Mad for… Golden Globe. Su Gaga. Su Madonna. Su Sir Elton.

Non scriverò mai più una biografia. O almeno non lo farò più su esseri viventi. Meglio scegliere i defunti, che se ne stanno buoni e non fanno troppo casino e non ti destabilizzano.

Perché, Mad for Madonna, per ovvi motivi non potrà contenere il tornado Madonna targato 2012. Dall’uscita del suo film W.E., al nuovo album, al prossimo Tour. Alle sue numerose apparizioni e interviste.

Tanto per cominciare, la vittoria di un Golden Globe per la canzone Masterpiece. Un pezzo che merita, un testo davvero interessante sopra una melodia minimale e non troppo infarcita.

Ma, visto il mood scazzone del presente post, proseguiamo sulla linea leggera e gossip. Non era infatti  della stessa opinione Sir Elton John, che pochi minuti prima della premiazione aveva pronosticato: Madonna non ha una fuck*** chance di vincere. Appunto. Mi sa che non c’è rimasto troppo bene, almeno dall’espressione che ammiriamo qui sotto.

Ma l’importante è partecipare, Sir Elton. Non si attapiri. Come andrà il mio prossimo libro? Mi dica che non ho una fuck*** chance neppure io. Magari mi porta bene.

Poi, il Mad-tornado si è scatenato sul gossip Madonna-Gaga. Doveva succedere ed è successo. Dopo una canzone pseudo-copiata (Born this way), dopo mille apparizioni fotocopia, Madonna ha detto la sua. Con classe, ma in modo tagliente. E i little Monsters, i piccoli fan gaghiani, si sono scatenati imbestialiti contro la Regina del Pop. Ecco un tipico esempio di animo little monster:

“We Wonder how much she’ll pay for this one?” – in riferimento al presunto fatto (non vero) che Madonna compri bambini in Africa. Little Monsters, aspettate qualche mese. Poi lo farà anche Gaga, copiando solo in modo più goffo.

Ovviamente sto scherzando. A me Gaga sta simpatica. Mi diverte. Mi piace la sua musica. Non la percepisco ancora come un’artista, non mi dà le stesse emozioni di Madonna. Ovvio, non ha la stessa carriera alle spalle. Qui si parla di 30 anni sulla scena mondiale, non di 3. Se avrà la stoffa, Gaga si porterà tanti piccoli Little Monsters con sé, per ancora tanti anni. Se invece non avrà i suddetti, se è solo un’operazione markettara, ci divertirà per un altro po’, poi scomparirà come le tante avversarie comete di Madonna.

Per il resto, siamo in attesa del nuovo album e della sua performance al SuperBowl. 12 minuti e 40 secondi, dove Madonna si esibirà in “Gimme All Your Luvin’”, “Ray Of Light”, “Vogue”, “Music” ed “Holiday”. Un mini Show che entrerà nella storia, così come lei stessa ha dichiarato. Un’affermazione pericolosa. Ci riuscirà? Forse, già mi incuriosisce la regia affidata al Cirque du Soleil.

Vedremo. Per adesso divertiamoci con questo fanmade che celebra i suoi 30 anni di carriera.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=t-tvP92Bn0k

Intervista Radio Citta Fujiko

Nuovo inizio settimana, l’ultima prima delle ferie di Natale. Quindi, post brevissimo, solo per segnalarvi una mia intervista su Radio Città Fujiko, per Mad for Madonna.

Ecco il link: {filelink=8}

Buon ascolto e buona settimana!

Spillolando

Continua il blog in modalità pillole.

– La signora Ciccone si è vista leakkata un’altra canzone, la soundtrack di W.E., film di cui è regista. “Masterpiece” si intitola la demo. Di nome e di fatto, uno dei suoi migliori lavori nell’ultimo decennio. Canzone che, posta accanto a Give me all your love, destabilizza. C’è un abisso.

– Ho letto “Pensavo di scappare con te” di Francesco Gungui. Un libro davvero piacevole, si legge in un soffio. Alcuni espedienti come la “sindrome frontale” di Alice che le impone di dire tutto ciò che le passa per la mente sono davvero ben riusciti. Un libro per ragazzi, che però sottende argomenti affatto banali. L’ipocrisia, se vogliamo, ma anche la difficoltà nell’avere genitori divorziati, il divario tra le incomprensioni di un rapporto tra adolescenti e la crisi della coppia adulta. Lo consiglio vivamente, un ottimo mix di sorrisi e riflessioni.

– A proposito di “sindrome frontale”, ecco la nuova misura varata dal governo. O quasi. Non ho parole, dalla padella alla brace. E continuiamo a vedere le caste intoccabili che bivaccano spensierate, mentre noi facciamo conti con l’ICI e tanto altro. La sindrome frontale mi spingerebbe a dire tante parolacce. Ma tante. Le dico, tanto voi non le sentite.

L.U.V. Madonna

Il leak di “Give me all your love” è avvenuto qualche giorno fa, ormai è noto. Pure Madonna si è espressa – tramite il twitter del suo manager Guy Oseary – (mi chiedo perché non usi un suo twitter, fra l’altro) dichiarando il suo dispiacere per una demo incompleta che è girata in rete prima del dovuto.

Ecco, proprio così, questa – a freddo – è la mia reazione sul brano. Manca qualcosa.

Dopo due giorni, la canzone è senza dubbio orecchiabile, con quel LUV Madonna che entra nella testa, il tipico sound che fotte il microchip in discoteca.

Again, cosa manca? Un minuto di canzone, ok. Un nuovo arrangiamento che trasformi la demo nella versione finale. E siamo d’accordo.

Ma manca qualcos’altro. Poi, dopo la distrazione del primo ascolto, l’ho capito.

Manca Madonna, è evidente.

Alcune sue canzoni si reggono in piedi da sole. Frozen, per esempio, sarebbe esistita senza la Madonna strega nel deserto. Hung Up, dal sound Abba travolgente, idem, benché poi l’immagine di Madonna abbia fatto la differenza.

In Give me all your love, Madonna è fondamentale. Il leit motiv è chiaro: Madonna tornerà cheerleader, con tanto di cori e urla di L.U.V e Y.O.U. per far scatenare il mondo al SuperBowl.

Ecco, pensare a una Madonna nel 2012 cheerleader-style potrebbe farci sorridere. E, invece, sono sicuro che la fusione cheerleader-teenager con una Madonna-53enne sarà la cosa più ovvia che potremmo aspettarci. Perché funziona così con lei: disco, immagine, sound. Un unico universo dove ogni tassello si incastra alla perfezione. Ed ecco il sense of wonder, la sospensione dell’incredulità in un nanosecondo.

Aspettiamo, quindi, la nuova Madonna cheerleader.

Perché, volente o nolente, di questo si tratta. Non c’è bisogno del carnevale di Gaga. La Regina del Pop sta per tornare.

Give me all your Love, il ritorno di Madonna

Ho scritto una biografia di Madonna.
Non mi nascondo dietro un dito, l’ho fatto perché adoro Madonna. Come donna, artista, cantante che ha segnato tre decadi. Non aggiungo altro, l’ho già scritto. Tutto.
Ma, proprio per questo, non posso fingere che la sua nuova canzone sia a dir poco sconcertante per quanto è idiota, imbarazzante e squallida. Vecchia nel sound, inutile nel testo.
Ma che fine ha fatto William Orbit dopo il capolavoro di Ray of light?
E, soprattutto, questo sarebbe il modo di contrastare Lady Gaga & Co?
Ma per favore.
Spero di cuore che sia una demo, poi scartata. Definitivamente. Bruciata nel microonde.
E non il singolo di lancio. Perché, se di lancio si tratta, è solo dalla finestra.
UPDATE: Altri rumors sostengono che sia solo una canzone realizzata per il superbowl, b-side del vero singolo di uscita a febbraio, un singolo promozionale del vero album. Lo spero. (oppure una tattica di buzz, ma viste le reazioni in rete, spero che la signora Ciccone cambi rotta, e subito).

La Madonna comunista

A quanto pare Madonna è comunista. Parole non mie, ma di Gabriella Carlucci. Ovvio, se ha l’ufficio stampa comunista lo è anche lei. Novità? Non direi. Madonna si è sempre dichiarata democratica, anti-Bush, prendendo delle batoste clamorose quando uscì “American Life” nel 2003, dove aveva espressamente dichiarato la sua avversione alla guerra e alla politica che l’America stava portando avanti all’epoca. Una presa di posizione forte, contro una parte di patriottismo americano, ferito nel cuore e nell’orgoglio, fomentato a combattere con ogni mezzo il nemico dell’Islam.

Questo era il 2003. Nel 2011 Madonna si è presentata a Venezia come regista di W.E., film che fra l’altro ha ricevuto una critica altalenante. Ma lasciamo stare la reinvenzione di Madonna come regista, e veniamo al punto.

Si sa, Madonna è stata e deve essere la pietra dello scandalo. Ormai superata la soglia dei 50anni, dopo l’epoca Sex/Erotica, redenta con la versione Spiritual Mum di Ray of light, deve comunque catalizzare l’attenzione dei media. E se gli stessi media non sono soddisfatti delle sue scappatelle con i boy toys, l’unico modo per riempire le pagine è affibbiarle qualche domanda scomoda su due temi scottanti: il Vaticano e la politica.

Si sa, temi che fanno tremare le fondamenta di un’immagine. Ed ecco la tipica domanda arrivata da un giornale che puntualmente cercava lo scoop di prima pagina: Cosa ne pensa di Berlusconi?

E scusate, una democratica cosa deve pensare? Ecco la risposta di Madonna, fra l’altro di un diplomatico assoluto:

“Non vorrei parlarne adesso. Ma il settimanale inglese Economist ha detto già tutto, no?”

Risposta fredda, se vogliamo, ma anche una frecciatina ben precisa, in quanto l’Economist esprimeva una sua chiara posizione. (qui l’originale). Non che il NY Times e il Financial Times siano stati più clementi.

Ma ovviamente Madonna non ha il pubblico dei sopracitati giornali, e arriva alle orecchie di altri target e fasce d’età. E ciò forse è un po’ scomodo. Un po’ troppo.

Così la Carlucci e la Santanché hanno trovato il tempo per un bel controattacco. Madonna, che, siamo onesti, dorme sogni tranquilli sulla situazione italiana, visto che lei vive a metà tra la Gran Bretagna e l’America.

Dice la Santanché:

“A questo punto spero che il suo film se lo veda da sola. E’ esecrabile che addirittura -proprio lei che si chiama Ciccone- sottoscriva nell’intervista a Oggi quanto riportato dal settimanale inglese The Economist su Silvio Berlusconi e che quindi sia d’accordo sul fatto che il premier avrebbe ‘fregato gli italiani e sarebbe da licenziare, perche’ un vero disastro’. 

Addirittura. Il Male adesso è Madonna. Anzi Ciccone. Perché aveva un nonno italiano. E’ esecrabile. Ma davvero? Be’, ma scusate signore, visto che la situazione economica dell’Italia non mi pare che risplenda, non potreste concentrare le vostre forze e sacro tempo su altri fronti? Così, è solo un’opinione. Perché, davvero, impegnare le vostre fatiche e  puntare il dito contro la Madonna Comunista mi pare un po’ ridicolo. E anche fuori luogo. E’ esecrabile che Madonna la pensi come l’Economist? Non credo proprio, è la sua opinione. Madonna fa politica? L’ha sempre fatta, ma non era di certo la campagna promozionale di Venezia. Ha solo risposto a una domanda, in modo piuttosto sintetico ma esaustivo.

Così, tanto per. Vi siete accorti della situazione economica dell’Italia? Come siamo messi nell’Europa?

La Carlucci rincara la dose:

Mi dispiace moltissimo che Madonna abbia avallato le tesi dell’Economist, tra l’altro in un Paese come l’Italia che la adora. Evidentemente ha un ufficio stampa comunista che le ha detto di dire così per farla uscire meglio sui giornali comunisti. Continuerò a essere una sua grandissima fan e ad apprezzarla artisticamente, ma trovo un errore strategico la sua dichiarazione. E’ evidente che non sa nulla dell’Italia. E’ come se io, che sono stata recentemente negli Usa per un gemellaggio con la città di Miami, parlassi male di Obama. Quello di Madonna e’ un comportamento molto scorretto, da lei non me lo aspettavo. E’ stata certamente imbeccata

Gabriella. Io non pretendo che lei conosca la vita di Madonna, il suo pensiero, i messaggi che ha lanciato durante i suoi concerti (sì, già allora c’era Berlusconi nei suoi video). Non pretendo che lei abbia letto una biografia di Madonna. Ma prima di dire ‘ste fesserie a un giornale, almeno ci si informi sul fatto che Madonna è sempre stata democratica (poi, se la vuole chiamare Comunista faccia pure, per l’amore del cielo. Anche se un dizionario servirebbe, e non quello dei sinonimi e contrari). E, soprattutto, si cerchi di capire che esistono persone che hanno cervello e ragionano prima di parlare. E sanno usare il tempo, qualità alquanto difficile da trovare, sembra.

Finita qui la guerra Anti-Madonna-Comunista del PDL? No, a quanto pare c’è molto tempo libero. Perché, l’Italia ha qualche problema più importante da risolvere? Certo! Ci illumina Corsaro:

No, nessun pericolo. Al massimo toglieremo qualche suo disco dai nostri scaffali. 

Be’. Naturale. Non mi stupisce la censura. Un déjà vu?

[PS, per Corsaro: i dischi non si vendono più sugli scaffali da circa 3-4 anni. Semmai chiedi a Tim Cook, the new Steve Jobs, se te la toglie da iTunes. Chissà perché, ho qualche dubbio in merito.]

Perdonatemi, infine, se non trovo parole per commentare l’uscita di Giovanardi. Credo non sia necessario aggiungere altro. Proprio non ce la faccio.

No, il suo pensiero politico non conta nulla. Gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati. Tra l’altro, la signora Ciccone è apertamente per le famiglie omosessuali, quindi schierata palesemente contro la nostra cultura e la nostra Costituzione che non prevedono famiglie gay

E Madonna come ha risposto a questa grande caciara? Con questo video, prendendo in giro se stessa per la sua gaffe sulle ortensie.

La differenza tra la classe e la disperazione.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=-qlXMA0v-WA

Born to be eaten

Sabato di afa, sabato di scrittura e altre faccende da chiudere. Sabato anche di pazzeggio per il web, dove però si trovano sempre spunti interessanti. Come questo articolo, dove si analizza l’attuale panorama musicale in relazione ai media e, di conseguenza, al successo di un’artista come Lady Gaga.

“When Lady Gaga’s record came out and she was doing TV all over the world, I would say it’s five times more than Madonna did,” said publicist-to-the-stars Liz Rosenberg, who has represented Madonna forever and Cher for the past 12 years. “If they’re not saying ‘You’re overexposed,’ then you’re not doing your job.”

E non è una novità la trasformazione del mondo della musica. Meno attenzione alla qualità e alle canzoni, molto di più all’immagine mediatica che l’artista riesce a proporre, quanto l’ha studiata a tavolino, quanto riesce a infiltrarsi nella rete grazie a facebook e twitter, principalmente. Sembra, a prescindere dal solito mezzo mediatico della TV, che anche i video e MTV siano crollate di fronte alla promozione via web. Il motivo è semplice: i social network danno l’illusione di poter essere “amici” del nostro idolo, seguirlo nei più piccoli movimenti, day by day, in un reality alla big brother, che ci permette quasi di spiare pezzi della loro vita. Più semplici, più diretti, meno preconfezionati dei video e delle interviste.

Lady Gaga l’ha capito bene. Le altre artiste citate nell’articolo un po’ meno. Idem per la stessa Madonna, che rimane restia ai social network e spesso manda avanti i suoi collaboratori. Fallendo nel tentativo, ovviamente. I fan non vogliono sapere news dal portavoce o dal manager. Vogliono rubare attimi segreti di Madonna.

Altrove? L’industria del cinema non è molto distante. Spesso un film ha più successo per gli attori del cast che per la sua sceneggiatura. Idem per le TV series, tanto che ogni artista ha un proprio profilo twitter – che all’estero va molto più che in Italia – dove tra una chiacchiera  e l’altra promuovono la propria immagine e lavori.

La letteratura? Ingrana sempre con una marcia in meno, si sa. Per il semplice fatto che lo scrittore non è in genere una star, non antepone il suo aspetto fisico o le sue pazzie mediatiche. Tipo quelle qua sotto della – sebbene talentusa – Lady Lalla Santacroce:

Che trovo comunque intrigante e inquietante. Adoro le sue psicosi. La fotograferei dalla mattina alla sera solo per quelle.

Scusate, la Santacroce mi distrae. Dicevo?

Promotions. Paparazzi.

Ne parlava tempo fa anche Lara Manni. La trasformazione dello scrittore è così vicina? Anche noi, quindi, dobbiamo cadere in un meccanismo che ci impone l’outrageous. Chissà. Ci vuole un buon marketing dietro, non bastano i baby boom, le sweet lolita per impressionare questo mondo. Non più. Nel 1987 Madonna baciava un Cristo Nero, mostrava le stigmate e rischiava la scomunica. Oggi Lady Gaga vestita da suora ingoia un crocifisso e nessuno se la fila. La creatività è divenire, in continua trasformazione e simbiosi con l’evolversi della nostra società.

Interessante quindi. Rovescio della medaglia: ciò non implica che lo scrittore deve rifiutare il sistema a priori. Io stesso sono presente su facebook, twitter, youtube e altre milletrecento robe inutili, perché mi diverto. Anche per deformazione professionale visto che spesso ci lavoro come consulente d’ingegneria. E mi diverto, certo. Anche nelle presentazioni. Tra i cosplayer. Nelle video interviste. Nei booktrailer. Non c’è nulla di male, se lo scrittore si sente a suo agio, se non c’è forzatura, caricatura, costruzione a tavolino o imposta. Tanto meno un ghost writer dietro, oppure un bello spesudonimo che nasconde un’artista meno appetibile per i media. Quante ne conosco? Tante, troppe. Ma me ne sto zitto. Spesso facendomi delle grasse risate.

Ma sto divagando. Si parlava di letteratura, qualità, storie?

Mi sa di no.

PS: a proposito di Madonna. Giusto un quote in merito al suo prossimo film come regista che – su carta – mi intriga assai:

Find your freedom

“Sono sempre stata affascinata dalla storia del Re che ha lasciato il suo trono per la donna che amava. Perchè l’ha fatto e cosa aveva questa Wallis Simpson di tanto speciale? Volevo raccontare questa storia da un punto di vista moderno, e così ho creato la storia di Wally – una giovane donna intrappolata in un matrimonio infelice. Lei sa che deve cambiare la sua vita, e comincia questo viaggio dall’oscurità alla luce, con Wallis come guida spirituale. L’ossessione di Wally per la storia d’amore tra Wallis e il Re è ciò che la salva. Lei vive attraerso questo romanzo storico. E sebbene sembri infantile e ossessivo, è proprio questo interesse che porta Wally a farsi delle domande, a corrre dei rischi e, in definitiva, a prendere il controllo della sua vita. A scegliere il sentiero meno battuto. E, alla fine, a trovare la libertà.”

Madonna