Evoluzione negli ebook

Tornato in me dopo la sconfitta del maledetto virus, ho dato un’occhiata alla rete.

Ho trovato interessante il post di Sandrone Dazieri, circa l’esperienza di autopubblicazione di un suo libro sullo store Amazon. Leggete l’articolo, perchรฉ piรน o meno riporta le stesse conclusioni che avevo ipotizzato diversi mesi fa, quando in rete si (s)parlava della rivoluzione digitale degli ebook, della morte dell’editoria classica e via dicendo.

Ancora piรน interessante รจ il raffronto Italia – US (ma poteva essere pure UK), e difatti la sostanza cambia di poco.

Confusione. Oggi come oggi gli store (da Amazon a iBooks) non sono altro che un grande calderone di caos editoriale, dove autopubblicati e pubblicati sgomitano per alzare il proprio rank, ottenere una dannata visibilitร , inventarsi recensioni fasulle e affossare il prossimo. Scusate, non vedo quale rivoluzione sia quella digitale, mi pare in tutto e per tutto una situazione identica a quella cartacea. La visibilitร  in questo caso รจ sugli scaffali in libreria – decisa piรน o meno dagli editori – nell’altro… idem. Perchรฉ conterร  (come avevo piรน volte detto) la visibilitร . Visibilitร  che difficilmente si otterrร  senza un supporto ben definito (leggasi budget e soldi) e, a parte le stelle comete e le naturali eccezioni, il passaparola รจ difficile da innescare, specialmente per un esordiente il cui nome non รจ un marchio. Tanto meno valgono i trucchetti vecchi come il mondo (alias, finte identitร , nickname, spam galattico eccetera eccetera). Utili, forse, ma solo per coloro che possiedono 40 ore in una giornata e che inseguono sogni di vanagloria che, prima o poi, la noia costringerร  all’eutanasia.

Concordo appieno con le conclusioni di Sandrone sul futuro dell’editoria digitale e sulle librerie, putroppo. Un po’ meno sulla tempistica: resto convinto che una forte penetrazione dell’ebook sarร  possibile solo quando i lettori saranno educati, fin dall’etร  scolare. 3 anni sono pochi, anche per raggiungere un misero 10%.

E, infine, sono d’accordo con le considerazioni sulle (poche) chance che l’era digitile porterร  agli esordienti. E sรฌ, anch’io penso che decreterร  la fine dell’editoria a pagamento. Alleluia, direi.

Per la cronaca, Prodigium adesso รจ sull’iBook Store, per chi apprezza la mela.

 

I Self-Esordienti con iBooks

Ci siamo. Ce lo aspettavamo, ed รจ successo. Il contrattacco Apple verso Amazon. La battaglia del self publishing che aiuterร  gli esordienti a bypassare le case editrici e a diventare famosi su tutto il globo.

Devo davvero commentare e ribadire le solite cose? Forse no. Devo sottolineare, per l’ennesima volta, l’american dream di un self publishing che non porterร  a nulla, nรฉ realizzerร  il sogno di diventare dei veri scrittori? Meglio di no. Devo ripetere, ancora e ancora, che la strada della scrittura รจ in salita, piena di buche, di gomiti fratturati, di ostacoli, di errori, di mento sbattuto al suolo? Mi pare inutile.

Eppure, chissร , sarebbe utile. Perchรฉ come sempre il desiderio della via piรน semplice luccica piรน dell’idea di seguire la strada maestra, quella piรน vecchia e consolidata, quella piรน difficile. E’ piรน facile rifugiarsi nell’idea dei complotti massonici delle CE, nella certezza dell’impossibilitร  di raggiungere un grande editore perchรฉ non abbiamo santi in paradiso, e adagiarsi nell’idea che il nostro libro avrร  un successo clamoroso grazie al self-publishing. Da quel momento, con il nostro bellissimo CV, saremo pronti a distruggere il mercato.

Ma non sarร  cosรฌ. Purtroppo le stelle americane sono per l’appunto comete. Comete che non passeranno in Italia, dove le abitudini sono molto diverse, tanto piรน chi usufruisce degli ebook.

Ora, perรฒ, si ritorna sempre al rovescio della medaglia. Se รจ solo una prova, un self publishing cosciente, se non รจ l’illusione di un punto di partenza, non c’รจ nulla di male. Ma poi, come sempre, per diventare scrittori servono due fattori fondamentali: avere la stoffa – quella innata, che nessuno ti dร  – e la volontร  di migliorarsi. Volontร  che implica tanta fatica ed editor bravi che ti aiutano a superare i tuoi limiti. Questa รจ la strada che consiglio, ma non sono affatto contro il self-publishing se seguito con cognizione di causa. Sono contro alla mera illusione.

Poi c’รจ il self publishing. Poi c’รจ anche iTunes Author. Cosรฌ, tanto per tornare sul concreto, vi fornisco qualche dettaglio, sperando che vi siano d’aiuto:

– creare un accountย iTunes Connectย (non valgono quelli precedenti di developer)

– chiedere un codiceย EINย USA

– ricevere il codice e inserirlo in iTunes Connect per la creazione dell’account

– Firmati i contratti, si procede con iTunes Producer per la creazione dell’iBooks

– occorre richiedere codici ISBN suย ย ISBN.itย (somma iniziale diย 36,3 โ‚ฌ + 3 โ‚ฌ per 25 codici/25 libri)

– si passa all’approvazione su iBooks, e questo sarร  l’unico canale di vendita.

– Apple si magna il 30% delle vendite

Procedura rognosa e burocratica. La domanda, perรฒ, รจ un’altra. Occorre chiedersi cosa vogliamo ottenere.

Buon fine settimana.

Nuova scossa per gli ebook

Vi lascio qualche link sugli ultimi avvenimenti in merito al mondo ebook, che considero come l’ultima scossa. Se neppure questa riesce a risollevare le sorti degli ebook in Italia, credo ci sia veramente poco da fare.

Il primo รจ il blog live dell’evento Amazon, che ha lanciato i suoi ultimi modelli di Kindle. Prezzi accessibilissimi, modelli differenti a seconda dei gusti. ย Ecco il post.

Se รจ troppo lungo e volete un sunto esaustivo, il buon Tanabrus ci รจ d’aiuto, qui.

Infine, lato Apple, finalmente c’รจ stata l’apertura dell’iBooks Store agli editori italiani. Ho sfogliato rapidamente e ho visto Mondadori, BUR e Eianudi. Spulcerรฒ con piรน calma appena avrรฒ tempo, anche per capire i prezzi.

Direi che l’accoppiata Kindle+iPad รจ lo scossone definitivo. Altro non si puรฒ fare (oltre a togliere l’IVA e abbassare i prezzi).

Cambierร  qualcosa? A mio avviso no. Sono dell’opinione che non sia il prezzo o il supporto a fare la differenza per gli ebook. Il processo di “conversione” al digitale, chiamiamolo cosรฌ, richiederร  molto piรน tempo e un’educazione che parte dall’etร  scolastica. IMHO, ovviamente.

Io stesso, dopo un momento di digital exciment, sono tornato al buon libro di carta. Antico, non c’รจ che dire.

Resteremo a vedere.