De gustibus

Di rado mi capita di lasciare a metà dei libri, cerco sempre di portarli avanti con la speranza che prima o poi mi prendano. Non sempre capita, come nel caso di questi due libri: "Earthsea" Ursula LeGuin e "Jonathan Strange & il Signor Norrell" di Susanna Clarke. Credo di essere una mosca bianca, in quanto leggo ovunque pareri entusiasti su questi due romanzi. Eppure nulla, mi sono sforzato senza riuscire a portarli avanti. Nel primo caso ho completato le Tombe di Atuan, nel secondo ho letto i primi quattro capitoli, circa sessanta pagine. In pratica non succede nulla, pagine e pagine di nulla. Ora mi chiedo, perché perdo mesi a scrivere uno storyline quando potrei riempire chili di carta in cui non accade un fico secco. Per carità, forse sono io che imposto male il lavoro, non so. Con questo non vuol dire che per forza deve esserci azione, può anche essere un capitolo introspettivo, ma non per questo più semplice da costruire dato che occorre un evento particolare, un dialogo, un qualcosa che metta in luce una caratteristica del personaggio. Ecco, pensare ai protagonisti di Estasia che prendono il tè in veranda a parlare del più o del meno, mi fa venire la pelle d’oca. Anzi, non saprei proprio da dove iniziare. Dipanare la trama su 200 pagine per poi far scoprire qualcosa che il lettore aveva intuito fin dall’inizio, neppure. Muovermi in un ambiente ristretto, senza cambi di scena, no. Ovvio, devo ancora imparare molto e la strada è lunga, c’è qualcosa che sicuramente mi sfugge. Ma quando mi accingo a scrivere mi pongo anche come lettore e se qualcosa non mi piace, non mi diverte, non mi stimola, butto tutto via. Ahimè, è capitato molte volte, e non è piacevole distruggere un capitolo sul quale magari si è sudato una notte intera.
Poi, come si dice, de gustibus. Magari io preferisco un fantasy più moderno, contaminato e meno aggrappato i cliché classici, con una prosa attuale.
Per fortuna non è sempre così. Sto leggendo ora "I guardiani della notte" e mi ha preso subito dalle prime pagine, con una trovata narrativa che intreccia in modo sapiente prologo e primo capitolo.

22 Commenti

  1. Oddio… Di Ursula LeGuin ho letto Il Mago… Una noia mortale! Il protagonista è uno sfigato assurdo che, poverino, deve affrontare l’orrenda minaccia che incombe su di lui: la sua ombra! Insomma, gli altri libri stanno bene là dove stanno!(ho appena superato le 100 pagine di Estasia 2!Eheheh)

    Pamela

  2. D’accordo su Jonathan Strange e il Signor Norrell, ma assolutamente no sulla Le Guin. Sono entrambe letture molto lente, quasi filosofiche e metaforiche, ma nel caso di Earthsea non potrei mai dire che è noioso, seppur è vero che latita un pò l’azione. Gusti. 🙂

  3. Concordo con Stefano, Earthsea ha una prosa delicata e misurata capace di “far volare” il lettore.

    Chiaramente è più lento dei classici romanzi fantasy di azione, quelli pieni di avventure e rivolgimenti di fronte. Earthsea è un affresco dell’anima, una storia, se vogliamo semplice, ma di grande emotività. Mi fa pensare ad un fiume di campagna, non so perchè: scorre placido incurante di quello che accade intorno a lui, seguendo semplicemente il suo corso.

    Non è la mia saga preferita in assoluto ma non mi è dispiaciuta affatto.

    L’altro non lo conosco, per ora ^_-

    -mirtilla

    ps: Danny, sto leggendo Estasia2 in questi giorni ^^

  4. X Pamela: vedi, hai riassunto in 2 righe tutto quello che accade in 200 pagine 🙂

    X Stef: immagino, ma la metafora, perdonami, è nota fin dall’inizio. Insomma, 200 pagine per dare un nome… e credo ogni lettore lo sapesse già. Si poteva fare il tutto in un capitoletto, no?

    X Mirtilla: sì, avevo letto il tuo commento su Anobii. Che dire, forse non è il mio genere. Ma mi faceva sprofondare nel letto, non posso farci nulla 🙂

  5. Toh, guarda! E’ quello che ho pensato leggendo Estasia… =P

    Va bene, preciso che scherzo altrimenti mi sa che rendi privato il blog e non mi inviti neppure sotto tortura… -___-”’

    Mi è capitato con La Spada di Shannara, di Brooks… purtroppo l’ho finito perché non riesco ad abbandonare un libro dopo averlo iniziato, mi dico che potrò giudicarlo solo quando sarò arrivata alla fine… ma con Shannara… forse perché era il Signore degli Anelli con nomi diversi.. ma proprio mi ha annoiata terribilmente… Se ho impiegato due mesi per leggerlo, un motivo dovrà pur esserci…

    Comunque, se proprio non ci riesci a continuare un libro, tanto meglio chiudere e passare ad altro… inutile infliggersi certe auto punizioni …

    =)

  6. Proprio per questo mi ostino sempre ad andare avanti nella lettura.

    Ancor peggio se il finale delude terribilmente (vedi la Palazzolo oppure l’ultimo di HP…)

  7. Ehm…. non ho letto alcun Harry Potter… ehm… coff coff… non mi attira neppure un pò…

    riesco a vedere le uova in arrivo…

  8. (…) Ovvio, devo ancora imparare molto e la strada e lunga, c’è qualcosa che sicuramente mi sfugge.(…)

    sì, gli accenti sulle “e”

    ahahahahahhahahahahahahahhahah

  9. Come ti capisco! Mi è capitata la stessa con Le cronache di Narnia, una cosa da incubo. Non so quale forza mi ha portato a finire di leggerle, ma di certo è stato tutto tempo più che sprecato!

  10. Naeel… su non fingere, l’accento c’è, sei tu che l’hai tolto!

    X Dihar: per fortuna mi sono risparmiato Narnia 🙂

    W Stroud! (ehm, sorry)

  11. mmmhhh stroud. l’amuleto di samarcanda (il primo) BELLISSIMO!

    l’occhio del golem (il secondo) ORRIBILE! noioso, prolisso, sbiadito. non fa che parlare di kitty quando il protagonista è bartimeus o mandrake! non mi è affatto piaciuto. ho sullo scaffale la porta di tolomeo, ma… ho paura di incorrere in una delusione!

  12. ahahh ti serve un editor per il blog fra?

    tanto un lavoro un più non mi fa alcuna differenza!

    p.s. anobii—>fantasytalia—>

  13. Francesco, sai cosa? Secondo me i soli scrittori che si possono permettere simili “esperimenti” (trame allungate con scene non indispensabili) sono quelli affermati, i grandi nomi del panorama italiano e non. Diciamocelo, se anche Stroud scrivesse un romanzo sulla forma delle nuvole, noi tutti lo compreremmo XD

  14. lucacp: stai dicendo che siamo dei pecoroni? io mi chiamo fuori da questa definizione! ho il 3° libro di stroud perchè mi è stato prestato altrimenti col cavolo che lo avrei comprato!

    voglio continuare a credere che la gente non sia tanto stupida da comprare un libro per la firma che porta, voglio sperare che gli scrittori (soprattutto quelli italiani) non vogliano mai ingannare i loro lettori con brodi allungati “tanto vendono lo stesso”.

    potete chiamarmi idealista, in realtà è più semplice: non mi piace che mi si prenda in giro!

  15. Caspita questa frase “Earthsea è noioso” non l’avevo ancora sentita. Io non l’ho ancora letto il libro ma dai commenti in vari forum e siti non ci sono che elogi per questo libro.

    Comunque sono d’accordo con te Fra quando dici che continui a leggere un libro anche se non ti ha preso con la speranza che migliori, mi è capitato per esempio con “la corporazione dei maghi” ma assolutamente no con la spada di shannara:(

  16. Mah.

    Dipende quanto dura la scena in veranda.

    E dipende a cosa serve nell’economia della storia.

    E se è uno specchietto per le allodole per far passare dei sottotesti impliciti.

    Puoi far dire ad un personaggio:” gradisci una tazzina?” e far capire al lettore:”quanto vorrei staccarti la testa”.

    Questo forse è più facile da ottenere in un fumetto, al cinema o a teatro, in cui la parte interpretativa o espressiva può essere più immediata.

    Ma nel romanzo bisogna essere il doppio più scafati per far vedere al lettore senza nessuna immagine e far funzionare il tutto…

    Fab


  17. Quoto sia Stefano che Mirtilla, da vero poltrone che non ha voglia di argomentare 😀

    @Naeel: dovresti leggere il terzo…e tener presente che il protagonista del secondo non è Mandrake ma Kitty 😉

    LucaCP: qualunque cosa scrivesse Stroud la comprerei…ma dopo non avrei problemi a dire che fa schifo…se lo fa. 😉

  18. valbe: sì l’avevo capito, ma il bello di quei romanzi è bartimeus e il suo rapporto con mandrake, il suo linguaggio, ecc. inoltre kitty è a dir poco odiosa. oddio quanto non la sopporto!!! esiste un perosnaggio peggiore di quella smorfiosetta, peraltro non fa una cippa lippa per quasi tutto il romanzo!

  19. La saga di Earthsea a me è piaciuta, l’unico è stato “Le tombe di Atuan” che stavo lì lì per mollare tutto… Per il resto, non è la mia saga preferita, è un po’ forse troppo filosofico in certi punti… ma mi è piaciuto (soprattutto il primo libro).

  20. ehy ma che succede qui?

    francesco dove sei?

    per una volta che si parla di libri nel tuo blog, sparisci? non è carino.

    almeno inventati una scusa!

    sarai mica andato dall’estetista? (in tal caso ci rassegnamo ad attendere molto a lungo)

    oppure ti hanno investito per la settima volta?

    ladri in casa?

    gli uccelli hanno preso possesso dell’appartamento?

    ti hanno arrestato per evasione fiscale?

    virgola è finita in qualche brutto giro e tu stai facendo il “padre coraggio”… (hihihi)

    insomma, aspettiamo tue nuove

    🙂

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