Recensioni

Torno in me dopo l’avventura tragica di Cri&Cri, vi aggiornerò in futuro sugli sviluppi di questa tragica soap-opera.

Gut, in rete c’è qualche recensione nuova su Estasia:

Operanarrativa: Link

FantasySpot: Link

Infine se volete partecipare a qualche discussione su Estasia, qua ce ne sono agguerrite:

FM: Link1

FM: Link2

 

Cri & Cri

Bene, oggi un puro delirio, tanto per non andarci con il sottile. Volevo presentarvi i miei amici più cari, Cri & Cri (nessuna parentela con le “mami” VJ di MTV).

Cri&Cri è un abbreviativo di Criceto e Criceta, ossia i miei due scoiattoli. Non chiedetemi perché ho chiamato due scoiattoli così, e non facciamoci troppi problemi, alla fine sono tutti topi con la coda. Bene, questi due simpatici animaletti vivono con me, perfettamente felici e ambientati in una gabbia che ho costruito appositamente per loro (1mx1mx40cm, decisamente spaziosa se paragonata agli spazi di casa mia). Spero presto di potervi postare una foto, non è pigrizia la mia, solo che Cri&Cri non sono molto affini con l’obbiettivo e non c’è “cheers” che tenga.

Per il resto cosa fanno le simpatiche creature? Il finimondo. Si rincorrono come ossessi nella gabbia, litigano e si picchiano come pochi,  copulano da anni senza generare prole, mangiucchiano in continuazione gettando le carcasse del loro pasto assolutamente fuori dalla gabbia, con una precisione maniacale, mordono il legno e perforano ogni angolo masticabile, trasportano ogni sementa all’interno dei graziosi loculi di legno, dove poi li mangiano con calma, incuranti di far pulizia. Ovvio che una volta ogni sei mesi devo svuotare i loro giacigli, specie quando il livello dei resti arriva ad un punto per cui non è più possibile per loro entrare nei dormitori. Non aspettano altro che il disgraziato ospite di turno che dormirà in sala, per svegliarsi alle 3 di notte (scoiattoli svizzeri, ve lo giuro) e iniziare un party senza precedenti. Clangore a go no go. Fantastici. Li adoro quanto i miei ospiti li odiano.

Ma devo dire la verità, Criceta, la scoiattolina magra, ha un carattere decisamente acido. La mattina, quando appena sveglio mi trascino in stato confusionale per la sala (ehm… errata corrige… intendevo la parte della casa con sembianze di sala) sbatacchiando le ginocchia su ogni spigolo e frantumando tutti i suppellettili che sembrano moltiplicarsi come la polvere sulle mensole, appena mi vede scappa a velocità supersonica dentro la casetta di legno. Rimango inebetito qualche secondo, vado davanti allo specchio cercando di capire se effettivamente faccio così paura. Ok, barba un po’ cresciuta durante la notte, occhi pesti, fiatina al vago sapore di cadaverina… ma resto comunque basito per la reazione isterica dell’amica. Ma non me la prendo, le donne sono così, ci vogliono anni per conquistarle.

Per fortuna c’è Criceto che mi tira su di morale. Cicciottello e goffo si muove tra i vari ripiani per nulla intimorito dalla mia scomoda presenza. Alza il capetto, annusa l’aria e attende speranzoso lanciandomi occhiate che ricordano vagamente il gatto di Shrek. I miei minuti la mattina sono contati: ogni mossa segue un preciso piano insindacabile, e qualsiasi imprevisto conduce rovinosamente al ritardo. Ma non posso rimanere impassibile a tale richiesta. Apro il frigo, taglio un pezzo di mela e glielo passo nella rete. Cri si avvicina, una leccatina per assicurarsi che non lo stia fregando (bah, dopo due anni ancora non si fida!) lo infila tutto in bocca gonfiando le guance a tal punto da deformare il muso in un’espressione improbabile, quindi consuma il pasto con una foga da far impallidire il terzo mondo. Un’arruffatina  rapida alla peluria, tanto per non apparire demodé di fronte alla snob Criceta, quindi dritto dentro la tana.

E arrivederci a domattina.

A volte ritornano

Appena ritornato dalla fredda Londra, dopo cinque giorni alternati tra lavoro e divertimento. Un saluto veloce a tutti!

Qui a sinistra trovate il sondaggio su quale personaggio di Estasia 1 preferite… beh che aspettate a votare?

Memorie sommerse

Oggi ho avuto un bellissimo regalo da mio zio, che mi ha catapultato immediatamente indietro nel passato, agli anni ’89-’90. Coincidenza strana: proprio in quel periodo iniziai a scrivere Estasia 1, con il semplice titolo "La Corona Incantata". Probabilmente era un presagio, chissà. Come dire… non si puà andare contro il proprio destino.

L’articolo, che potete visionare in basso, riguarda un premio che vinsi in seconda media, per un concorso inerente la produzione di un giornalino a fumetti. Beh, mi ricordo quel giorno a Verona come fosse ieri: non vinsi il primo premio, ma quello speciale della giuria, aggiudicandomi una bicicletta BMX rosso fiammante.

E, soprattutto, provo una nostalgia profonda se penso che mio padre quel giorno era con me, mi è sempre stato vicino in ogni momento particolare della mia vita.

L’argomento del fumetto era per l’appunto la bicicletta, ma ovviamente feci di testa mia e creai un fumetto "fantasy" in cui un ragazzo mezzo pazzo (un antenato di Danny Martine?? Chissà…) girovagava in questo mondo fantastico – Fantasyland, ok, no commento sul nome…  – in sella alla sua bicicletta volante (un prototipo di Coran?!?. Il tutto condito con  i soliti intramontabili draghi, streghe e mostri.

Un abbraccio a tutti!

Articolo 1989, premio a Falconi

Appuntamento Librando: S.Dazieri – “E’ stato un attimo”

Come vi avevo accennato qualche post addietro, ho terminato la lettura del libro di Sandrone Dazieri, “E’ stato un attimo”.

Il romanzo ci spiazza fin dall’inizio, il protagonista Santo Denti si sveglia dopo un brutto colpo alla testa e si accorge di non trovarsi più nel 1991, bensì ai giorni nostri. Inizia quindi un susseguirsi incalzante di vicende e scene a dir poco bizzarre:  cosa è accaduto in questo vuoto temporale di 15 anni? Santo a quell’epoca era uno squattrinato, un pusher che spacciava per rimanere a galla nella società. Adesso non è più così, è un pubblicitario di successo, attorniato da splendide donne e con le tasche gonfie di soldi. Ma cosa è successo in quest’abisso temporale? Il lettore lo scopre passo dopo passo, assapora lo stupore di Denti nell’accorgersi di come sia cambiata la Milano in questo lasso temporale. Sandrone Dazieri tesse con encomiabile maestria l’incredulità del personaggio di fronte ai progressi tecnologici, ironizzando su tutte le innovazioni superflue e rimanendo di stucco nello scoprire come i grandi mali ereditati dagli anni 80 – e.g. AIDS, cancro – dilagano ancora indisturbati. A quanto pare, l’attenzione della scienza e tecnologia ha pensato di rivolersi a lidi più fruttuosi.

Così ci troviamo a sorridere davanti al plasma 50 pollici, all’iPod che fa tendenza, ai misteri di Internet e dei cellulari, alle scemenze che ci propinano i media, alle idiozie dello stesso mondo pubblicitario. E, nello stesso tempo, non mancano accenni al mondo odierno, come al razzismo e alla sindrome terrorismo. “Impara:…” è uno slogan che si ripete accendendo improvvisamente i fari su ogni sfaccettatura che Denti, l’alieno del passato, impara poco a poco a conoscere. Ma Dazier ci guida come un burattinaio tra le sue pagine: così come il protagonista non si riconosce in questa veste di riccone cinico, così anche il lettore prende le distanze verso gli inutili agi dei nostri anni e, quasi per osmosi, recepisce un senso pessimistico del progresso in cui il tempo si altalena. Ma una cosa non cambia mai nel tempo: l’avidità delle persone. Così, l’autore spinge poco a poco la narrazione verso un’ambientazione decisamente più noir: Saint Denti sarà accusato di un omicidio che ovviamente non può ricordare. Siamo propensi subito a credere che l’amnesia abbia rimosso questo “piccolo” particolare dalla mente di Saint, ma scopriremo la verità solo nelle ultime pagine. Un romanzo che vi consiglio vivamente, non solo perché è un noir benfatto, ma per il tono polemico con cui l’autore Dazieri dipinge la società odierna, ritraendola con uno stile fresco e diretto che incolla i nostri occhi sulle pagine.

Un libro che ho sentito subito appartenermi, proprio perché dietro l’atmosfera noir cela dei precisi messaggi, velati di ironia e pungente sarcasmo. Del resto è il mio stesso modo di scrivere, seppur nella veste del fantastico.

Per il prossimo libro torno senza mezzi termini al tema fantasy: sarà “La rocca dei Silenzi” di Andrea D’Angelo.

Intervista Radio Antenna2

Per chi ancora non si fosse convinto delle mie scarse capacità alle conversazioni per radio, vi lascio la pagina relativa all’intervista di dicembre su Radio Antenna2.

Divertitevi! Stavolta vi autorizzo a "turpiloquiarmi" nei commenti – è apprezzata la fantasia –

Un ringraziamento a Tony Tranquillo di Radio Antenna2 per la gentilezza e la disponibilità

Intervista Radio Antenna2

Articolo su FantasyMagazine

Oggi ho scoperto un simpatico articolo su FantasyMagazine riguardante Estasia. Vi lascio il link, vi consiglio di leggerlo con attenzione!

Articolo FM

Sul versante presentazioni, oltre alla tappa di Roma già annunciata, sono in fase organizzative altre date. Ecco qualche idea, tutte in via di definizione:

·         Roma (2 eventi)

·         Grosseto

·         Bologna

·         Piacenza

·         Verona/Mantova

A presto con altre novità!