Il Televideo

Ieri sera, mentre ero alle prese con un nuovo capitolo di Profiel, mi vedo recapitare una mail da un amico. La apro e trovo l’allegato che vedete a lato: una foto scattata al televisore. La cosa mi è parsa talmente assurda da verificare di persona l’esistenza della pagina 567 del Televideo Rai. Una sensazione davvero strana leggere l’incipit di Estasia sul televisore; s’intende, niente di sconvolgente visto che nella rete si trovano molte recensioni, critiche e commenti sul mio libro.  La cosa insolita è stata proprio trovarla in un "mezzo" che credevo di aver dimenticato: il Televideo. L’ultima volta che ne sentii parlare era forse durante gli anni dell’Università, quando il professore spiegò in dettaglio come venivano inviati e interpretati i dati sulle varie pagine.
Che strano, come passa il tempo.
Oramai nell’era di internet e videofonini, pensavo che il Televideo fosse andato in pensione. E’ invece eccolo là, dietro i canali televisivi, ricco di informazioni a caratteri (ehm, pixel) cubitali. E anche con qualche povero disgraziato pronto a aggiornarlo. Forse le nostre nonnette o genitori non troppo avvezzi alla nuova tecnologia sono sempre affezionati a questo canale informativo? Chissà.
Subito mi è tornato in mente un piccolo flash, una diapositiva ingiallita rimasta nascosta nei meandri della memoria. Ricordo quando mio padre comprò un nuovo televisore, diversi anni fa, a tubo catodico (non esisteva neppure l’ombra degli LCD/plasma) di 32". Un gioiello della tecnologia di allora. Ricordo anche la prima domanda che fece alla signorina del negozio: "Ha il televideo, vero?". Già, trascorreva intere domeniche incollato al Televideo per leggere in tempo reale i risultati delle partite di SerieA, con la cronaca sparata nelle orecchie dalla radio.
I vinili, le musicassette e presto i CD… tutto questo sarà storia fra qualche anno. Il lato assurdo della tecnologia, seppur costituita da diodi, metalli e un intrigo di conduttori freddi, è il calore del sorriso di un lontano ricordo.

14 Commenti

  1. Il mio primo televisore a colori aveva il televideo. Grazie a lui scoprii uno strano cartone: Capitan Harlock.

    Da li nacque la mia grande passione per anime e manga.

    Ora non vedo più la tele, un temporale mi ha abbattuto l’antenna ed è stata una fortuna.

    Non rimpiango tiggì, letterine, calciatori, vecchissimi film e grandi e piccoli fratelli 🙂

  2. Totalmente d’accordo. E’ raro trovare in televisione un solo programma che susciti un minimo di fremito alle meningi. Reality, varietà demenziali e culture moderne. Non c’è più la possibilità di scegliere.

    Come molti, oramai utilizzo la TV solo per vedere i TG (anche se oramai li leggo online) e guardarmi DVD. E qui si potrebbe aprire lo scenario… perché pagare il canone RAI quando di certo non seguo neppure un programma? Perché allora non chiamarlo canone sul possesso televisivo?

  3. Televideo che passione…ricordo che lo usavo tantissimo,folgoravo il telecomando…adesso capita raramente…adesso c’e’ internet…

  4. Ciao UnCuore,

    è anche vero che internet offre una gamma di servizi infinitamente superiore al vecchio televideo.

    Ne rimane comunque un bel ricordo, forse di utilizzo solo per coloro che non sanno usare internet (ma dubito che sappiano usare anche il Televideo, tipo mia mamma)

  5. Ah il televideo quanti bei ricordi. Prima lo usavo ogni giorno a cercar notizie fresche. Mi ricordo che al liceo prima di andare a scuola lo consultavo sempre. Ora non lo uso da mesi…come cambia il tempo…Comunque mia madre lo usa ogni giorno per leggere l’oroscopo!

    X-bye

  6. La mia conosce tre tasti sul telecomando, e ignora totalmente quello del televideo.

    Inutile dire che da quando sono a Roma, sul DVD di casa si è posato uno strato indicibile di polvere…

  7. Beh ormai è una tassa sugli apparati atti a ricevere, si potrebbe cambiare il nome, per correttezza, ma tant’è. L’italiano medio deve pagare e basta. 🙁

    Invidio un pò tua mamma, a volte mi sento troppo “preso” dalla tecnologia.

    Son quasi sempre “interfacciato” a qualcosa 🙁

  8. Ecco cos’è quella scatola nera che ho qui in casa,è un televisore 😮

    Non guardo più la tv da secoli,troppa robaccia 😉

    Ciao Francesco

  9. X Valb: sì, dopo la rivelazione del palmare che ti segue come un portafoglio, ci hai sconvolto 🙂

    X Faus: beh, almeno i dvd li guarderai, spero…

  10. Quei quadrettoni che formano immagini…come disconoscerli!!!

    Menomale che al grafico non è venuto in mente di fare il triadema!!!!!!!!!!!!!!Comunque è un bel passaggio su rai,…Devo informarmi sul percorso che porta nel televideo…uhmuhm…

    Telesaluti!

  11. Appunto,mette a riposo il cervello…

    Se proprio devo vederla,mi faccio registrare il programma da mia sorella 😀

    Ad esempio,ora,mi sto rivedendo Xena 😮

    E’ un bene o un male? Che ne dite,Xena sarà nociva? 😀

    Buon ferragosto a voi ^_^

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