ghettizzazione della nostra intelligenza. Della nostra capacità di ragionare.  Perché? Perché non c’è più tempo. Questo, forse, sarà il WEB 3.0, la rete al secondo. Poche informazioni, 160 caratteri di cui ne leggeremo la metà, un click rapido per retweettare, condividere, assegnare il famoso “Like“. L’importante, in quel nanosecondo, è non passare inosservati. Abbiamo il dovere di esserci.
Oppure, se vogliamo, è solo un’evoluzione, la transgenesi dei fenomeni di socialità collettiva, volgarmente definitivi un tempo come “mandrie di pecore”. Fenomeni che in passato sono stati però le scintille di fanatismi politici e religiosi. E la storia ci insegna come è finita.
Cambia il mezzo, muta nel tempo, ma non il risultato. Ci soffochiamo sempre nello stesso modo.
A volte, forse, occorre tornare nella dimensione della normalità. Quella dove esistono un nome, un cognome, un volto e un po’ di carne. Dove ci sono due mani ancora capaci di stringersi, due persone in grado di interagire, uno di fronte all’altro, senza muri virtuali né doppie identità. La frantumazione dello streamland a favore delle tre dimensioni. E, chissà, talvolta occorrono anche due piedi, per girare la città che viviamo fisicamente, e soffermarci anche a spettacoli del genere. Come vedete sotto.
Alla fine cosa perdiamo? Sono solo pochi secondi, schiacciati dall’eternità del web.

Contest Nemesis 2 dettagli

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Eccoci. L’avventura di Lucca si è conclusa da qualche giorno, mentre io mi sono preso una vacanza ad Amsterdam e Praga approfittando del ponte.

Veniamo al Contest, come vi avevo promesso, contest che parte da questo momento.

Il regolamento è molto semplice:
Nemesis – la Chiave di Salomone contiene al sul interno il titolo del mio prossimo romanzo che uscirà in primavera. Il primo che mi manderà il titolo corretto per mail (me@francescofalconi.it), si aggiudicherà una copia omaggio che riceverà autografata appena il libro sarà disponibile.

Quando avrò di nuovo accesso alla rete controllerò le mail e posterò il vincitore e l’orario dell’invio della mail.
A presto e grazie per il supporto e l’affetto che mi avete dimostrato a Lucca Comics!

Contest Nemesis 2

Un post rapido e un saluto da Lucca Comics & Games.
Come ho accennato oggi alla presentazione (a proposito, grazie a Barbara Baraldi, Paolo Barbieri e Liz Nemesis Biella), “dentro” Nemesis 2 c’è un piccolo indizio su quello che sarà il mio prossimo libro.
Domani aprirò un piccolo e semplice contest in merito e capirete tutti i dettagli.
Buona serata!