L.U.V. Madonna

Il leak di “Give me all your love” è avvenuto qualche giorno fa, ormai è noto. Pure Madonna si è espressa – tramite il twitter del suo manager Guy Oseary – (mi chiedo perché non usi un suo twitter, fra l’altro) dichiarando il suo dispiacere per una demo incompleta che è girata in rete prima del dovuto.

Ecco, proprio così, questa – a freddo – è la mia reazione sul brano. Manca qualcosa.

Dopo due giorni, la canzone è senza dubbio orecchiabile, con quel LUV Madonna che entra nella testa, il tipico sound che fotte il microchip in discoteca.

Again, cosa manca? Un minuto di canzone, ok. Un nuovo arrangiamento che trasformi la demo nella versione finale. E siamo d’accordo.

Ma manca qualcos’altro. Poi, dopo la distrazione del primo ascolto, l’ho capito.

Manca Madonna, è evidente.

Alcune sue canzoni si reggono in piedi da sole. Frozen, per esempio, sarebbe esistita senza la Madonna strega nel deserto. Hung Up, dal sound Abba travolgente, idem, benché poi l’immagine di Madonna abbia fatto la differenza.

In Give me all your love, Madonna è fondamentale. Il leit motiv è chiaro: Madonna tornerà cheerleader, con tanto di cori e urla di L.U.V e Y.O.U. per far scatenare il mondo al SuperBowl.

Ecco, pensare a una Madonna nel 2012 cheerleader-style potrebbe farci sorridere. E, invece, sono sicuro che la fusione cheerleader-teenager con una Madonna-53enne sarà la cosa più ovvia che potremmo aspettarci. Perché funziona così con lei: disco, immagine, sound. Un unico universo dove ogni tassello si incastra alla perfezione. Ed ecco il sense of wonder, la sospensione dell’incredulità in un nanosecondo.

Aspettiamo, quindi, la nuova Madonna cheerleader.

Perché, volente o nolente, di questo si tratta. Non c’è bisogno del carnevale di Gaga. La Regina del Pop sta per tornare.