Coraggio

I Social Newtork, tra cui Facebook e Twitter, hanno una grande forza. Terribile e devastante, per quanto diretta, senza alcuna interfaccia mediatica pilotata dai giornali.

Ieri, dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia, รจ stato un susseguirsi di messaggi. Status, richieste di aiuto, aggiornamenti. Lettori, amici, scrittori e conoscenti che raccontavano la loro terribile esperienza durante lo sciame di terremoti. Poi i media. I telegiornali, gli articoli online. Come sempre, le solite accuse per la mancanza di prevenzione, che puntualmente scappano fuori solo dopo che il disastro รจ avvenuto. Case, fabbriche ed edifici che sono stati costruiti nel nostro paese in modo illegale, senza rispettare le norme vigenti che assicurano la sicurezza per le persone e i lavoratori.

Le solite polemiche, che fanno parte dell’onda mediatica ogni qual volta succede un disastro del genere. La richiesta di annullare il viaggio del Papa e la parata del 2 giugno, eventi fuori luogo e molto costosi, fondi che si potrebbero utilizzare per aiutare gli sfollati. Tante belle idee e iniziative, che rimbalzano nella rete in queste circostanze, e che poi scemano con il passare dei giorni fino a diventare solo un ricordo. Cosรฌ รจ accaduto per l’Aquila e per tutte le altre sciagure.

In silenzio, un abbraccio a tutti coloro che soffrono.