Week end allungato al mare e con gli amici. Visto che quest’anno il ferragosto cade impietosamente di sabato, ho pensato bene a costruirmi il mio ponte.
Nel frattempo, la rete รจ giustamente deserta, tutti sono in ferie, al mare o in montagna. Io, invece, sto portando avanti il famoso libro autoconclusivo per il 2010, che nell’ultima presentazione ho annunciato essere molto diverso dai miei precedenti: per adulti, genere biopunk commistionato al new gothic. Per nulla facile, a dire la veritร , tanto che la fase “progettuale e di studio” mi ha portato via piรน di tre mesi.
In questo deserto della rete, noto una simpatica discussione su FantasyMagazine, che vi linko qui: “Quando i babycritici salgono in cattedra“.
Il tema, piรน o meno, รจ sempre il solito: le critiche al fantasy italiano. Spunti interessanti, soliti flame sulla Gamberetta e spassionati ammiratori.
Non ho una grande carriera di scrittore alle spalle, visto che scrivo solo dal 2006, tuttavia un’idea della rete pian piano me la sto facendo. La conclusione, che magari approfondirรฒ nei prossimi post, รจ abbastanza chiara. In rete, รจ molto difficile trovare i veri lettori. Quelli che leggono un libro fantasy solo perchรฉ amano il genere, e non perchรฉ sono aspiranti esordienti e vogliono capire come X รจ riuscito a pubblicare con Y.
Me ne accorgo anche nelle mie mail, dove in genere le critiche sono positive, per poi terminare con “sai, scribacchio anch’io, ti andrebbe di leggere…”. E, come sempre, non capisco piรน il confine tra la vera critica sul mio libro e una sorta di speranza che io possa fare qualcosa per aiutarli nella pubblicazione.
Rovescio della medaglia: i vari blog e forum, dove invece si trovano le critiche piรน negative. Sia ben chiaro, le leggo sempre con attenzione perchรฉ a prescindere dal loro “movente emozionale” a volte ho trovato spunti interessanti che mi hanno fatto riflettere. Specie nella ricorrenza di alcune critiche. Purtroppo, perรฒ, nel 99,9 periodico % dei casi, questi critici (baby o non baby che siano) sono degli aspiranti scrittori. Capostipite Gamberetta, anche lei si diletta a scrivere.
Tutti scrittori che, ovviamente, sono convinti di avere un best seller chiuso nel cassetto, sebbene nessuno riesca per adesso a comprendere il suo inestimabile valore. Se la prendono quindi con le case editrici che pubblicano robaccia come Falconi, Troisi, Strazzulla o Ghirardi, regni di editor incapaci e di mazzette.
Invece di capire perchรฉ il loro manoscritto non รจ pubblicabile (e i motivi si sprecano), passano le serate a spulciare gli erroretti, i refusi, le incongruenze altrui. Guai a una punteggiatura sbagliata, non sia mai. Evidenziamola subito, matita rossa. Del resto, lo dice il Manuale dello Scrittore. Esatto, lui, piรน famoso della Bibbia. Manuale che gli insegnerร qualche tecnica, indubbiamente, ma dal quale non apprenderanno mai come trasmettere un’emozione al lettore.
Mi chiedo se il tono caustico sia direttamente esponenziale al numero dei rifiuti che hanno ricevuto. Ve ne parla uno che non ha vissuto, come sapete, una cenerentola letteraria. Ho avuto i miei No a caratteri cubitali, piรน o meno pesanti, in aggiunta a quintali di elogi apocalittici da parte dell’editoria a pagamento.
Mi ricordo che quando iniziai a spedire Estasia Danny Martine e la Corona Incantata, mi arrivรฒ un rifiuto piuttosto rigido. Anzi, frankly speaking, distruggeva il mio libro. Lo massacrava.
Dopo qualche giorno di umana frustrazione, seghe mentali e piagnistei sulla mia evidente incapacitร , aprii gli occhi e capii che il libro non andava. Lo riscrissi, lo strappai, lo tagliai, lo rincollai. Fino a comporre la versione che convinse l’Armando Curcio Editore.
Libro ottimo superbesteller fighissimo irraggiungibile e ineguagliabile? Manco per sogno. Chi mi segue sa che mi sento anni luce distante dal primo volume di Estasia. Ne rimane tanto affetto, ma non piรน stima. E’ vero, in corso d’opera l’ho migliorato, ma le sue basi non erano solide. Nรจ io, allora, avevo l’esperienza necessaria per renderlo ancora migliore. Questo, ovviamente si evince dal testo, parti piรน ingenue, derivanti dal Francesco quattordicenne, parti piรน curate, del Francesco trentenne.
Ma tant’รจ, la storia รจ alle spalle ed รจ mio compito guardare solo al futuro.
Il mio consiglio? Sempre il solito. Non perdete cosรฌ tanto tempo a massacrare chi ha pubblicato. Spendete quel tempo, invece, a capire perchรฉ il vostro non riesce nell’impresa. Commerciabilitร , stile, trama, personaggi, dialoghi e quant’altro.
C’รจ davvero tanto da fare per migliorarsi. Regola che vale per me quanto per voi.
Nel frattempo, buona calura di ferragosto ๐
Sono d'accordo con tutto quello che hai detto. Piรน autocritica e meno presunzione ^^
PS: Comunque ho letto alcune cose scritte da Gamberetta ed รจ davvero brava. Secondo me รจ lei che non vuole provare a pubblicare, perchรฉ se tentasse – almeno credo – verrebbe di sicuro presa! =)
Mi soffermo solo su un paio di punti.
Innanzitutto il modo in cui รจ cominciato quel post su FM (a partire dal titolo) non mi รจ piaciuto sin dall'inizio, e non ero, anzi sono, nemmeno l'unico a pensarla cosรฌ. Sapeva di caccia alle streghe. E infatti cosรฌ si sta dimostrando, da cui la mia repentina uscita (dopotutto se una persona a caso, nemmeno quando gli si mostrano dei numeri che inficiano la sua tesi, ammette di essersi sbagliato, significa che non ha nessuna intenzione di creare un sano confronto d'idee).
Il secondo punto invece รจ rivolto piรน che altro alla questione "giuvini scrittori/critici". La questione dell'invidia (che pur esiste) non puรฒ essere applicata sempre e in tutti i casi. E' una storia vecchia e che non sta in piedi. Cosรฌ come anche la storia secondo cui prima di criticare un'opera sarebbe meglio dimostrare di saper fare di meglio. Sarebbe come dire che finchรฉ non diventerรฒ almeno meccanico non potrรฒ dire che la Duna รจ una macchina di M ^_^ A volte, a mio modo di vedere, molti autori dovrebbero badare piรน a cosa gli viene detto, piuttosto che il come. Preciso che non mi sto riferendo a te; il mio vuole essere un discorso piรน in generale.
@LucaCP:
Sai cosa cerca HR quando vaglia le possibili assunzioni in azienda? Passione. Senza dubbio questa non manca a Gamberetta. I metodi con cui applica questa sua capacitร sono del tutto discutibili.
Come alcune cadute di stile, tipo il famoso "Falconi amico della Troisi".
Io e Licia discutiamo spesso dei nostri libri, senza risparmiarci le critiche.
A me, piรน semplicemente, il libro che ho recensito per FM รจ piaciuto, tutto qua. Ma, nella sua visione democratica della vita, non c'รจ spazio per chi ha idee diverse dalle sue.
Pubblicare un libro di Gamberetta? Sinceramente vedo l'argomento totalmente OT. E, personalmente, non m'interessa. Anzi, come dice lei, meglio non indagare.
@Alessandro:
Il mio riferimento al thread su FM era solo un link a un pensiero che ormai "covo" da 3 anni, ossia l'accanimento di aspiranti scrittori verso i pubblicati. Cosa che, sinceramente, non vedo cosรฌ pronunciata fuori dal genere fantasy.
Chissร , forse la velino mania di diventare tutti scrittori, con la speranza di essere poi _ovviamente_ tutti ricchi e famosi deve aver spento qualche neurone. Quando poi i sogni si scontrano con la realtร , ecco che sale l'acredine. E i pubblicati sono tutti incapaci e spintonati. Ho sempre ignorato la cosa e sempre lo farรฒ. Questo, infatti, รจ il primo e unico post sull'argomento.
Quote: "La questione dell'invidia (che pur esiste) non puรฒ essere applicata sempre e in tutti i casi. E' una storia vecchia e che non sta in piedi."
Alessandro, ho precisato di aver riportato la mia esperienza. Breve e sicuramente non valida per tutti. Se un giorno "passerai la barricata", ne riparleremo ๐
Quote: "Cosรฌ come anche la storia secondo cui prima di criticare un'opera sarebbe meglio dimostrare di saper fare di meglio."
Affermazione, infatti, con la quale non concordo. Ho avuto 3 editor distinti, nessuno dei quali ha pubblicato libri. Non per questo non sono validi, tutt'altro. Credo che per essere stati assunti in una casa editrice abbiano dimostrato altro e in un'altra sede ๐
Quote: "molti autori dovrebbero badare piรน a cosa gli viene detto, piuttosto che il come."
Nel limite del rispetto, sรฌ. Senza offese o prese di giro eccessive che rendono impossibile un dialogo costruttivo.
Se intendi modi piรน o meno bruschi o diretti, concordo.
Anche se non ti riferivi a me, vale anche per me. Come ho scritto, leggo tutte le critiche, e cerco di capire se e dove ho sbagliato.
Con te, per esempio, ho avuto un pacifico scambio su FM, in merito ad Anobium. Perchรฉ sebbene tu sia un connaturato rompiballe (e sai di esserlo), sei aperto al dialogo.
Sinceramente in altri lidi _tra cui gamberetta_ non si respira aria di dialogo. Nรฉ nelle critiche mosse, nรฉ nei post di chi commenta.
Tutto qua.
niente di piรน sacrosanto…buon ferragosto!
buon ferragostooooo!
buon ferragostooooo!
Guarda che lo prendo per un complimento il "rompiballe" ^_^ Il fatto รจ che quando mi metto a leggere un libro parto sempre dalla speranza di leggere non un buon libro, ma un ottimo libro, e questo perchรฉ la vita รจ troppo breve per sprecarla su testi mediocri. Su Anobium, poi, la situazione era diversa, visto che non avevo letto l'intero volume, ma solo un passaggio. Quello che criticavo non era nรฉ lo stile nรฉ l'argomento, quanto la scelta di quel passaggio, il quale sapeva ben poco di Fantasy (รจ la stessa critica che ho fatto a Francesco Barbi, il cui prologo, rispetto al resto del libro, non รจ proprio il massimo della vita, tanto che poi decise di cambiarlo).
Il fatto รจ che, personalmente, quando parlo di letteratura, preferisco essere schietto, giusto per evitare fraintendimenti, piuttosto che fingermi buonista. Ma questo non significa che non sappia riconoscere i miei errori (proprio come capitato con il tuo brano su Sanctuary).
Il problema, e torniamo direttamente a quanto da te scritto, รจ che sempre piรน spesso, a fianco dei soggetti da te evidenziati si viene a creare una seconda categoria di persone che ritiene qualsiasi persona non pubblicata o che non abbia un bel po' di anni sulle spalle nemmeno meritevole di esprimere i propri giudizi sulle opere altrui. Ripeto, perรฒ, questo รจ un discorso generale e che amplierรฒ meglio nei prossimi giorni su altri lidi ^_^
Beh, come sempre credo che la veritร stia… nel mezzo. Ne ho sentite tante di scemenze sul mio conto, illazioni assurde sul perchรฉ avevo cambiato casa editrice per Prodigium, e via dicendo.
Non si puรฒ parlare cosรฌ categoricamente di editoria se non si รจ mai entrati in una casa editrice, perchรฉ semplicemente non si conoscono i meccanismi.
Per quanto riguarda un testo, ovvio che lo si puรฒ criticare. Assolutamente in diritto tutti di farlo.
E' mio compito, invece, vagliare le critiche. Cosa non facile, a meno che non si tratti di "E' bello", "E' brutto", "Falconi proprio non lo sopporto", "roba per Pimpi", e via dicendo. Lร c'รจ poco da discutere.
Altrove, ben volentieri.
D'altronde, do un colpo anche alla botte. Criticare รจ facile, creare decisamente meno. Prendi un manuale di scrittura, viviseziona ogni singola frase. Non รจ cosรฌ complicato se hai tanto tempo a disposizione.
Quando perรฒ ti cimenti nella scrittura, ecco che sorgono i problemi. E sempre non รจ facile vederli.
Insomma, non credo di dirti nulla di nuovo, visto che anche tu ti diletti nella scrittura.
Leggendo questo post mi รจ venuto da ridere e ti spiego perkรจโฆ
Premetto che non ho mai letto un tuo libro (anche se voglio recuperare al piรน presto e questo romanzo autoconclusivo x un target + adulto mi sembra unโoccasione davvero interessante :-)) cmqโฆ fino a poco tempo fa io ero uno di quelli che leggeva e non commentava mai. Mi sentivo sempre fuori luogo. Quando seguivo Il blog e\o forum di un autore che mi piace, vedevo sempre che il 99% degli utenti di questโultimo, erano a loro volta scrittori o aspiranti tali. Tutti con un sito, un blog o un myspace e chi + ne ha + ne metta. Dal ragazzino adolescente allโadulto, tutti con un romanzo in fase di scrittura o giร pronto (magari anche bellissimo; non dico mica di no). E cosรฌ, in mezzo a quel mare di commentoni iper-analitici ed elucubrazioni sul significato profondo che poteva assumere un intero volume spostando o meno una piccolissima virgola allโinterno di una singola frase, io, che sono un comunissimo lettore, pensavo: โsai quanto glie ne frega allโautore del parere di un caprone come me in mezzo a questo mare di geni!!!โ e passavo oltre.
Non so cosa sia scattato poiโฆ ma un giorno ho fatto clic ed ho mandato il mio commentoโฆ il libro mi era piaciuto e volevo dirlo e spiegarne perkรจ… tutto qui
Questo per dire che hai ragione, nn necessariamente il pubblico di internet corrisponde a quello che poi legge un libro. Lascia cadere le critiche inutili e cerca di trarre beneficio da quelle costruttive
Saluti iri
Ciao Iri,
la tua esperienza, purtroppo, mi รจ fin troppo nota. Conosco moltissime persone che non scrivono su forum come Fantasy Magazine perchรฉ temono che il loro commento sia banale e non troppo tecnico.
Nulla di piรน falso. Sono i commenti spassionati di chi รจ un semplice lettore che a me personalmente interessano. Perchรฉ magari pensano di avere l'occhio meno critico su refusi o tecnicismi, oppure una cultura fantasy limitata. O comunque la loro critica si basa piรน sul vero senso del libro, sulla "linfa", sull'emozione che ha trasmesso.
Questo, infatti, รจ quello che cerco.
Qundi, scrivi, posta, di' la tua senza problemi.
Si si, adesso prendo tutti i tuoi libri e poi ti massacro dappertutto ancora prima di leggerli XD decisamente non รจ nel mio stile, ma a volte si ha anke questa impressione O_o
ps se sei amico della Troisi sono contento per te, ma sinceramente non me puo fregร de โ
in bocca al lupo x il nuovo progetto (almeno il titolo lo potresti dire cosรฌ me lo segno da tenere dโocchio)
iri
Quoto il post decisamente.
Per altro, ci mancavo io a legare i baby critici con la Gambera nel topic di FM… ๐
Tuttavia, c'รจ un filo conduttore in tutto questo. Gambera in primis.
L'esperienza della pubblicazione online puรฒ davvero servire a ricevere lo stesso trattamento che questi "aspiranti" concedono ai pubblicati.
Tanto un esordiente รจ un esordiente. L'esperienza non nasce per magia. I miglioramenti sono macigni che bisogna imparare a spostare con le proprie forze.
Solo che, finchรฉ non ci si trova nella situazione, sembra tutto drammaticamente facile.
Lasciare che una propria opera sostenga il confronto col pubblico, anche quello cattivo, รจ una cosa che bisogna imparare ad affrontare.
Si fa presto ad usare un metro per gli altri e un altro per se stessi, no?
Fino a un certo punto, Fabrizio. Se scandagli la rete, ci sono decine, se non centinaia, di persone che lasciano in visione/download i proprio racconti, libri e quant'altro. Lulu ne รจ un esempio.
Ovviamente ognuno รจ libero di leggere ciรฒ che vuole, e non รจ detto che questi scritti siano peggiori di quelli pubblicati.
In generale, perรฒ, non รจ cosรฌ. Altrimenti sarebbe come dire che un editor e una casa editrice sono solo degli stampatori o intermediari con la distribuzione. Beh, non รจ proprio cosรฌ ๐
E, in tutta onestร , andare a distruggere il manoscritto di Gamberetta solo per darle il benservito non mi pare intellettualmente onesto. E, soprattutto, non ne ho tempo nรฉ voglia.
Che ognuno segua la sua strada, tutto qui.
Il titolo del libro proprio non me lโhai voluto dire, ma va bene lo stesso, terrรฒ dโocchio le librerie o il sito
(tanto x chiarire, il tono dellโultimo commento era scherzoso, non mi permetterei mai di insultare un libro, tanto meno senza averlo letto)
Salutoni iri
Ciao iri, รจ ancora molto presto per il titolo del libro, visto che sono a metร stesura e potrei io stesso decidere di cambiarlo.
Infine, il prossimo libro รจ la seconda parte di Prodigium, non questo ๐
Francesco
e allora non mi resta che leggere Prodigum ๐
Buona lettura, allora. Fammi pure sapere cosa pensi di Prodigium.
E' chiaro che un editor cambia le cose. Come ben sai, me ne sono reso conto anche io.
E sono d'accordo sul fatto che non sia giusto spezzare il lavoro di Gamberetta per ripicca, cosa che infatti non ho fatto e non ho intenzione di fare.
Quello che volevo dire รจ che la pubblicazione online permette agli aspiranti di provare come si sta "dall'altra parte", avendo un breve contatto con dei lettori. Che possono asfaltarli o apprezzarli, come sta succedendo nel topic dei racconti di Sanctuary.
Girare con la critica sempre in tasca รจ piรน facile che provare a mettersi in gioco.
Tutto qui ๐
Posso affermare con discreta sicurezza una cosa: tra tre anni non ci saranno piรน recensioni di gamberetta, ma entrando in libreria troverรฒ un tuo nuovo libro…e magari anche uno della suddetta. ๐
Beh, tre anni sono tanti. A regola, dovrebbe uscire il terzo e ultimo della mia prossima trilogia?
Chissร . Le cose cambiano da un giorno all'altro ๐
"Il mio consiglio? Sempre il solito. Non perdete cosรฌ tanto tempo a massacrare chi ha pubblicato. Spendete quel tempo, invece, a capire perchรฉ il vostro non riesce nell'impresa. Commerciabilitร , stile, trama, personaggi, dialoghi e quant'altro."
Il tuo รจ un ottimo consiglio: guardare a se stessi e non agli altri, per potersi migliorare.
E' vero, in certo discussioni si รจ giocato al massacro sugli scrittori fantasy italiani: su di te, su Licia, De Benedetti e altri. Alle volte solo per trovare da dire, alle volte con critiche costruttive.
Ma ci sono casi che non sono difendibili. Ghirardi e Starzulla tra questi. Ho provato a leggere Licia, ma non mi ha preso: questione di gusti. Questo non significa affatto che non sappia scrivere o non la ritengo brava, anzi: semplicemente da un fantasy ricerco altro.
Con quei scrittori sopra citati, il caso รจ invece diverso. A parte il modo opinabile di fare pubblicitร delle loro rispettive case editrici, che รจ una presa in giro, c'รจ poco che funziona nei loro romanzi.
Perchรจ hanno pubblicato? Non per bravura. Le case editrici hanno cercato qualcosa di commerciale, superficiale, che facesse leva su bassi istinti e sentimentalini. Una scelta che a mio avviso รจ una mancanza di rispetto verso i lettori, perchรจ vengono trattati come roba da poco che gli puรฒ essere servito qualsiasi cosa.
Non c'รจ davvero di meglio in Italia? Ne dubito e ne ho la prova. Su FM c'รจ stata un'iniziativa di mettere a disposizione, da parte di chi lo voleva, di fare leggere i racconti non pubblicati per il bando di Sanctuary: almeno 4-5 racconti erano veramente validi. Le persone autrici di tali opere sanno scivere e intrecciare una trama molto meglio di quei due.
L'editoria deve stare attenta, il loro modo di fare รจ un boomerang che rischia di tornare indietro: la gente prima o poi si stancherร di essere presa per il naso e non lo permetterร piรน.
Ciao Ohdrein,
non posso obiettare nulla su Strazzulla e Ghirardi, perchรฉ non li ho letti. Le critiche negative in rete mi hanno spinto a dare prioritร ad altri libri. Prima o poi li leggerรฒ, iniziando forse con Ghirardi visto il prezzo abbordabile.
Sul de gustibus concordo appieno. Per esempio, non รจ nelle mie corde la Le Guinn, osannata da molti. Semplicemente troppo "stilistica", non mi trasmette nulla. Adoro Gaiman, Neverwhere per me รจ stupendo, ma non ho digerito American Gods. Insomma, ognuno ha i proprio gusti ed รจ giusto cosรฌ.
Leggo perรฒ una contraddizione in quanto tu dici: ossia che alla lunga i libri commerciali stancheranno i lettori e saranno un boomerang per le case editrici.
Beh, dipende. Guarda il fenomeno dei vampiri: ormai l'hanno sviscerato in tutte le salse eppure continua a vendere. Anzi, non sembra neppure sia nella parabola discendente. Ce ne sono di tutti i tipo: Rice, Meyer, Hamilton.
Insomma, dobbiamo accettare l'idea che non tutti i lettori sono come noi. C'รจ chi cerca un libro sui vampiri piรน complesso, come la Rice, chi invece (e non sono pochi) una storia d'amore con una leggera sfumatura fantastica, e.g. la Meyer.
Ergo, dobbiamo stigmatizzare le case editrici perchรฉ pubblicano ciรฒ che una grande fetta di lettori vuole leggere? Non credo sia giusto.
Ritengo che ci sia spazio per tutti, e questo vale anche per gli scrittori italiani.
Fantastico per ragazzi, fantasy per adulti. Fantathriller, new weird, horror, fantasy rosa e via dicendo.
E qui si cade nel secondo errore, ossia credere che una certa tipologia di libri renda impossibile la pubblicazione di altri generi.
Io non la penso affatto cosรฌ. Un buon libro prima o poi troverร sempre una pubblicazione.
L'importante รจ che continui a scrivere xchรจ noi ti seguiamo sempre con tanto affetto.
Chiara
Grazie Chiara, almeno per ora continuo a scrivere ๐
Se vuoi leggerli, invece di comprarli, perchรจ non provi in biblioteca? Se non ti piacciono, non ci rimetti molto, se non il tempo per leggerli :).
Per i due punti che dici, provo a spiegarmi meglio, dato che non volevo far passare quel messaggio.
Non sono contro il commerciale: ho letto la Rowling (anche se non tutti) e Brooks, di cui ho divorato tutto, anche se negli ultimi anni questo autore ha perso molti punti, per citare alcuni scrittori commerciali. Anche se Troisi non mi coinvolge, a suo favore รจ che ha avvicinato alla lettura molti giovani; non sarร da premio Nobel, ma non ha nemmeno la pretesa di esserlo. Faccio questo inciso perchรจ mi serve per il discorso successivo.
Quello che non tollero รจ quando si vuol creare il caso letterario a tutti i costi e si fa di tutto per spacciarlo come tale quando non lo รจ. Ecco il genere che critico.
E quando dico questo, piรน che puntare il dito sugli scrittori, la critica la rivolgo alle case editrici. E' vero che sta poi al pubblico accettare o meno il prodotto, ma ciรฒ non toglie che un certo tipo di editoria ha pensato e voluto questo. So che รจ un'opinione personale, ma su queste cose non mi piace essere preso in giro. (Es. dichiarazioni sulla Starzulla)
Mi associo al tuo commento che se un libro รจ valido prima o poi troverร pubblicazione (Rowling e King docet), quello che magari potrebbe dispiacermi รจ che un libro valido debba aspettare e vedersi superare da altri perchรจ piรน commerciale; poi so che succede, il mondo รจ anche questo.
Sulla Meyer non mi esprimo: quando si cominciรฒ a parlare in Italia dei suoi romanzi, inizialmente ne rimasi incuriosito, ma quando ho visto come ha banalizzato un archetipo potente come il vampiro e che aprendo a caso tre suoi libri, ho trovato la protagonista che ripeteva le stesse frasi adoranti sul non morto, ogni curiositร รจ svanita.
Eccomi, Ohdrein, ti rispondo.
Non amo prendere i libri in prestito. Non so, mi affeziono ai libri belli o brutti che siano, e so che poi li ruberei non riportandoli mai in biblioteca :p
La Rowling ha mescolato gli elementi fantastici e mitologici con maestria, creando un universo che non ha pari. Brooks, invece, non lo amo particolarmente. Infatti l'ho abbandonato quando ho visto che anche nei volumi successivi al primo non c'era crescita. Considera anche che sono stufo fin sopra ai capelli di elfi, nani orchi e parenti, quindi magari non faccio testo.
Quote: "Quello che non tollero รจ quando si vuol creare il caso letterario a tutti i costi e si fa di tutto per spacciarlo come tale quando non lo รจ. "
Mossa che ha sempre le gambe corte. Se il libro non funziona, la casa editrice rischia di andare solo in perdita per la troppa pubblicitร . In genere ci vanno con i piedi di piombo.
Quote: "E' vero che sta poi al pubblico accettare o meno il prodotto, ma ciรฒ non toglie che un certo tipo di editoria ha pensato e voluto questo. "
Sรฌ, ma neppure le case editrici conoscono la ricetta del bestseller, altrimenti non pubblicherebbero anche dei flop.
Come dicevo sopra, possono essere convinti al 100% su un libro, investirci, ma nessuno assicura che sarร un successo. Se vende molto grazie alla pubblicitร , ricoprirร le spese. E poi? Nulla.
Non sempre, insomma, sono casi alla Licia Troisi. Mi pare sia un dato di fatto che Strazzulla o Ghirardi non abbiano avuto lo stesso responso, benchรฉ promossi e distribuiti benissimo.
Il bestseller, spesso, รจ del tutto inconcepibile. Lo era Harry Potter, di cui la Mondadori non si interessรฒ piรน di tanto, e anche la Meyer. Nessuno si aspettava un successo cosรฌ clamoroso, anche se all'estero stava vendendo bene ma ancora non era nato il fandom mondiale.
Il mercato, in pratica, lo decide il pubblico, non lo impone l'editore. L'editore si accoda e cavalca l'onda.
Per la Meyer concordo. Per me รจ stata una lettura leggera, sorridevo alla sedicesima volta che Bella diceva: "Lo vidi, bello, bellissimo, statuario, io invece brutta scorfana".
Ridevo, non mi incacchiavo. Perchรฉ sapevo fin dall'inizio il tipo di libro che stavo per leggere.
Un pรฒ ti capisco: anch'io sono legato molto ai libri, infatti รจ difficile che li presti (salvo accurati controlli sulla persona a cui prestare :P). Tuttavia se un libro mi interessa, ma non mi convince appieno, o me lo faccio prestare o lo cerco in biblioteca; se poi mi รจ piaciuto, lo acquisto. Tattica abbastanza buona, specie se non si sa piรน dove mettere libri…
La Rowling ha avuto un grande successo: quando ci penso mi viene sempre in mente quell'editore che le disse:"Ma a chi vuole che interessi un bambino che va a scuola di magia?" Direi che "Mezzo mondo" come risposta va piรน che bene ๐
Brooks l'ho letto che non ero neanche adolescente con il ciclo degli Eredi, seguito poi dalle Pietre e dalla Canzone: tutt'ora le trovo opere valide. Quelle che sono venute dopo ricalcavano lo stesso motivo ed erano una brutta copia. E poi come hai detto tu, se n'รจ visto talmente tanto sugli elfi che li si ha fin sopra le orecchie e si ricerca qualcos'altro.
Per Licia penso che si addica questa storiella. In un villaggio c'era una strada che s'inoltrava nella foresta e nessuno mai l'imboccava. Un giorno, un uomo la percorse e arrivรฒ a un tesoro, divenendo ricco. I compaesani vollero percorrere quella strada, ma quando arrivarono alla foresta, videro che terminava al limitare degli alberi. Morale: certe ricchezze ci sono solo per chi arriva prima. Cosรฌ penso sia stato il successo per lei; perรฒ posso anche sbagliarmi ๐
La ricetta del best seller non esiste e penso che le case editrici vaglino attentamente le loro scelte: anche loro non sono infallibili e possono fare scelte opinabili. Il pericolo รจ il voler emulare certi successi e ricalcare le loro orme; il risultato รจ quello della storiella di sopra. Tuttavia certi modi di fare mi infastidiscono, ma questa dev'essere una cosa mia, che prendo certe cose troppo sul serio.
Pensando ai romanzi della Meyer delle volte mi vien da ridere. Vuoi mettere il vampiro superdotato che รจ talmente troppo che spacca tutto? Altro che il nostro Rocco ๐
Pensavo che con il 2009 si esaurisse il fenomeno vampiri. E invece non รจ cosรฌ, conosco molti librai e ne vendono a palate. Motivo per cui le case editrici insistono. Quindi il discorso della storiella… beh dipende. Forse รจ valido per l'high fantasy, genere che vedo un po' in declino.
No comment sul Rocco Twilight :p
Il vampiro รจ un archetipo molto potente, una figura tenebrosa e misteriosa appartenente a un mondo altrettanto oscuro e pieno di cose nascoste. L'eroe o antieroe dannato, marchiato da scelte o passato difficile ha una forte presa sulle persone, forse perchรจ rappresenta la disillusione, la caduta di valori in cui la gente si riconosce e per questo sente piรน vicino, prova maggiore empatia. Il cavaliere senza macchie e senza paura viene considerato qualcosa di lontano, un'utopia, mentre la realtร รจ qualcosa di diverso; la gente ha bisogno di qualcosa che le rappresenti, in modo alle volte da sentirsi meno sola. Penso anche che ormai le persone abbiano capito che non esite bene e male come entitร distinte, esseri fatti solo di luce e tenebra, ma sono cose insiste in ognuno: gli eroi non sono quelle figure cosรฌ perfette e i malvagi mantangono sempre un briciolo di umanitร e calore umano, anche sbagliando.
Per quanto riguarda l'high fantasy c'รจ da dire che si รจ scritto davvero molto su di esso: forse ha bisogno di una pausa per ricaricarsi. E visto che la vita รจ fatta di cicli, puรฒ essere che un giorno ritorni in auge.
Sul Rocco Twilight: ma non sarร per questo che il povero attore che interpresta il dotato vampiro รจ assediato da una schiera di madri assatanate? ๐
Quoto in toto le tue affermazioni sul successo della figura vampiro, e del bene/male.
Infatti รจ proprio quello che ho cercato di fare in Estasia 3.
Ciรฒ che vedo, infine, รจ che una parte di lettori (o meglio lettrici) adora una vena "rosa" nel fantastico.
Insomma, Rocca Twilight non sta per niente tramontando, come il nome lascerebbe supporre :p
Il sentimentale รจ una parte presente in tutte le storie (o quasi): ultimamente si sta ricavando uno spazio sempre maggiore, forse perchรจ rispetto al passato si parla e si vivono i sentimenti piรน liberamante. Secondo me รจ accaduto che รจ venuto meno il pensiero che fantasy e fantastico fossero letture piรน che altro rivolte al pubblico maschile; un pรฒ come รจ successo ai manga che hanno visto prendere sempre piรน piede protagonisti femminili. In questo modo si รจ creato uno spazio anche per le lettrici, che cosรฌ magari (almeno una parte) non hanno sentito estraneo il genere.
Bah, dipende. A me un tocco rosa nel fantasy mi piace, a meno che non diventi Rocco Twilight oppure un cavaliere con donzella che si danno del voi. Insomma, se non รจ smielato mi piace, anche perchรฉ alla fine รจ la vita quotidiana, nรฉ piรน nรฉ meno.
In generale, perรฒ, รจ vero (statistiche alla mano) che in % le ragazze leggono piรน dei ragazzi.
Assolutamente d'accordo: il sentimentale fatto in una certa maniera piace anche a me. Difficile spiegare il modo, perchรจ ce ne sono tanti e perchรจ mettere in parole un sentimento denso e complesso come l'amore รจ difficile: l'importante che l'autore lo faccia sentire vivo e reale. Niente perรฒ di smielato o irreale come telenovele et similia.
Ciao Frร , lungi da me voler far polemica sul tuo blog, di polemica ce n'รจ giร abbastanza di lร (nemmeno lร l'avrei voluta ma purtroppo non posso inserire un cervello nella scatola cranicaa del troll), perรฒ non ho potuto tacere vedendo ancora una volta l'applicazione dei due pesi e delle due misure, rivendicata anche qui dentro da Okamis…
Okamis, saresti cosรฌ gentile da spiegarmi cosa c'รจ di cosรฌ disgustoso in quel titolo?
Rispetto alla mia etร , un diciottenne mi appare un bambino, cosa c'รจ di offensivo?
E quanto al salire in cattedra, quando uno pretende di spiegare a un autore pubblicato e con vendite da capogiro che scrive monnezza perchรฉ la ciocca svolazzante di Nihal si muove verso destra mentre 20 pagine prima il vento spirava da sinistra e quindi รจ fisicamente impossibile che possa avvenire ciรฒ, come lo chiami?
E forse a te no, ma a me fa crepar dal ridere. Questione di punti di vista. E il mio รจ legittimo quanto il tuo, voglio sperare. Valore in queste critiche non ne vedo, prova ne sia il pezzo di Gamberetta sulla Strazzulla รจ l'apoteosi della faziositร . Come sai non mi รจ piaciuto il libro, gli ho trovato parecchi difetti, ma non certo le idiozie che le contesta lei, che oltretutto ha tirato su una polemica anche sulla faccenda dello starnuto travisando PALESEMENTE il senso dell'affermazione, solo per fare polverone (l'unica cosa che le riconosco di saper fare bene). Allora, per me, questa non รจ critica letteraria ma mercato ortofrutticolo. E ho il diritto di affermarlo tanto quanto tu ne hai – e non perdi occasione per farlo, forse non l'hai notato – di puntualizzare a ogni ragazzino che si spertica in lodi sul Mondo Emerso dicendo che non ha mia letto nulla di simile, che la Troisi in realtร non ha inventato nulla. Porca miseria, ma guardate prima quello che fate voi, un buona volta, prima di scuotere il capo in altezzosa disapprovazione verso quello che fanno gli altri! Ognuno ha il suo mantra, nessuno esente.
Quanto all'essere meccanico per valutare la prestazione di un auto, รจ un falso paragone, usato faziosamente da molti filogamberi. Intanto perchรฉ anche applicato a un'auto, potrai valutare la prestazione generale dell'auto verso l'utente finale (che si basa su tutta una serie di fattori, oltre a quello meccanico); ma, se non sei un meccanico, di certo non sarai in grado di valutare la qualitร dell'impianto meccanico, nรฉ della cura nelle fasi d'assemblaggio della carrozzeria, o della scelta delle gomme o quello che serve a metter assieme un'auto. Stessa cosa per i romanzi: da lettore, sei senz'altro in grado di dire se ti รจ piaciuto o no, di riscontrare che la trama ha un buco o che un personaggio non emerge come dovrebbe, lasciando in ombra certe sfumature che ti avrebbero aiutato, che so, a capire di piรน. Esattamente come sopra= valutazione della prestazione generale di un libro nei confronti dell'utente finale.
Altro paio di maniche รจ pretendere di esaminare la tecnica di costruzione e narrazione o l'editing (senza peraltro aver mai neppure visto un editor all'opera). Un lettore non รจ in grado di farlo, chi sostiene il contrario รจ in malafede. A meno che non sia qualcuno che da MOLTO TEMPO tenta di scrivere roba sua e magari ha giร passato il vaglio di un editore con qualche opera. Perchรฉ รจ solo sul campo che ci si accorge di certi ostacoli e impararli sui libri di scrittura non basta. E' come osservare il lavoro del suddetto meccanico, mentre ripara l'auto, ed essere in grado di dire che sta facendo un cattivo lavoro. Se non hai mai messo le mani in un motore, puoi anche ingoiarti il Quattroruote tutto intero, ma non sarai mai in grado. Se cosรฌ non fosse, avendo tutti studiato il motore a scuola guida e persino superato i quiz all'esame (sai che roba!), i meccanici dovrebbero essere disoccupati.
(NOTA sono costretta a dividere il post causa limite caratteri)
(segue)
Bon, giร che son qua, un giro veloce per tutti gli altri argomenti emersi:
A Iri volevo dire che i forumisti come lei sono una boccata d'aria fresca, in mezzo a tanti Catoni, e quindi di non temere di dire la sua da nessuna parte ๐
A Frร volveo fare un in bocca al lupo per il nuovo libro, tu sei uno di quelli che dimostra coi fatti come va intesa la scrittura: non far la barba alle pulci altrui ma lavorare a testa bassa per migliorare i propri. La cosa fondamentale che sfugge a certi pulcini bagnati in cerca di attenzione (e non รจ certo colpa mia se l'unico modo che hanno imparato per farlo รจ quello che hanno assorbito dalla tv spazzatura che ha accompagnato i loro anni formativi: chi piรน forte starnazza vince).
In chiusura due parole al volo anche sul discorso Meyer, un fenomeno che mi interessa molto appunto in quanto fenomeno: non entro nel merito perchรฉ non ho letto neppure un estratto e quindi non giudico ciรฒ che non ho visto nemmeno in cartolina. Volevo solo dire che potete arrovellarvi fino alla fine dei secoli per capire perchรฉ ha successo, ma tu, Frร , e tu, Odhrein, non lo capirete mai. Per il semplice motivo che NON siete il target di Twilight. Che richiede per lo piรน essere anzitutto femmina, di un certo tipo e di una certa fascia di etร . Capisco bene la vs perplessitร , non fraintendetemi: รจ la stessa mia di fronte a pagine e pagine di commenti su FM alla recensione dei Transformers. Ma poi mi spiego tutto benissimo ricordandomi appunto che io non sono il target dei Transformers (prevalentemente maschio, di una certa etร =cresciuto con quel gioco) e dunque non capirรฒ mai come ci possano essere decine di pagine di (adesso) adulti che commentano su ciรฒ che per me sono solo ridicoli robottoni.
Ogni libro/film/disco etc ha il suo pubblico, nulla da fare. Se deste in mano un capolavoro fantasy a qualcuno che legge solo cose crude e realistiche come i romanzi di Primo Levi, mostrerebbe la stessa perplessitร di fronte al vs entusiasmo. E' per questo che, a meno che un libro sia rivolto ai ragazzi e sia estremamente diseducativo (Ghirardi), non mi schiero mai con chi vorrebbe solo un one way world. E qui non sto certo parlando di voi due, torno semplicemnete al discorso di partenza, chiudendo il cerchio
quote " L'eroe o antieroe dannato, marchiato da scelte o passato difficile ha una forte presa sulle persone, forse perchรจ rappresenta la disillusione, la caduta di valori in cui la gente si riconosce e per questo sente piรน vicino, prova maggiore empatia. Il cavaliere senza macchie e senza paura viene considerato qualcosa di lontano, un'utopia, mentre la realtร รจ qualcosa di diverso; la gente ha bisogno di qualcosa che le rappresenti, in modo alle volte da sentirsi meno sola."
Ohdrein se davvero ci fosse bisogno di immedesimarsi in qualche eroe letterario, come spieghi il successo di HP? voglio dire, non รจ facile rivedersi nei panni di un maghetto che vive in una realtร parallela.
per me di vampiro ne esiste solo uno (a parte quelli in parlamento) ed รจ Dracula di Braham Stoker, tutto il resto รจ aria fritta. ma non mi piace in quanto "eroe decadente" mi piace perchรจ รจ credibile nel suo contesto.
per quanto riguarda "lo sfigato" cavalieresenzamacchia che non piace a nessuno, vorrei ricordare che Cecilia Randall ha avuto successo con Hyperversum. il suo cavaliere senza macchia dร quasi ai nervi per l'alone di perfezione con cui viene dipinto, eppure…. piace, come son piaciuti a milioni di persone capolavori come l'Ivanhoe, e come non citare a tal proposito uno dei protagonisti piรน amati del Signore degli anelli: Aragorn (n'altro bello e bravo). tutto ciรฒ per dire che รจ inutile fare statistiche sulle motivazioni del successo di un libro, per un semplice motivo, se sei uno scrittore: devi sapere tu cosa scrivere (non devi buttar giรน idee su commissione del pubblico pagante), se invece sei un lettore: puoi scegliere di rischiare e acquistare un libro di cui tutti parlano male oppure sfogliare la quarta di copertina e decidere in base ai tuoi gusti.
p.s. io non ci posso fare niente, quando penso a gamberetta mi viene in mente la musichetta di Highlander e vedo lei (o meglio il suo avatar) con uno spadone in mano che dice "ne resterร uno solo" e poi si gira e mozza la testa a tutti gli scrittori fantasy, quelli che per ora ancora conservano il cranio sono avvisati: รจ solo questione di tempo…. MUAAUHUAUAHAHAHAHAHHAHA
@Marina: grazie dell'in bocca al lupo.
Per la Meyer: donc, in realtร lo capisco benissimo. Io stesso l'ho trovata una lettura piacevole, semplice, disimpegnata, altrimenti non avrei letto fino al quarto libro. E, proprio per le premesse che ho fatto nel precedente mio post, non faccio nessuna crociata anti meyer, per caritร .
Mi fa solo ridere il Rocco Twilight, alias Edward, e la Myere che ogni 4 righe fa rimanere impalata Bella a dire: "E' bello. Io brutta. E' bello. Io brutta. Ma lui, รจ bello bello bello."
Insomma, lo trovo abbastanza demente, anche per il target di ragazzine. Credo che abbiano due neuroni in fila per afferrare che Edward รจ bello.
@Naella: dipende dai gusti. Sรฌ, HP forse รจ l'eroe puro di spirito, ma la Rowling ha creato un interessante chiaroscuro con Silente, se vogliamo. (Marina, "corriggimi" pure).
Insomma, saranno gusti personali, ma io preferisco i libri dove almeno un personaggio buono รจ un po' meno bianco. Un grigio sbiadito. Insomma, cosรฌ รจ la realtร , volente o nolente, gli schieramenti Bene/Male tagliati con la lama li vedo un po' poco credibili, tutto qua.
punto nยฐ 1: Naella fa rima con "la 'tu sorella". (senza offesa per tua sorella)
punto nยฐ 2: se proprio vogliamo dare un merito alla rowling buttiamoci sulle atmosfere che ha creato, quelle sรฌ che sono speciali (coadiuvate dai supporti cinematografici, naturalmente).
riguardo al personaggio tutto bianco o tutto nero, ti dirรฒ… "Dracula" รจ tutto nero, Robin Hood รจ "tutto bianco" eppure sono due eroi riuscitissimi.
non si puรฒ nutrire la pretesa di avere in mano la chiave dell'immaginario collettivo, mettetevi l'anima in pace.
punto nยฐ 3: forse non lo sanno tutti, ma io lo so… tu leggi i romanzi harmony!
Eccomi!
1. Nella, ricordati che sono ancora nรจlla revisione finale di Prodigium 2, potrebbe _ahimรฉ_ scappare fuori un terribile refuso su Naรจรจรจllaaa…
2. assolutamente sรฌ, non ho detto che quello sia l'unico punto di forza, ma personaggi ambigui come Piton e Silente hanno tutto il loro fascino, altrimenti non li avrebbe creati cosรฌ la Rowling.
3. Non lo sanno tutti? Ma ho appena ammesso di aver letto tutta la saga di Rocco Twilight!! Piรน rosa di cosรฌ si muore :p
"E ho il diritto di affermarlo tanto quanto tu ne hai – e non perdi occasione per farlo, forse non l'hai notato – di puntualizzare a ogni ragazzino che si spertica in lodi sul Mondo Emerso dicendo che non ha mia letto nulla di simile, che la Troisi in realtร non ha inventato nulla"
Prendo spunto da questa frase di Marina per fare una riflessione. Ognuno puรฒ esprimere tutti i pareri che vuole. Come tu puoi affermare che in confronto a te un diciottenne รจ un bambino, cosรฌ Okamis puรฒ dire a un ragazzino che come primo libro ha letto uno di Licia che non รจ nulla di nuovo. E' questione di esperienza, di vissuto, perchรจ si ha avuto la possibilitร , essendo nati prima, di vedere piรน cose. Non entro nella discussione se questa scrittrice รจ brava o meno: c'รจ a chi piace e a chi no, ma reputo una cosa positiva se dei ragazzi coi suoi libri si avvicinano alla lettura: E' una cosa soggettiva. Non passa invece il ragionamento che se ha venduto tante copie allora deve essere brava: la legge della maggioranza non vale per me, ovvero che se tanti dicono una cosa, allora รจ vera per forza. Ripeto, vale sempre il valore della soggettivitร .
C'รจ una cosa che mi fa riflettere: che alle volte si prende in antipatia uno scrittore a causa degli atteggiamenti dei suoi lettori. Logico, una persona intelligente non si deve far toccare da queste cose, ma osservo e vedo che questa cosa capita spesso. Certe dichiarazioni e modi di fare danno fastidio, soprattutto il giudicare. Quante volte si รจ sentito dire che se un autore o un libro non piaceva, allora non si capiva nulla di scrittura e letteratura? Il problema รจ che in un modo o nell'altro si vuole imporre e si รจ perso il ripsetto dell'altro. Oltre che lo spirito di confronto e civiltร .
"Volevo solo dire che potete arrovellarvi fino alla fine dei secoli per capire perchรฉ ha successo, ma tu, Frร , e tu, Odhrein, non lo capirete mai. Per il semplice motivo che NON siete il target di Twilight"
E reputo questa una fortuna ๐
"Se deste in mano un capolavoro fantasy a qualcuno che legge solo cose crude e realistiche come i romanzi di Primo Levi, mostrerebbe la stessa perplessitร di fronte al vs entusiasmo"
E' una possibilitร , ma dipende anche dal modo di essere la persona. Sempre una questione gusti; c'รจ chi legge di tutto e in letteratura ha spaziato in ogni genere, prendendo da ogni libro quanto di buono ha da dare. Poi ognuno รจ un caso a sรจ.
"Ohdrein se davvero ci fosse bisogno di immedesimarsi in qualche eroe letterario, come spieghi il successo di HP? voglio dire, non รจ facile rivedersi nei panni di un maghetto che vive in una realtร parallela."
Naeel, era una riflessione sul perdurare del trend del vampiro, non una riflessione generale. Sono tanti gli esempi o gli spunti cui sentirsi vicini e identificarsi.
Il successo del maghetto secondo me รจ dovuto alla creazione ben architettata del mondo, ai molti riferimenti mitologici e all'atmosfera che l'autrice รจ riuscita a creare. Ma soprattutto per il fatto che chiunque si puรฒ rispecchiare e rivedere in un periodo che รจ di tutti: il tempo della scuola. Il periodo in cui tutto ha un tocco fiabesco, il periodo di crescita e cambiamento; ll tempo della scoperta, delle amicizie, dei primi amori, della coplicitร e dell'avere un mondo di possibilitร davanti. Gli anni della scuola sono qualcosa di speciale e penso sia questo uno dei fattori piรน importanti della riuscita. Piรน che la magia, penso che colpisca il legame che si crea tra i protagonisti, un legame speciale che รจ la forza trainante e che si crea solamente in questa circostanza. Chi l'ha vissuto, o lo sta vivendo, sa cosa intendo.
Poi sul tema dell'eroe senza macchia: di certo il personaggio che s'incammina sul percorso virtuoso ha avuto, e ha ancora il suo fascino, anche se penso che adesso faccia piรน presa una figura maggiormente umana, con difetti e tormenti. Perรฒ, anche in letturatura l'eroe perfetto non esiste: si pensi a esempio a re Artรน e Lancillotto. per quanto grandi non erano esenti da colpe.
Non esistono eroi buoni, perfetti, come non esistono persone buone e perfette,naturalmente intese nella loro totalitร . La perfezione e la bontร sono ideali e perciรฒ tali soltanto nella mente; quando entrano nella realtร si macchiano e sono "contaminati" dall'imperfezione dell'esistenza.
Odhrein scrive:
>Come tu puoi affermare che in confronto a te un diciottenne รจ un bambino, cosรฌ Okamis puรฒ dire a un ragazzino che come primo libro ha letto uno di Licia che non รจ nulla di nuovo.
ma infatti non sono io che contesto a Okamis, semmai รจ il contrario ๐ Era solo per fargli notare che ognuno ha appunto il suo mantra e se io non faccio la predica a lui perchรฉ lui deve farla a me?
> Non passa invece il ragionamento che se ha venduto tante copie allora deve essere brava: la legge della maggioranza non vale per me, ovvero che se tanti dicono una cosa, allora รจ vera per forza.
MAI detto questo. MAI. Il mio discorso era riferito a ragazzini che non hanno mai pubblicato, se non la max a pagamento, e danno consigli a un autore che ha giร passato il vaglio della pubblicazione. Questo non significa necessariamente che tutto quel che vien stampato sia un capolavoro, ma che cmq ha superato la soglia dell'accettabile per la stampa. Il che pone l'autore pubblicato, a prescindere dalla bontร o meno del libro, STILISTICAMENTE su un gradino superiore rispetto a quello che non ha passato il suddetto vaglio e che si lagna di non essere passato mentre la Troisi sรฌ. E invero la prosa della Troisi รจ scorrevole e precisa, assolutamente matura per la pubblicazione. C'รจ gente che scrive meglio? Certo, c'รจ sempre qualcuno che scrive meglio, ma che significa? Il fatto รจ che i barbapulcisti il piรน delle volte non si soffermano tanto sullo stile quanto sul fatto che la ciocca di Nihal si pieghi a sinistra piuttosto che a destra, spacciando queste frignacce per critica letteraria. Guarda tutto il cancan che รจ uscito per la storia degli archi della Strazzulla…
>Quante volte si รจ sentito dire che se un autore o un libro non piaceva, allora non si capiva nulla di scrittura e letteratura?
e viceversa, un vicerversa che mi capita spessissimo causa HP e lo hai visto bene nel thread 'incriminato': sicomme mi piace, siccome ci scrivo sopra, allora sono senza dubbio una demente ignorante che al massimo avrร studiato a HOgwarts.
Tuttavia queste cose personalmente non mi tangono perchรฉ ritengo che chi fa queste osservazioni dimostra ampiamente di essere lui, semmai, l'ignorante (a prescindere dai titoli accademici che puรฒ aver accumulato, confondendo peraltro l'erudizione con la cultura)
Sempre generalizzando, mi trovo concorde con Marina. Ho scritto un post sull'editoria a pagamento, argomento piรน o meno annesso.
Mi รจ capitato spesso di leggere libri autopubblicati (o a pagamento), oppure semplici bozze.
E' raro trovare persone veramente preparate, spesso non si conoscono neppure le basi dell'editing.
Poi, ovvio, esistono le eccezioni. Ma, sempre in generale, un libro edito da un grosso editore ha sicuramente un livello di accuratezza che con l'editoria a pagamento te lo puoi scordare. Motivo? Semplice, l'editore rischia in prima persona, quello a pagamento ha giร il conto pagato.
Adesso, mi dite che la Strazzulla o Ghirardi non siano questi capolavori e abbiano molti difetti. Ripeto, non lo so perchรฉ non li ho letti, ma spesso ci possono essere motivi commerciali dietro a questa scelta.
Il piรน lampante che mi viene in mente (anche se ovviamente non lo so), potrebbe essere il solito discorso degli scrittori giovani, piรน vicini al pubblico giovane. Idea con la quale non concordo, ma che potrebbe avere determinato la scelta dell'editore.
Infine, la solita conclusione. Se un libro non vi piace, non comprate i seguiti solo per giocare al massacro (e.g. Gamberetta e Troisi).
A me sembra un'idiozia.
Ok, รจ giustissimo dare una seconda possibilitร , ma se non sta nelle vostre corde un genere/autore/tema lasciate perdere, no?
"Non passa invece il ragionamento che se ha venduto tante copie allora deve essere brava: la legge della maggioranza non vale per me, ovvero che se tanti dicono una cosa, allora รจ vera per forza."
"MAI detto questo. MAI"
Infatti Marina, non mi riferivo a te. Stavo semplicemente spiegando il mio modo di vedere: il discorso si รจ evoluto strada facendo, non era un riferimento personale. Quella puntualizzazione era riferita a certe frasi dette da lettori che difendono a spada tratta i propri autori preferiti: uno puรฒ argomentare il motivo per cui gli piace un libro, ma deve essere valido. Si puรฒ condividere o meno, ma dev'essere valido. Affermazioni come quella che ho citato non lo sono. Almeno per me.
La storia degli archi della Starzulla รจ un cavillo; ben piรน grave a mio avviso รจ aver cercato di farne un caso letterario. Saprร scrivere, non mi soffermo su questo, ma la storia รจ bocciata su tutti i fronti: trama, personaggi. Non va in profonditร , รจ banale; gli manca spessore ed รจ ingenua. Un'ombra di cose giร viste. E se non era passabile la Spada di Shannara di Brooks che faceva l'eco al Signore degli Anelli, figurarsi il suo libro.
La tecnica di scrivere si puรฒ apprendere e migliorare con il tempo, cosรฌ come strutturare le vicende; ma se l'idea da cui si parte manca, non puรฒ venire fuori un buon lavoro.
La Rowling non รจ perfetta (come non lo รจ nessuno), anche nei suoi libri ci sono delle pecche, ma ciรฒ non toglie che l'idea da cui ha fatto nascere tutto รจ stata valida. Semplice, ma nella sua semplicitร di grande efficacia.
La storia, l'idea da cui parte la vicenda, deve avere la fetta maggiore in un giudizio; poi viene come รจ sviluppata e approfondita. In ultimo ci si puรฒ soffermare sui dettagli tecnici.
Questo almeno รจ come faccio io per giudicare un'opera.
Sul fatto del giudizio per cosa si legge, allora si puรฒ dire la stessa cosa per tutto il fantasy: se uno legge questo genere รจ un individuo che rifugge la realtร , รจ un minorato…sappiamo giร tutto il proseguio. Soliti luoghi comuni, un problema della gente che ha bisogno di giudicare ed etichettare le persone per avere delle certezze.
Una persona non la si puรฒ giudicare da ciรฒ che legge: puรฒ dire al massimo una parte dei suoi gusti. Ma non dice chi รจ veramente e non si puรฒ sapere chi รจ veramente un individuo nemmeno trascorrendo l'intera vita con lui. Questo perรฒ sono pochi a capirlo: l'intelligenza ( e non รจ intesa come bagaglio culturale, laurea o capacitร di fare le cose) รจ una cosa rara, rarissima in questo tempo.
"Se un libro non vi piace, non comprate i seguiti solo per giocare al massacro (e.g. Gamberetta e Troisi)"
Per questo le biblioteche sono tanto utili ๐
Scusa Odhrein (senti mi dici il tu' nome? Che in 'sto nick non so mai dove mettere l'h)
non spendi soldi in biblioteca, ma spendi il tuo tempo (che รจ anche piรน prezioso).
Quello che volevo dire, in altre parole, sempre per ricollegarsi al tema principale del post, รจ che spesso si legge un libro prevenuti e che si insiste sulla lettura dei successivi solo per massacrarlo.
e.g. again, Gamberetta e Troisi. Ma รจ ovvio, i suoi post antitroisiani sono servite a darle popolaritร . Mica stupida la ragazza.
Sulla Strazzulla ti dรฒ ragione su tutta la linea, Odhrein. Lรฌ perรฒ la colpa รจ di chi ha scelto in casa editrice, perchรฉ si capisce bene che cercava di aprirsi al fantasy senza conoscere minimamente il genere e anche, temo, avendo un'immagine del lettore fantasy molto stereotipata (i soliti 4 elfi, una cerca, un cattivone e il lettore รจ contento).
Quello della scelta delle case non specializzate รจ un grosso discorso, spero riusciremo a sviscerarlo prossimamente su FM proprio a iniziare da Einaudi ๐
Francesco, hai citato l'unico autore che mi 'ecceziona' ๐ la regola di soglia della pubblicazione superiore rispetto a un respinto: Ghirardi. Questo davvero รจ un mistero inspiegabile perchรฉ a parte la ciofeca libraria in sรฉ, anche lo stile รจ ancora acerbissimo, da tema di scuola. Non conosco perรฒ la media dei romanzi NC quindi magari Ghirardi รจ in linea, nel qual caso sono indotta a pensare che mentre nella saggistica NC ha collane di tutto rispetto, il livello dei romanzi รจ inferiore allo standard normale.
"Sulla Strazzulla la colpa รจ di chi ha scelto in casa editrice, perchรฉ si capisce bene che cercava di aprirsi al fantasy"
Quoto: la colpa maggiore รจ della casa editrice. Non conosco i criteri che li hanno spinti a scegliere, ma mi sorge una domanda: davvero non c'era nulla di meglio, non avevano nessun altra alternativa? O come dici tu ignoravano cosรฌ palesemente cos'รจ il fantasy? Pensavano davvero che andasse bene qualsiasi cosa per il pubblico? Prima di mettersi in campo fantasy, non potevano guardarsi attorno e vedere cosa altri avevano pubblicato?
Una questione su cui davvero c'รจ tanto da dire e da riflettere.
Su Ghirardi si รจ discusso tanto su Fm e siamo della stessa opinione e ne esce peggio della Starzulla.
Allora perchรจ le rispettive case hanno deciso di pubblicare il loro secondo libro? Bastano i numeri per fare una seconda uscita? Il mercato dice di sรฌ, ma come ho giร detto, se tanti dicono una cosa, non vuol dire che sia veritร .
Francesco, sul tempo speso hai ragione, ma un'opportunitร non la si nega: di certo perรฒ non sono un masochista e non leggerรฒ i seguiti per massacrarli. Il tempo รจ prezioso e va vissuto nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda la questione nome…non ti preoccupare per l'h non ci faccio caso ๐ in rete non dico il mio nome, sono pudico. E' una cosa che non faccio mai. Potrรฒ essere criticato, ma preferisco cosรฌ: non vuol essere un nascondersi, ma usando il nick mi trovo piรน a mio agio.
Ok, Odrhein, nessun problema. Ti avevo chiesto il nome, mica il codice fiscale (se vuoi ti posso dare il mio IBAN, perรฒ. Quando non sai che fare…) :p
Ergo, a meno che tu non ti chiami Cristoforgesuladosdrubalo II, un Marco Luca, andrea, Filippo farebbe poca differenza per la rete.
Tutto qua ๐
Cristo-Gesรน… e io che volevo mantenere l'anonimato ยฐ.ยฐ…mica dirlo in giro sennรฒ poi c'รจ la fila per chiedere i miracoli ๐
Lo so, farmi sputare il nome รจ una cosa rognosa e ostica. Sono una persona complessa: inutile provare a capirmi ๐