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G*
Ogni volta che termino di scrivere un libro mi sento totalmente svuotato. Sono finite le energie, finite le idee. E’ una prima stesura, mi chiedo cosa troverò quando lo rileggerò e mi accingerò alla prima revisione. Mostri? Spero di no.
Per i primi due libri di Estasia la seconda stesura fu abbastanza drammatica. C’erano errori gravi, incongruenze e fu molto faticoso. Poi, con Estasia 3 e i due Prodigium, cambiai approccio. Due mesi per definire la trama, ai minimi dettagli, personaggi e storyline. Quando scrivevo un capitolo, di getto, lo rileggevo il giorno seguente per eliminare gli errori più grossolani. Beh, credo che ognuno abbia il suo metodo, ma questo modo di scrivere ultimamente mi sta aiutando molto.
Come sapete scrivo solo la sera, dopo cena, o il week end. Ho la necessità di avere le idee chiare, non trovarmi a punti morti o avere nodi di trama da sciogliere.
Insomma, così è stato anche per questo mio ultimo libro, che per adesso chiamo con la sigla “G*”.
E’ stata dura, lo ammetto. Ho affrontato un genere nuovo, biopunk commistionato con new gothic, molto meno fantasy del mio solito e forse più vicino al fantathriller.
Per ora G* va a riposo, per un po’. Poi, come sempre, seconda stesura.
Ecco, queste sono le tipiche anticipazione che dovrei evitarvi. Ancora deve uscire Prodigium 2 e già vi parlo di un progetto che vedrà la luce a giugno 2010.
Vabbé, so che manterrete il segreto. 😉
Another End
Qualcuno si potrebbe chiedere come mai i miei post sono diventati così sporadici ultimamente, visto che le ferie sono finite un bel po’ di tempo fa.
Semplice, mi sono dedicato anima e corpo a Prodigium 2 e, finalmente, oggi ho finito la revisione.
Insomma, il mio quinto libro è pronto per la stampa (ovvio, a meno di qualche revisione dell’ultimo minuto).
Per ora non ci sono cambiamenti in vista, come annunciato l’anteprima sarà al Lucca Comics, i primi di novembre. Nei prossimi mesi, come sempre, vi comunicherò il titolo e _forse_ l’anteprima della copertina che, come sapete, non sarà più disegnata da un americano ma da un illustratore italiano.
Infine, sempre _forse_ (e qui bello grosso), l’anteprima di un mio nuovo progetto (trilogia? Forse!) che partirà nel 2010.
Insomma, il silenzio era solo sinonimo di lavoro… sommerso 🙂