Verona-Vicenza-Savona

Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con la geografia a scuola. Inutile dirlo, le mie materie preferite erano italiano e matematica. La più temuta latino. Le meno apprezzate – ma per colpa del professore – filosofia e storia. Mi sforzavo in educazione artistica, con pessimi risultati.

La geografia proprio zero. Non lo so, non mi piaceva. Non mi interessava. Zero totale. Per cui, quando mi invitano a qualche manifestazione, impiego sempre un po’ per capire dove dovrei andare, specialmente se non si tratta di un capoluogo.

Bene, il tour di Muses mi costringe a colmare qualche lacuna, mi sa.

Per questo week end, zone di Vicenza/Verona e Savona.

Sabato 30 giugno: ore 16.45. UnrealWorld Festival – Maneggio Nicoli a San Bonifacio (Verona). Incontro su  Muses (Mondadori Editore)

Domenica 1 luglio: ore 14, Torre medievale del Brandale, Piazza del Brandale 2, Savona – Presentazione Muses (Mondadori Editore). Modera l’autore Davide Longoni. A seguire l’autore presenzierà come giurato alla premiazione della V Edizione del Trofeo Letterario La Centuria (www.lacenturia.it) e La Zona Morta (www.lazonamorta.it)  in collaborazione con l’Associazione “A Campanassa” di Savona  (www.campanassa.it )

Nel sondaggio su facebook su dove vorreste una presentazione di Muses per adesso vince Napoli. E, ve lo (quasi) prometto, Napoli ci sarà.

Recensioni della settimana

Passata con tranquillità la giornata del mio (2)6esimo compleanno – a proposito, ringrazio tutti coloro che mi hanno lasciato gli auguri su Facebook e similari – vi segnalo le ultime recensioni apparse on the net:

http://cacciatricedilibri.blogspot.it

http://www.diariodipensieripersi.com/2012/06/recensione-muses-di-francesco-falconi.html

http://leggendariamente.blogspot.it/2012/06/recensione-muses-di-francesco-falconi.html

http://www.lafenicebook.com/2012/06/recensione-muses-di-francesco-falconi.html

Felice che il libro sia piaciuto.

questo week end si riparte per le presentazioni, domani vi darò ulteriori dettagli. Per tutti gli amici di Verona, Vicenza, Savona e Genova.

a presto e buona giornata 😉

(Video)intervista e nuovi appuntamenti

Dopo qualche disavventura del week end, si inizia una nuova settimana.

Vi segnalo la recensione di Muses di Roberta di Roberta Maciocci su Diario di Pensieri Persi. Sotto trovate anche la videointervista con me e Licia Troisi, fu registrata durante la presentazione di Roma:

httpv://vimeo.com/44568240

Vi ricordo gli appuntamenti del prossimo week end, che mio vedranno nella zona di San Bonifacio (tra Verona e Vicenza) e a Savona:

Sabato 30 giugno: ore 16.45. UnrealWorld Festival – Maneggio Nicoli a San Bonifacio (Verona). Incontro su  Muses (Mondadori Editore)

Domenica 1 luglio: ore 14, Torre medievale del Brandale, Piazza del Brandale 2, Savona – Presentazione Muses (Mondadori Editore). Modera l’autore Davide Longoni. A seguire l’autore presenzierà come giurato alla premiazione della V Edizione del Trofeo Letterario La Centuria (www.lacenturia.it) e La Zona Morta (www.lazonamorta.it)  in collaborazione con l’Associazione “A Campanassa” di Savona  (www.campanassa.it )

(A tal proposito, un’intervista su La Zona Morta)

Recharging

Come avete notato, una settimana di pausa dal blog e anche questo week end il tour Muses in pausa.

Mare, riposo, sole, lettura (finalmente). E scrittura, perché sono a 2/3 di Muses 2.

A tutti voi uno splendido fine settimana.

 

PS: Mi impigrisco e non metto link: tutte le nuove recensioni, interviste e articoli le troverete su Twitter o sul canale facebook 🙂

Il finale di Muses

Forse è arrivato il momento di qualche chiarimento, visti i commenti, email ecc che mi arrivano sul finale di Muses.
Premessa: chi ha letto i miei libri passati sa bene che le ultime pagine non sono brodo allungato. C’è sempre da aspettarsi di tutto, anche un ribaltamento che rimette in discussione l’intero romanzo. E’ il mio modo di scrivere. E, come dico sempre, forse quando andrò in pensione scriverò un libro che finisce con i due protagonisti, mano per la mano al tramonto, che si sussurrano “vivremo per sempre felici e contenti”.
Non sono pessimista. Sono solo realista. Il finale di un romanzo è semplicemente la chiusura di una scena, di una porzione della vita dei protagonisti che sono andato a raccontare. E’ giusto che le trame si chiudano, forzatamente commerciale e irreale che tutto vada a posto.
Infine, tanto per chiarire, niente flash forward dopo una decina di anni per rassicurare il lettore sul totale happy ending (come il terribile finale di Harry Potter e, se vogliamo, pure di Hunger Games).
Motivo? Scrivo ciò che mi piacerebbe leggere. E a me non piace leggere quei finali.
Venendo al punto, qualche chiarimento sul finale di Muses, che come sapete avrà un seguito il prossimo anno. Spoiler, quindi non leggete se non avete finito il libro peché vi rovinereste la sorpresa.
[spoiler]Ovvio, non vi dirò chi ha sparato ad Alice, il volto che lei ha riconosciuto. Vi dico solo che non lo considero un colpo di scena in Muses 2. Spesso mi diverto sull’anti-colpo di scena. Già fatto in Prodigium 2, ricordate?
Allora, chiarimento sulla presunta morte di Alice. Qualcuno spara ad Alice. Alice ha letto Halo, il diario di Dolores, e rivive la scena in cui Ray è a casa con Sophie, aspettando con ansia una telefonata dall’ospedale dove si trova Alice in coma.
– Visto che Dolores è morta da un po’, sarebbe logico pensare che Sophie avesse ereditato il talento della Musa della Scrittura. Ray però sente il suo vagito, e comprende che ha acquisito il potere di Alice. quindi SUPPONE che Alice non ce l’abbia fatta. Lo suppone, appunto.
Le domande da farsi sarebbero tante. Perché Sophie ha ereditato il dono di Alice e non di sua madre, che fra l’altro era passata a miglior vita già da settimane? In tal caso chi è la nuova Musa della Scrittura? Alice è davvero morta oppure…?
A presto 🙂 [/spoiler]

Week end tra Roma e Rimini

Remainders:

Venerdì 15 giugno: ore 18.00. Libreria Mondadori Roma Est, Roma, Sessione firme con me e Licia Troisi

Domenica 17 giugno: ore 15.00. Mare di Libri – Rimini, Palazzo del Podestà, Sala Civica. Incontro su  Muses (Mondadori Editore), con Leonardo Patrignani e Francesco Gungui

Possibili nuove date in quel di Salerno e provincia di Verona. Vi farò sapere se vanno in porto.

Vi segnalo infine una recensione e un’intervista sul blog di Sognando Leggendo:

PS: stasera un salto al Massenzio Letterature Festival, sono davvero curioso.

MDNA Rome

Ogni volta che Madonna parte con un nuovo tour, mi chiedo sempre in che modo possa stupirci, senza ripetersi o proporre il medesimo show. E, ogni volta, Madonna ci riesce.

MDNA è un musical, un colossal, uno spettacolo visivo e scenografico che toglie il fiato. Si intuisce dall’intro, che riscotruisce l’atmosfera di una cattedrale con tanto di campane degne di un funerale. Un palco strabiliante, forse uno dei migliori che ho visto ai suoi concerti.

Sì, MDNA è decisamente superiore al precedente Sticky and Sweet tour. Certo, abbiamo una Madonna con qualche anno in più, che si vede nel suo aspetto ma non di certo nel carisma ed energia. Quasi due ore di musica, canzoni, backvideo eccezionali e provocatori,  coreografie incredibili.

I lati negativi dello show li conosciamo, sono sempre i soliti. E sono quelli per i quali i fan di Madonna chiudono un occhio, perché sono perfettamente allineati con il meccanismo dello spettacolo-Ciccone. Questo implica alcune canzone in playback, poche dal vivo, molte con base preregistrata. Il che è anche ovvio, non si può cantare e scatenarsi sul palco come fa lei. Non è umanamente possibile. Non lo era venti anni fa, tanto meno adesso.

Poi. Madonna concede rari momenti di interazione con il pubblico. Parla pochissimo, poche frasi di saluto. Un thank you finale alla velocità della luce senza darti il tempo di svegliarti dall’incanto. Ecco, forse il Celebration finale l’ho trovato freddo e piatto. Generalmente Madonna terminava i suoi concerti con qualcosa di più coinvolgente. Siamo solo alla 5 data del tour, spero che riveda il finale.

E la Madonna provocatrice? Le provocazioni ci sono, ma non scadono nel volgare, sono soprattutto ideologiche. Una Madonna vestita, che solo per poche canzoni mostra le braccia e mai le gambe. Vestiti curati con un Gautier impeccabile.

Insomma, per chi si è perso la data di Roma, consiglio di affrettarsi verso Milano o Firenze. MDNA è uno spettacolo teatrale, creato per coinvolgere anche i non-fan di Madonna.

E, come sempre, Madonna centra l’obiettivo, che era chiarire un semplice punto.

There’s only one Queen. And that’s Madonna.