Ciao, Whitney

Non sono mai stato un fan sfegatato di Whitney Houston, ma rimasi subito impressionato dalla sua voce. Da quel “All at once” a Sanremo, non so di quanti anni fa, che riuscì a far alzare tutta la platea in una lunga standing ovation. Perché Whitney aveva una voce splendida, insuperabile.

In seguito, le sue canzoni hanno accompagnato tutta la mia adolescenza. Le scuole medie, le superiori. Come posso scordare The Bodyguard e “I will always love you”? Canzoni che hanno segnato un’era, la storia della musica. Dei cult intramontabili. Pezzi della mia vita. Della vostra.

Quando ho saputo della sua morte, la prima sensazione è stata di dispiacere. Subito dopo, di rabbia. Perché, e me lo domando ogni giorno, una donna come lei, che ha ricevuto un dono così bello e prezioso, unico al mondo, deve fare questa fine? Non ci sono spiegazioni. Aveva tutto: denaro, fama, successo. Eppure tutto le è crollato addosso. Un matrimonio sbagliato, la felicità che non si compra mai con i soldi. I soliti luoghi comuni, è vero, che però diventano così concreti e veri in questi momenti.

In tutta onestà non riesco a perdonare dei simili errori. Non è tutto così scontato e ovvio: ci sono artisti – come Madonna – che pur vivendo nel lusso e nell’esagerazione di una vita sempre al top, hanno deciso di stare lontano dalla droga. Semplice dirlo, meno farlo. Semplice immaginarlo, ancor meno capire la complessità delle situazioni personali, che noi leggiamo filtrate dai gossip e dai media.

Ma, qualsiasi sia il motivo, resta il fatto che Whitney ha deciso la sua distruzione. L’ha scritta, l’ha voluta. E questo è un grande peccato. Un errore che non si può perdonare solo perché è finita male, in un momento di cordoglio di massa. Ma lasciamo stare queste considerazioni, che sono personali e non possono essere condivise.

Rimane l’amarezza. E, per sempre, rimarrà la sua voce splendida.

2 Commenti

  1. Mah, mi spiace per la persona ma come cantante non mi è mai piaciuta.
    Comunque credo sia interessante notare come molti la ricordino citando un film piuttosto che un album. E credo proprio che con Madonna avverrà l’esatto contrario, ovvero tutti si dimenticheranno dei suoi film e ricorderanno le sue canzoni. Chissà perchè…..

  2. La sua musica può anche non piacere, ma resta la voce che era splendida. E qui c’è poco da disquisire, credo.
    Bah, sul discorso film credo semplicemente perché “I will always love you” è la sua canzone di successo in assoluto, non per il film Bodyguard, che era mediocre come sceneggiatura, regia e recitazione. Se vuoi lo stesso per Celine Dion, con “My heart will go on”, sarà sempre il suo cavallo di battaglia.
    Madonna? Già, a parte Evita non c’è un film degno di nota. Il punto è che Madonna canta ininterrottamente da 30 anni. Senza fermarsi neppure un po’. E speriamo che torni l’epoca di Ray of light, perché l’ultimo singolo è qualcosa di… non commentabile, ecco. 🙂

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