Preciso che il mio amore incondizionato è per Frida Kahlo, come potete ricordare da questo post. Ma non mi lascerà sfuggire la mostra di un’altra pittrice che apprezzo, ossia Tamara de Lempicka. Questo il comunicato stampa:
Inizia con la mostra ”Tamara de Lempicka. La regina del moderno” il nuovo anno espositivo del Complesso Monumentale del Vittoriano di Roma. Dall’11 marzo al 3 luglio, Tamara de Lempicka l’artista piu’ nota e amata del periodo De’co, simbolo delle istanze moderniste degli anni Venti e Trenta, viene presentata per la prima volta in questa mostra, a cura di Gioia Mori, attraverso un confronto diretto tra le sue opere e quelle dei suoi contemporanei.
Abituata a conversare in lingue diverse, la Lempicka ”parla” con la stessa disinvoltura un esperanto artistico, mischiando linguaggi figurativi di varie correnti e radici: cubo-futurismo russo e francese, ”ritorno all’ordine” italiano, ”realismo magico” tedesco, ”realismo” polacco. Una babele di elementi rielaborati in modo geniale fino a creare una ”lingua” nuova, autonoma e individuale, dai caratteri accattivanti.
Pittrice cosmopolita e icona dell’Art déco, Tamara de Lempicka ha creato immagini che sono diventate il simbolo di un’epoca, “i folli” anni Venti e Trenta di cui diventa la più brillante interprete, introducendo nei suoi dipinti i simboli della modernità e rappresentando la donna emancipata, libera, indipendente e trasgressiva.
Considerando la vita come un’opera d’arte e sostenuta da una volontà ferrea di affermazione, Tamara coltiva il suo talento artistico, ma anche costruisce con cura la propria immagine di donna elegante e sofisticata, divenendo presto la protagonista stravagante della mondanità europea.
Direi che non si può perdere.