2 cents su FantasyMagazine

L’ho scritto nel post precedente, quando sono in fase di stesura finale di un libro mi isolo dal mondo esterno. Non guardo più neppure i Google Feed, eccezion fatta per Repubblica.
Per l’appunto, mi ero perso un interessante post sul blog di Loredana Lipperini – Lipperatura – Orrore e Horror – che, specialmente nei commenti, parla anche di Fantasy Magazine.
Ecco, prendo spunto per dare la mia opinione a riguardo, visto che non l’ho mai fatto.
Come nel precedente post, mi astengo ancora una volta dal parlare della letteratura fantasy serie A, B o C. L’ho fatto in passato. L’anno scorso e quello prima. Basta. E’ sempre la solita solfa. Persone che parlano aprioristicamente senza conoscere il genere, nel migliore dei casi avendo letto solo un libro, nel peggiore riconducendolo a “c’è un drago in copertina allora è fantasy”. Lasciamo ruotare i mulini a vento.
Parliamo invece di Fantasy Magazine, che tutti voi conoscete. Sapete anche che la redazione “fissa” è formata da un gruppo di persone appassionate, che sono ripagate con una pacca sulla spalla. AFAIK, esiste un criterio di scelta per far parte della redazione di FM, ma non è richiesta la laurea né fatto un quiz dettagliato per sondare il bagaglio culturale dell’aspirante redattore. In generale, da quello che vedo, le persone si sono “specializzate” in alcuni campi. Marina Lenti per Harry Potter, Luca Azzolini per gli autori italiani. Se sanno scrivere buoni articoli su ciò che conoscono e sanno rispettare determinati livelli di qualità, restano in redazione.
Tuttavia per tutti esiste la possibilità di mandare un articolo alla redazione. Se reputato valido e inerente alla testata, sarà messo online. Io stesso ho scritto una recensione su un libro della Troisi e di Stroud, spero in futuro di trovare tempo per prepararne una su Gaiman.
Leggo Andrea GL che scrive: “ampliare gli orizzonti non significa parlare di Carmilla, significa dimostrare come Houellebecq sia un grande scrittore di genere, che Golding sia uno dei “nostri”, convincere il pubblico a leggere Borges, Bulgakov perché quelli sono testi che chi ama il “fantastico” non può non leggere.” e Loredana che ribadisce: “Ciò detto, mi auguro di cuore di vedere, prima o poi, un articolo che dimostri come Joyce, in The dead, abbia scritto un racconto gotico. “. Reputo questi punti di vista corretti, in quanto esprimono il desiderio di leggere articoli di un taglio un po’ diverso dal solito.  Sottolineo “un po’ diverso” perché basta spulciare la sezione Approfondimenti o Rubriche per trovare articoli che non siano semplici comunicati stampa o uscite di libri.
Ora la domanda nasce spontanea: se provate necessità legittima, perché non scrivete un articolo e lo spedite alla redazione di FM? Non diamo per scontato che tutti conoscano Borges o Houellebecq, né abbiano le competenze per farlo.
Altra considerazione. Scriviamo in homepage un articolo su Borges e uno sulla Meyers. Guardiamo gli accessi a fine serata. Inutile dire chi vince. E ricordiamoci che FantasyMagazine vive di pubblicità. Accessi e click sugli sponsor. Siamo onesti fino alla fine.
Bene. Giustamente obiettate il fatto che finché si rimane sul piano Meyers-Paolini non si allargano gli orizzonti, e su questo concordo. Ma oltre alla capacità di un redattore di conoscere determinati argomenti, mi pare normale che una rivista tratti temi che interessano alla massa e non a una piccola nicchia (vero, il fantasy è già di nicchia). Sarebbe come dire: non parlo della Troisi perché è troppo commerciale, piace&vende troppo e preferisco essere sofisticato con argomenti più nerd.
Ma certo che no. Ben vengano l’uno e l’altro. Ma è naturale che si dia più attenzione a ciò che rappresenta il nostro costume. Se questo non piace, beh, non è colpa di Fantasy Magazine. Ma potete dare sempre il vostro contributo da un’angolazione diversa. Sarà molto apprezzato dalla redazione e dai lettori.

Leggo anche il suggerimento di fare distingui. Bah, io non ne vedo la necessità. Già mi danno fastidio le trecentomila classificazioni sulla letteratura fantastica e infiniti sottogeneri. Un libro si legge e se ne trae la propria opinione. Ci sono tanti appassionati della Meyer, perché è una lettura facile, non molto impegnativa e parla di una storia d’amore che piace alle ragazzine. Esistono persone, invece, che detestano la Meyer perché preferiscono leggere Jordan o Martin. Liberi di farlo. 

La parola distinguere, scusate, a me non piace proprio.

Altro punto: rapporto ambiguo Delos-Fantasy Magazine. Io questo rapporto ambiguo non lo vedo.
Mi pare alla luce del sole, basta leggere il colophon. Non ci vedo nulla di male se ogni libro della Delos viene presentato su FantasyMagazine, e se capita che a volte si scordi l’ennesima uscita fantasy Mondadori, pace. E’ come se il portale InfiniteStorie.it non parlasse delle uscite del Gruppo Mauri Spagnol. Inoltre, non mi pare ci sia imparzialità. Basta vedere le recensioni sui libri Delos, non mi sembrano un camposanto di 5 stelline. Tutt’altro.
Ampio spazio, infine, viene dato anche agli esordienti pubblicati da case editrici minuscole.
Altra critica che leggo: “foraggiare una mentalità da “ghetto” che porta a veri e propri linciaggi da parte di anonimi sconosciuti frustrati“.
Non mi pare che FM alimenti questo tipo di discussioni. E’ capitato anche a me, troll che hanno attaccato i miei libri sul forum. Neppure con i guanti, a dire la verità. Come per i redattori, anche i moderatori sono appassionati senza stipendio. Fanno ciò che possono.
Nel forum di FM ci sono anonimi frustrati perché non pubblicano? Magari fossero solo lì. Sono ovunque, c’est la vie. Poi, se si preferisce seguire un gruppo di Anobii perché là siamo solo osannati, va bene anche così. Questione di gusti.

Queste le mie opinioni. Tutto qua.

27 Commenti

  1. Concordo in pieno con te.

    In effetti non capisco certe uscite che, a ben vedere, mi sembrano non afferrare il senso di fondo di una rivista come FantasyMagazine. Per il resto, trovo perfetta la tua analisi lucida e precisa della situazione.

    FM fa informazione ed è un'informazione per tutti, senza finti snobbismi che piacciono tanto ad alcuni, ma soprattutto: FM è aperta a tutti, basta volerlo.

    Ma ovvio, quelli che si dicono difensori del "vero" genere poi ce li vedi a fare "bassa manovalanza" e a scrivere articoli a gratis?

    Come sempre, parole sprecate. Io? Guardo e passo. 🙂

    Luca

  2. Ora devo fare una premessa: qual è la polemica in questione? Sai, ce n'è una ogni cinque minuti, quindi c'è da perdersi 😛
    Battuta a parte, non so davvero qual è la polemica, dato che quando ne vedo una la evito e non per vigliaccheria o per mancanza di mettersi in discussione, quanto perchè è inutile parlare con certe persone perchè quello che tentano di fare è imporre il loro punto di vista. Ergo confronto, apertura e ascolto pari a zero. E a dirla tutta, sono stanco di avere polemiche dappertutto, perciò non mi va trovarle anche in ciò che mi piace. Che le facciano pure se vogliono, ma il mio tempo non lo spreco. Come te, preferisco impegnarlo in modo più proficuo.
    Ora, quello che comprendo e allo stesso non comprendo (inteso che lo reputo una mentalità sbagliata) sono le critiche rivolte a FM; frequento quel sito e seguo gli argomenti che mi interessano. Una cosa normale. Quello che non mi interessa o non mi piace, non lo seguo; e se una cosa non mi interessa perchè devo perdere tempo a criticare? La Meyer(e altri libri nati dalla cultura adolescenziale) non mi piace, non è il mio genere e non la reputo letteratura; è il mio parere e non me ne vergogno. Non cerco però di imporre il mio giudizio ad altri; se a qualcuno piace, fa bene a leggere, ma che non imponga il suo parere come verità.
    Io penso che molte delle polemiche nascono appunto da questo e dalla pubblicità che fanno certe case editrici e buona parte di lettori, perchè confondono il giudizio da ciò che piace, ovvero, se piace a loro, allora dev'essere per forza un'opera d'arte.
    Se una persona viene da me e mi parla di un libro dicendo quanto gli è piaciuto e cosa l'ha colpito (fosse anche un libro della Meyer,) allora c'è disponibilità all'ascolto; se, faccio un s. che mi è successo, sto affrontando una discussione, spiegando come King mostra diversi livelli di paura e di conseguenza di orrore (la perdita nella crescita da bambino ad adulto, la paura del mostro, la paura delle proprie scelte)e uno s'intromette criticando le capacità di giudizio perchè i migliori horror di sempre li ha scritti la Meyer…beh lì la disponibilità non c'è più.
    Penso che ci sia molta ignoranza e arroganza, e non solo per quanto riguarda le recensioni, ma per tutto.

  3. Ciao Ohdrein,
    il post e relativi commenti dell'ennesima polemica sulla qualità del fantastico sono qui

    Ripeto, sono 5 anni che ogni volta ripeto le solite cose. E non occorre andare contro i critici, anche molti lettori hanno questi preconcetti. Ora, dopo tutto questo, sono stanco di dover ripetere _inutilmente_ le solite cose. Non è menefreghismo, né bandiera bianca. Preferisco rispondere con un'altra arma. La scrittura.
    (tanto per rispondere all'osservazione di lara manni: post )
    Capisco la sua posizione. Chissà, forse fra 5 anni la penserà come me ed io sarà tornato sui miei passi. O viceversa. Conta poco. E' giusto che ognuno segua la propria strada ed esprima la propria opinione.
    Ma sono sicuro che nel 2015 ancora ci sarà chi darà della monnezza alla letteratura fantastica, così come chi dirà: è un fenomeno passeggero!. Ma i libri fantastici continueranno a restare ai vertici delle classifiche internazionali.
    E' un problema loro se non riescono a vedere al di là del proprio naso.
    Perché dare della monnezza al fantasy perché non è Proust è da intellettuali. Ed essere intellettuali fa molto figo.

  4. Non mi sono perso niente allora; sempre le solite cose. Proprio il genere di cose che evito, data l'inutilità che hanno: tante parole per dire nulla.
    A prescindere dal genere cui appartiene, un libro è valido per ciò che ha scritto nelle pagine, per il suo contenuto, non per l'etichetta che gli è stata data.
    Renderà più facile le cose, ma non dovrebbero più esserci etichette, così come non ci dovrebbero più essere distinzioni tra razze e popoli: creano solo incomprensioni e razzismi. In fondo che si mette su un piedistallo e giudica, è un razzista

  5. Donc, su questo non concordo, non sono tante parole per dire nulla. Esprimono un' opinione che condivido, ma è una battaglia tra sordi che non mi va di combattere. Adesso, in questo momento in cui mi voglio concentrare solo sulla scrittura. Tutto qua.

  6. Dunque ho letto il post della Manni dopo aver scritto il commento. Interessante la sua argomentazione e posso dire che sono per quanto dice King; ogni scrittore fa la sua scelta e sceglie dove andare. Io mi schiero con la sua linea di pensiero.
    Anch'io reputo che il suo discorso sia valido, ma arriva il momento in cui ci si stanca di parlare e si preferisce essere. In questo caso, scrivere.
    Era questo che più precisamente volevo dire: si è parlato tanto, come spesso succede, e cosa è cambiato? Nulla. Forse quindi è più efficace l'esempio, il fare vivendo (scrivendo)

  7. Più o meno era quello che intendevo. Non mi interessa essere apprezzato dai critici o avere una bella recensione da questi dotti signori. La mia vera vittoria è arrivare al lettore con ciò che scrivo. Che sia fantasy fantastico horror o romance.
    Se io non ce la farò pace, ce ne saranno altri. Troisi, manni, Dimitri o autori di terra straniera.
    Bast con le parole. Basta con il credere che un libro sia in testa alla classifica per mera operazione commerciale. Se ci arriva è perché è arrivato al lettore.
    La vera vittoria è vedere il fantastico nella top 10 dei libri più venduti.
    Tutto il resto è fuffa.

  8. Potrò sembrare romantico, ingenuo, sognatore: ognuno ci veda quello che vuole.
    Le classifiche interessano relativamente (contano se uno punta a fare soldi); ciò che interessa davvero, e che per me ha valore, è quando una persona viene da te con il libro e vuol parlare di esso e nei suoi occhi vedi che qualcosa l'ha toccato. Allora hai raggiunto una vetta molto alta.

  9. Parlo di classifiche non nel senso di vendite quanto di lettori, passaparola, libro che ha convinto perché vale.. Vedi, non credo che tutto sia sempre costruito. Fosse così semplice, i grossi editori sfornerebbero sempre bestseller, spesso invece pubblicano flop.
    Ovvio, so benissimo cosa intendi, ho avuto la fortuna di provarlo. Ma il mio era un altro discorso.

  10. Adesso ho compreso.
    Fortunatamente, non tutto è artefatto. Certo i casi montati esistono, su questo non si può chiudere gli occhi; come dici tu però non può essere tutto così. Uno, perchè impossibile; due perchè sarebbe troppo squallido. E almeno una qualche forma di giustizia esiste ancora. Per lo meno non credo che la popolazione umana sia celebrolesa a livelli tali da poterla prendere in giro così spudoratamente. (Anche se penso che ci dia un bel cuccio :P)

  11. O, per stare terra terra, perché creare casi montati costa. Costa tanto. E se poi il pubblico non risponde, sono soldi buttati al vento.
    Fidati, si butta benzina sul fuoco, non su una scintilla. 😉

  12. mah, a me pare che la richiesta di loredana a di luca di vedere in home page altre cose oltre ai megatitoli su meyer e soci non sia così peregrina fra'.

    banalmente, se vogliamo indirizzare la gente verso altro genere di letture, se vogliamo elevare un minimo le teste di chi legge, magari invece di sparare titoloni su meyer e rowling, magari si potrebbe iniziare a dividere lo spazio a disposizione.

    cerco di spiegarmi, c'è il pezzo su bulgakov o chissà chi? sì ma dove? lo devi cercare. Non lo trovi sparato in prima. Lì ci trovi appunto la roba commerciale. Credo che la lipperini giustamente dicesse una cosa del genere. Magari dando l'idea che esiste altro, forse, la gente potrebbe virare e spostarsi dal comemrciale ad altro. Variando, ampliando.

  13. Gianrì, nessuna idea è mai peregrina.
    Esiste una sezione nel forum di FM chiamata "Fantasymagazine" link dove si possono dare tutti i consigli del mondo per migliorare il magazine in modo costruttivo.

    Operazione non facile: ripeto, il fantasy già odora di piccolo ghetto. Se si fanno altri distingui e si creano fazioni tra il fantasy commerciale e quello nerd, a mio avviso le cose si complicano.
    Se invece mi dici:troviamo un modo per dare evidenza ad articoli che hanno un taglio diverso dalle news quotidiane delle uscite dei libri, perché meritano che siano lette e vogliamo spronare i lettori a leggere non solo commercial stuff ma anche qualcosa di più ostico, allora concordo.

  14. io tendo al secondo approccio, ma mi pare che anche sul blog della lipperini non si andasse in cerca di ghettizzazioni o di figaggini nerd, bensì si dicesse che FM dovrebbe essere uno sprone a leggere qualcosa che possa offrire panorami più ampi di quelli della meyer o del vampiro di turno.

  15. Ok e, come ho detto, condivido questo punto di vista. Ma l'"armiamoci e partite" non mi è mai piaciuto.
    Ora, mi capita di leggere alcuni blog dove trovo articoli molto interessanti. Troisi, Manni, Lipperini e tanti altri.
    L'audience di questi blog è diversa da quella di FM, più ampia e generalista.
    Quindi torniamo al solito punto: perché non essere ogni tanto "generosi" e mandare un articolo a FM?
    Perché non condividere la nostra esperienza, capacità e conoscenza?
    Oppure vogliamo che resti solo tra le nostre mura, senza spostare l'occhio di bue?

  16. Non è un'idea brutta, in un certo senso è un po' quello che stiamo facendo con il mio blog, certo capisco che non sono FM e non ho il suo pubblico, ma era appunto un diamo un taglio differente al lettore del fantastico, mostriamo il fantastico in opere che apparentemente non sono di genere.
    La domanda è dove metterebbe detti articoli FM? Io sto ancora cercando un'intervista a Pullman e non riesco a ritrovarla…

  17. Appunto. I nostri blog hanno un certo pubblico, che non è paragonabile minimamente a quello di FM. Basta guardare gli accessi.
    Ora tornando alle persone che ho citato, è indubbio che Loredana Lipperini abbia una grande esperienza, è giornalista da anni. Idem per D'Andrea, del quale stimo l'evidente cultura. Conosce molti autori, che cita ripetutamente nelle sue interviste ma che, a tal proposito, rischiano di fare l'effetto della lista della spesa.
    Se si ha la capacità (e la voglia/tempo di farlo gratis) si contribuisca sharando la nostra conoscenza con gli altri.

    FM mette gli articoli in home page, tra le news. Gli articoli poi finiscono nella sezione rubriche/approfondimenti, le interviste nella sezione interviste.

    Esiste la funzione search, in alto a destra. Se cerco mi trova: Intervista Pulmann

    Su, non siamo distruttivi gianrì 😉

  18. no fra' che distruttivo sono giorni che sto dietro alla vicenda, ho dedicato una sezione del mio blog alla recensione di fantastici testi non fantastici, distruttivo non lo sono ti giuro, la funzione di ricerca non mi trova proprio l'intervista che cercavo io evidentemente l'han tolta va a sapere.
    Tornando a bomba, non credo che i nostri blog abbiano la visibilità di un FM su questo non ci piove, ma visibilità ne hanno, costituiscono un network, che se coordinato potrebbe diventare decisamente un interessante momento di proposizione di autori e temi. Ti faccio un esempio. Da alcuni mesi si sta parlottando di Clive Barker e alla fine stefano, tanabrus e il sottoscritto si sono procurati i libri del suddetto. Quindi anche se è un network piccolo porta qualche frutto. Ci va tempo però. FM può rientrare a mio avviso in questo progetto di network.

  19. Ciao a tutti.
    Ringrazio Francesco non solo per le belle parole, ma anche per la pacatezza dell'intervento.

    Gianrico:
    Ho trovato anche io l'intervista "incontrando philip pullman" scrivendo "intervista pullman".
    Ammetto che non sia la prima voce, che bisogna scorrere un po' la pagina, ma girerò l'obiezione al responsabile tecnico.
    La home page è occupata nella parte centrale dalle notizie, ma è ben visibile nella pagina la sezione approfondimenti, interviste recensione e rubriche.
    Inoltre un ticker in alto mette in evidenza gli ultimi articoli pubblicati. Non possiamo mettere in home tutto il contenuto del sito, ma cliccando sui titoli delle sezioni si apre l'elenco di tutti i contenuti. Non sono stato responsabile della veste grafica e della progettazione del sito. Può anche essere che ciò che era valido e comunicativo anni fa ora non lo sia più. In tal senso se ne può discutere.
    Quanto alla possiibilità di fare network, no problm. Abbiamo una sezione dedicata ai link. Basta inviarmi una segnalazione a redazione@fantasymagazine.it e posso inseririli. Abbiamo anche una sezione che spiega come inserire nei blog o nei siti che provano simpatia per noi un banner.
    Ovviamente ripeto anche qui l'invito a partecipare a FM. All'indirizzo suddetto risponde il sottoscritto. I contenuti verranno vagliati e, se necessario, adattatati in stile e forma, com'è prassi editoriale.
    Altri bravi blogger collaborano con noi, alcuni sono già in redazione e altri sono in procinto di farlo, pur continuando ad alimentare il loro blog.
    ringrazio per l'ospitalità

  20. emanuele temo di essermi spiegato male io, a mio parere c'era un'altra intervista con pullman della quale ricordo molto bene una frase e che non riesco più a ritrovare, quindi magari era vecchia ed è stata eliminata non so, ma non è questo il busillis.

    Ritengo importante e molto, che blogger e e-zine inizino a collaborare, ritengo però che la spontaneità che troviamo sui blog (lo ammetto sono di parte) non la troviamo sulle pagine pur interessanti delle riviste. E mi pare anche ovvio, sono due mezzi espressivi molto differenti, anche se li ritengo complementari.

    Quando parlavo della home non pretendevo affatto che tutto il contenuto di un sito come FM fosse messo là. Mi riferivo piuttosto all'obiezione della lipperini che, a mio avviso giustamente, suggeriva di proporre con titoloni grossi non solo i pezzi diciamo più commerciali, ma anche quelli come si diceva prima con francesco che invitino alla lettura di un fantastico più ostico, magari meno politically correct. Ma che spingano i lettori verso nuovi tomi che non siano meyer e paolini o rowling. Tutto qui.

    Sul resto sulla collaborazione eccetera, sono uno di quelli che commenta, che interviene quindi non ho alcun problema ad accogliere il tuo invito, a mandarti il link per il mio blog (che però non parla solo di letteratura), insomma la disponibilità c'è.

  21. Se ognuno fa la sua parte, dà il contributo per cambiare le cose, allora si migliorerà; lamentarsi e parlare solamente, non porta a concludere nulla. Politica docet.

  22. Non ho tempo e forse neanche voglia di dire la mia, ma ringrazio Francesco Falconi per un intervento maturo ed equilibrato.

  23. Bruno, Emanuele, non c'è bisogno di ringraziare. Ho semplicemente detto la mia.

    non andiamoci per il sottile, in Italia l'unico vero magazine sul fantastico è FM. Punto.
    Può piacere, può non piacere, è perfettibile come tutte le cose al mondo e, proprio per questo, non si può accordare a ogni gusto.
    Ma il rispetto per le persona che ci lavorano, gratis e per passione, quello sì, è dovuto.

  24. Pingback: Questa non è più Letteratura. | Il Sito Ufficiale di Francesco Falconi

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