Riflessioni

Un post programmato, poche righe di riflessioni mentre sono impegnato in una presentazione a Immaginaria Sanremo.

E’ trascorsa più di una settimana dall’uscita di Muses, leggo le opinioni in rete e sulla pagina Anobii. Non ho mai avuto la pretesa che un mio libro debba piacere a tutti, è matematicamente impossibile. Non accade neppure ai romanzi che sono obiettivamente e storicamente dei capolavori. Questo perché ogni lettore è diverso dall’altro, spesso con gusti diametralmente opposti.

E’ evidente che il finale di Muses sia la parte più controversa. Lo sapevo io, lo sapeva il mio editor. Fin dall’inizio. Ma è stato pubblicato proprio come l’avevo concepito, senza addolcimenti commerciali. E’ di difficile digestione, e neppure di ovvia comprensione. La chiave è la pag 487, mai dare nulla per scontato. L’ho curata in modo maniacale, ogni singolo aggettivo. Nulla è mai ciò che sembra, specie dopo una lettura veloce.

Poi, chi mi segue da anni sa bene che i finali dei miei libri sono abbastanza atipici. Sono fatto così, scrivo ciò che mi piacerebbe leggere. Perché, come voi, sono in primis un lettore.

Ma, a prescindere da queste considerazioni, quando leggo recensioni come questa, sono felice. Perché, almeno a un lettore, ho trasmesso ciò che volevo. Ho raggiunto il mio obiettivo.

A domani, tappa a Novi Ligure, per chi ci sarà.

 

Recensione Hunger Games, film

Premetto che ho amato i primi due libri della Collins, li ho trovati estremamente godibili, ben scritti, scorrevoli e soprattutto letture che sono riuscite a suscitare delle vere emozioni.

Eccoci, come sempre, allo scontro tra film e libro. Uno scontro che ovviamente non ha senso di esistere. Come ho scritto più volte nelle interviste, il grande pregio della lettura è la sua incompletezza: ha bisogno dell’immaginazione del lettore per chiudere il cerchio. Nel caso di un film ciò non avviene: lo spettatore è passivo, assiste alle immagini e, in un certo senso, le subisce.

Per cui è naturale che leggendo Hunger Games ci siamo “immaginati” il mondo di Panem, i protagonisti Katniss e Peeta, Capitol City. Lo “scontro” con la pellicola non è facile. Jennifer Lawrence, che interpreta Katniss, è abbastanza convincente nel suo ruolo, soprattutto nella sua confusione iniziale quando dal distretto 12 si trova catapultata nel “reality” dell’Hunger Games. Abbastanza, perché in tutta onestà io la facevo più…. come dire, “cazzuta”. Peeta, Josh Hutcherson nel film, a mio avviso un po’ sottotono. Donald Sutherland, nel ruolo del Presidente Snow, difficile da classificare visti i pochi minuti in cui lo vediamo in azione. Capitol City non mi ha convinto. Ok, rispecchia il “mood” del libro, ma “visivamente” risulta troppo kitsch e stucca, rischia di accecare il lettore con i suoi eccessivi colori e spingere troppo sull’effetto baraccone.

Poi. La trama già la conoscevo e devo dire che a parte qualche piccola discrepanza la sceneggiatura è fedele al libro. Un particolare affatto scontato, ho visto fin troppe volte adattamenti cinematografici che hanno stravolto la storia di un libro. Il film è godibile, un buon mordente, due ore ben spese che non annoiano.

Ed ecco le note dolenti. Essenzialmente manca l’emozione del libro. Manca il suo nucleo primario, cioè la violenza della follia dell’Hunger Games. Specialmente nella scena dello Start Game, la cornucopia, un vero massacro, nel film è tutto molto confuso, con delle scelte di fotografia mirate ad “autocensurare” la violenza per evitare il PG13. Perché sì, in Hunger Games parliamo di tributi che sono adolescenti, e un bagno di sangue di adolescenti non passa inosservato al bollino rosso.

Manca il dramma interiore di Katniss, assente quello di Peeta, che sfiora la piattezza nella sua – voluta – omertà di non esprimere i propri sentimenti. E in effetti la vena “romance” di Hunger Games è appena accennata del film, ma non so quanto sia un lato negativo. Quando ho letto Hunger Games mi sono commosso per la scena di Rue. Scena che anche nel film mira a commuovere lo spettatore, ma non ci riesce con la stessa intensità.

Quindi? Vi consiglio Hunger Games, perché nel suo complesso il film mi è piaciuto. Lo dico senza mezzi termini, preferisco di gran lunga il libro e non saprei proprio cosa consigliarvi. Se avete già letto i romanzi è naturale che non uscirete dalla sala completamente convinti. Se vedrete prima il film poi leggerete il romanzo, forse vi perderete il gusto della trama e di qualche colpo di scena, ma sicuramente a fine lettura sarete più soddisfatti.

PS: più tardi, sulla mia pagina facebook e twitter, novità su Muses. Un’intervista e altre news sul contest per vincere il libro.

Ellen&Kevin, read by Tiffany

Una nuova intervista stavolta sul sito Reading at Tyffany’s. Non sarò io a rispondere, ma Ellen e Kevin, quindi un botta e risposta molto particolare.

Oltre all’intervista e alla recensione, ci sarà anche un giveaways per vincere una copia di Nemesis – L’Ordine dell’Apocalisse.

Grazie ad Annalisa per la disponibilità!

 

 

Il post-anti-Amazon

Una nota flash, per oggi. Come sapete la legge Levi è ormai in vigore dal 1 settembre, il colosso Amazon ha abbassato la testa (almeno per adesso) riducendo gli sconti al 15%.

Le reazioni della blogosfera non si sono fatte attendere. Molti miei amici e colleghi hanno concluso il super ordine, con un po’ di riserve per l’autunno. volevo segnalarvi due interessanti articoli su booksblog, tanto per riflettere sull’argomento.

Crisi piccole librerie

Legge Anti-Amazon

Vi segnalo infine la mia recensione su Urban-Fantay sul libro “La biblioteca degli Incubi”.

Letture estive

Adoro le ferie perché ho più tempo per leggere e non mi riduco a un’ora durante la notte. Letture estive, e “greche”. Innanzitutto vi segnalo la recensione de “L’isola dei LiombruniDe Feo su Urban-Fantasy.it. E’ un po’ datata ma mi ero scordato di dirvelo.

Sempre su Urban-Fantasy è uscita oggi la recensione de “La notte dei Biplani di Morosinotto. Un libro molto interessante, per chi ama il genere dell’ucronia. Fra l’altro l’ho letto in anteprima, esce proprio oggi in libreria. Un grosso in bocca al lupo a Morosinotto, per questo romanzo di genere fantastico (e bellico) davvero particolare.

Fra pochi giorni – yes sempre su Urban Fantasy – la recensione di un libro per ragazzi che ho letto in Grecia. Si tratta de “La biblioteca degli incubi” di MacHale. Un horror per ragazzi divertentissimo. Poi leggerete i dettagli.

Tutto qui? No, mi sono scatenato. Capitemi. 5 ore e mezzo per arrivare a Brindisi, otto di nave con passaggio ponte (ok, un bel “arendete” alla romana ci sta tutto. Prendo e porto a casa).

Ho letto con piacere Iris – Fiori di Cenere di Maurizio Temporin. Un romanzo intrigante che parte da un’idea davvero particolare, di un “mondo di mezzo” fatto di cenere tra la vita e la morte. Non vi svelo di più, ma l’ho apprezzato molto, tanto che leggerò in anteprima il seguito, uscita prevista i primi di Ottobre.

Mi sono dedicato anche a due libri scritti da Francesco Gungui,Mi piaci così e “L’importante è adesso”. Romanzi per ragazzi e young adults, molto divertenti con una scrittura scorrevole. Ho apprezzato in particolar modo il secondo, “L’importante è adesso”, ha degli spunti interessanti, come il personaggio Lucas che vive una condizione familiare piuttosto complicata. Ve li consiglio, perché non sono i soliti libri generazionali e si leggono che è un piacere.

Non mi ha invece entusiasmato “Angelology” di Trussoni. Una trama che prometteva una storia avvincente con spunti di thriller alla Dan Brown ma che si infogna nel “troppo raccontato” e sfiora il saggio sull’angelologia. Interessante, per carità, ma mi ha fatto cadere la palpebra. Altro romanzo super pompato in promozione è “L’Atlante di Smeraldo” di Stephens. Visto come era stato presentato mi aspettavo un ottimo libro. Invece ho scoperto un bel calderone di elementi fin troppo abusati, con una buona dose di noia.

 E per adesso è tutto. Ma il mio comodino non è affatto scarico.

 

EAP dall’estero

Pian piano mi riprendo dallo shock fine ferie, e preparo un post sulle mie letture estive (come sempre, alcune recensioni saranno pubblicate su urban-fantasy).

Per il resto, oltre ad augurarvi una buona settimana (che cavolo, anche voi sarete tornati a lavoro, o no?), vi lascio in lettura un simpatico articolo di Booksblog sull’EAP all’estero. Così, tanto per non dire che l’Italia è sempre la peggiore.

www.Urban-Fantasy.it

 Ci lavoro già da un paio di mesi, ma ora vi posso confermare la piccola news che vi avevo accennato tempo fa. Si tratta di Urban-Fantasy, Il primo portale italiano dedicato interamente a quello che è il mio genere preferito, sia come scrittore, sia come lettore: l’urban-fantasy. Come ho già scritto su facebook, anch’io faccio parte della redazione.

Ecco il link diretto a tutti i miei articoli.

Sotto vi riporto il comunicato stampa:

URBAN-FANTASY.IT FINALMENTE ONLINE!

Siamo lieti di darvi la notizia ufficiale: Urban-Fantasy.it, dopo molti mesi di preparazione, è finalmente entrato a far parte del mondo della rete.
Lo staff del sito è felice di annunciare il suo decollo: dal 13 luglio 2011 sarà infatti possibile viaggiare attraverso le vie magiche e misteriose tracciate dal neo genere letterario e cinematografico che ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo. Sperando di poter accontentare gli appassionati di libri e cinema, urban-fantasy.it tratterà nella sua interezza il mondo del fantastico, in tutte le sue numerose sfaccettature.
Nato da un’idea di una delle personalità più importanti dell’horror in Italia, Andrea G. Colombo (direttore di horror.it , primo portale di horror in Italia dal 1996, ed autore de Il Diacono) urban-fantasy.it si propone come il primo sito italiano dedicato interamente all’urbanfantasy e al fantastico, generi che velocemente si stanno insediando stabilmente nelle librerie italiane e nell’immaginario collettivo dei lettori italiani, dopo un enorme trionfo negli stati esteri.
Questo nuovo portale ha lo scopo di accompagnare i suoi visitatori in un mondo intessuto di fantasia e mistero, dove la realtà si intreccia all’immaginazione. Ad accompagnare i lettori in questo viaggio, uno staff animato da una innata passione per la letteratura e il cinema che spera di: rinnovare la passione dei cultori del genere e di conquistare l’attenzione di chi non è ancora un appassionato e far sorgere in lui una radice d’interesse e curiosità per un mondo ancora sconosciuto. Tra le file che compongono la redazione del sito si contano anche alcuni degli autori più interessanti del panorama del fantastico italiano: Barbara Baraldi, Luca Tarenzi e Francesco Falconi.
Urban-fantasy.it è una metropoli che attende di essere visitata. Cosa aspettate? Unitevi a noi!
Direttore: Andrea G. Colombo
Caporedattrice: Alessandra Zengo