Uno zombie chiamato AmmazzaBlog

Ultimamente ho parlato spesso di libertà di espressione, anonimato in rete, privacy e difficoltà di far rispettare i propri diritti.

Cade a pennello questa notizia, in cui torna il redivivo-mai-defunto-zombie DDL ammazza blog. Leggiamone un pezzo:

“Ammazza blog”, una disposizione per cui, letteralmente, ogni gestore di “sito informatico” ha l’obbligo di rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto in questione. Non c’è possibilità di replica, chi non rettifica paga fino a 12mila euro di multa. Una misura che metterebbe in ginocchio la libertà di espressione sulla Rete, e anche le finanze di chi rifiutasse di rettificare, senza possibilità di opposizione, ciò ha ritenuto di pubblicare. Senza contare l’accostamento di blog individuali a testate registrate, in un calderone di differenze sostanziali tra contenuti personali, opinioni ed editoria vera e propria.

Ci risiamo, ancora. Allora, sapete la mia posizione. Massima libertà di espressione, leggi però che tutelino contro l’anonimato utilizzato solo per ledere l’immagine altrui. Qui, come sempre, si va molto oltre. Perché è giusto e sacrosanto che un cittadino offeso/calunniato da un blog abbia il diritto di difesa e della rimozione dei contenuti non appropriati. Inutile girarci attorno, la rete ha comunque un forte impatto mediatico, senza tener conto dei simpatici ragni di Google che vita natural durante terranno in memoria quelle informazioni.

Ma qui si raggiunge l’eccesso. I contenuti dovrebbero essere rimossi se puramente offensivi, qualora invece si dica il vero, e tale verità si voglia nascondere, si va oltre. Esistono altri luoghi dove discutere eventuali diffamazioni.

Passerà? In tutta onestà credo e spero di no, la rivolta della blogosfera sarebbe un duro colpo per un governo fin troppo traballante. Lo spero, come dicevo, perché ormai non mi meraviglio più di nulla, figuriamoci di leggi ad hoc per tutelare chi sta nel torto. Il tutto avviene proprio quando ci sono da risolvere altri problemi in Italia. E non è demagogia o populismo, sono fatti concreti. Come il declassamento da A+ ad A dell’Italia decisa dallo Standard & Poor’s.

La Madonna comunista

A quanto pare Madonna è comunista. Parole non mie, ma di Gabriella Carlucci. Ovvio, se ha l’ufficio stampa comunista lo è anche lei. Novità? Non direi. Madonna si è sempre dichiarata democratica, anti-Bush, prendendo delle batoste clamorose quando uscì “American Life” nel 2003, dove aveva espressamente dichiarato la sua avversione alla guerra e alla politica che l’America stava portando avanti all’epoca. Una presa di posizione forte, contro una parte di patriottismo americano, ferito nel cuore e nell’orgoglio, fomentato a combattere con ogni mezzo il nemico dell’Islam.

Questo era il 2003. Nel 2011 Madonna si è presentata a Venezia come regista di W.E., film che fra l’altro ha ricevuto una critica altalenante. Ma lasciamo stare la reinvenzione di Madonna come regista, e veniamo al punto.

Si sa, Madonna è stata e deve essere la pietra dello scandalo. Ormai superata la soglia dei 50anni, dopo l’epoca Sex/Erotica, redenta con la versione Spiritual Mum di Ray of light, deve comunque catalizzare l’attenzione dei media. E se gli stessi media non sono soddisfatti delle sue scappatelle con i boy toys, l’unico modo per riempire le pagine è affibbiarle qualche domanda scomoda su due temi scottanti: il Vaticano e la politica.

Si sa, temi che fanno tremare le fondamenta di un’immagine. Ed ecco la tipica domanda arrivata da un giornale che puntualmente cercava lo scoop di prima pagina: Cosa ne pensa di Berlusconi?

E scusate, una democratica cosa deve pensare? Ecco la risposta di Madonna, fra l’altro di un diplomatico assoluto:

“Non vorrei parlarne adesso. Ma il settimanale inglese Economist ha detto già tutto, no?”

Risposta fredda, se vogliamo, ma anche una frecciatina ben precisa, in quanto l’Economist esprimeva una sua chiara posizione. (qui l’originale). Non che il NY Times e il Financial Times siano stati più clementi.

Ma ovviamente Madonna non ha il pubblico dei sopracitati giornali, e arriva alle orecchie di altri target e fasce d’età. E ciò forse è un po’ scomodo. Un po’ troppo.

Così la Carlucci e la Santanché hanno trovato il tempo per un bel controattacco. Madonna, che, siamo onesti, dorme sogni tranquilli sulla situazione italiana, visto che lei vive a metà tra la Gran Bretagna e l’America.

Dice la Santanché:

“A questo punto spero che il suo film se lo veda da sola. E’ esecrabile che addirittura -proprio lei che si chiama Ciccone- sottoscriva nell’intervista a Oggi quanto riportato dal settimanale inglese The Economist su Silvio Berlusconi e che quindi sia d’accordo sul fatto che il premier avrebbe ‘fregato gli italiani e sarebbe da licenziare, perche’ un vero disastro’. 

Addirittura. Il Male adesso è Madonna. Anzi Ciccone. Perché aveva un nonno italiano. E’ esecrabile. Ma davvero? Be’, ma scusate signore, visto che la situazione economica dell’Italia non mi pare che risplenda, non potreste concentrare le vostre forze e sacro tempo su altri fronti? Così, è solo un’opinione. Perché, davvero, impegnare le vostre fatiche e  puntare il dito contro la Madonna Comunista mi pare un po’ ridicolo. E anche fuori luogo. E’ esecrabile che Madonna la pensi come l’Economist? Non credo proprio, è la sua opinione. Madonna fa politica? L’ha sempre fatta, ma non era di certo la campagna promozionale di Venezia. Ha solo risposto a una domanda, in modo piuttosto sintetico ma esaustivo.

Così, tanto per. Vi siete accorti della situazione economica dell’Italia? Come siamo messi nell’Europa?

La Carlucci rincara la dose:

Mi dispiace moltissimo che Madonna abbia avallato le tesi dell’Economist, tra l’altro in un Paese come l’Italia che la adora. Evidentemente ha un ufficio stampa comunista che le ha detto di dire così per farla uscire meglio sui giornali comunisti. Continuerò a essere una sua grandissima fan e ad apprezzarla artisticamente, ma trovo un errore strategico la sua dichiarazione. E’ evidente che non sa nulla dell’Italia. E’ come se io, che sono stata recentemente negli Usa per un gemellaggio con la città di Miami, parlassi male di Obama. Quello di Madonna e’ un comportamento molto scorretto, da lei non me lo aspettavo. E’ stata certamente imbeccata

Gabriella. Io non pretendo che lei conosca la vita di Madonna, il suo pensiero, i messaggi che ha lanciato durante i suoi concerti (sì, già allora c’era Berlusconi nei suoi video). Non pretendo che lei abbia letto una biografia di Madonna. Ma prima di dire ‘ste fesserie a un giornale, almeno ci si informi sul fatto che Madonna è sempre stata democratica (poi, se la vuole chiamare Comunista faccia pure, per l’amore del cielo. Anche se un dizionario servirebbe, e non quello dei sinonimi e contrari). E, soprattutto, si cerchi di capire che esistono persone che hanno cervello e ragionano prima di parlare. E sanno usare il tempo, qualità alquanto difficile da trovare, sembra.

Finita qui la guerra Anti-Madonna-Comunista del PDL? No, a quanto pare c’è molto tempo libero. Perché, l’Italia ha qualche problema più importante da risolvere? Certo! Ci illumina Corsaro:

No, nessun pericolo. Al massimo toglieremo qualche suo disco dai nostri scaffali. 

Be’. Naturale. Non mi stupisce la censura. Un déjà vu?

[PS, per Corsaro: i dischi non si vendono più sugli scaffali da circa 3-4 anni. Semmai chiedi a Tim Cook, the new Steve Jobs, se te la toglie da iTunes. Chissà perché, ho qualche dubbio in merito.]

Perdonatemi, infine, se non trovo parole per commentare l’uscita di Giovanardi. Credo non sia necessario aggiungere altro. Proprio non ce la faccio.

No, il suo pensiero politico non conta nulla. Gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati. Tra l’altro, la signora Ciccone è apertamente per le famiglie omosessuali, quindi schierata palesemente contro la nostra cultura e la nostra Costituzione che non prevedono famiglie gay

E Madonna come ha risposto a questa grande caciara? Con questo video, prendendo in giro se stessa per la sua gaffe sulle ortensie.

La differenza tra la classe e la disperazione.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=-qlXMA0v-WA