The Dentist: anesthesia

“Effettivamente la carie è messa proprio in un punto scomodo.”

“Maledetto dente del giudizio, è colpa sua” mi giustifico.

“Sì” dice the Dentist, “passiamo all’anestesia.”

“Sente un formicolio al labbro?”

“Hum… no.”

“Vabbeé, proviamo.”

“Ahhhh!”

“Nulla. Seconda anestesia.”

“Adesso?”

“Hum.”

“Proviamo” insiste prendendo il trapano.

“ahhhhh!!!!”

“Terza anestesia?”

“Scusi ma quante me ne vuole fare?”

“Posso fino a dodici, poi serve l’anestesista.”

“Oppure passiamo a una dose da elefante, che dice?”

“Ahhhhh!!!”

“Senta, una domanda, le ho fatto quattro anestesie e ancora non ci siamo. Mi dica la verità, lei prende qualcosa?”

“Eh?”

“Sì, ci siamo capiti.”

Penso. Cosa ho preso stamani? Caffé, latte e due biscotti. Ieri sera? Pasta. Che cosa ho preso?

“Un Oki qualche giorno fa.”

“No, non ci siamo capiti. Vabbé, come non detto,  riproviamo.”

“Ahhhh!!”

“Ok, andiamo al punto. Lei tira?”

“Eh!?!? Tiro cosa?”

“Cocaina, cosa?”

Morale: se andate dal dentista e l’anestesia non funziona, soffrirete come cani e sarete accusati di tirare cocaina.

Va di moda di questi tempi, a quanto pare.

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