(mis)Fatti quotidiani

A volte aprire la pagina di Repubblica.it è un modo per trascorrere una deliziosa mezz’ora in compagnia della dolce cronaca del nostro paese. Già, quale migliore modo per scaldare i nostri cuori in queste giornate così gelide?

 

Prendiamo la prima notizia, quella più nota. La cordiale telefonata del Premier alla trasmissione l’Infedele. Suvvia, non siamo troppo inflessibili. Già il nome è tutto un programma: l’infedele. Berlusconi poteva mancare? Sarebbe rimasto immune a una parola così densa di significati, non solo verso la famiglia, ma in senso più generale verso tutti gli italiani? Certo che no, e forse si è anche confuso, visto il tema, concludendo con l’accusa di “postribolo televisivo”. Chi meglio di lui può affibbiare un termine simile, scusate? Nobody. Ah, commovente il suo richiamo alle armi per la Zanicchi, che dulcis in fundo non rispetta il diktat. Ahi, Iva, ahi! Mi sa che dovrai ripetere Cento! Cento! Cento! ma non sarà per azzeccare il prezzo giusto. Ci sta che siano 100 calci nel di dietro. Povera la nostra Zingara.

E adesso, una legittima la domanda: ma perché Lerner permette che il Premier telefoni alla sua trasmissione per vomitare una valanga di accuse? Ovvio, si potrebbe dire, per mostrare fino a che punto Silvio è capace di spingersi (perché, già non lo sapevamo?). Oppure per aumentare lo share, che non fa mai male.

 

Vabbuò, passiamo oltre. Nelle fredde giornate odierne capita anche di leggere di profanazione di tombe, come quella accaduta alla salma di Mike Bongiorno. Perché quando credi di aver visto ogni sfaccettatura dell’incarnazione altresì chiamata con il nome di follia, scopri che esiste sempre un livello superiore. Come un videogioco che non finisce più. O le puntate di Beautiful.

 

Poi, come se non bastasse, si torna a parlare di matrimoni e divorzi. Stavolta letterario, con Saviano che abbandona la Marina Mondadori… ehm, Berlusconi e passa a un soddisfattissmo Carlo Feltrinelli che per un istante si sente come Re Mida. Non importa che la trasmissione Vieni via con me abbia svolto il suo ruolo, in modo egregio. Perché non creare un bel libro che corra sulla scia di un qualcosa che se fosse rimasto tale sarebbe stato troppo encomiabile per la nostra squisita Italia? Per raggiungere un pubblico più vasto, dichiarano. Da quando il pubblico della TV, altresì noto con il nome di telespettatore, è meno vasto di quello dei libri, altreno ignoto con quel termine arcaico di lettore?

 

9 Commenti

  1. fra’ sul primo punto non posso che concordare, cioè per parlare di informatica chi chiami? il panettiere? No, un epserto del settore. Per parlare di puttanai chiami Berlusconi è ovvio.

    Su Lerner sarei meno convinto, in fondo fino a ieri Berlu aveva interloquito, magari duramente, ma non solo insultato. Il picco di ascolti oltretutto viene segnato prima della chiamata di Silvio…

    Su mike non ho parole

    Su Saviano manco sto zitto perché inizio davvero a concordare con federica Sgaggio quando dice che saviano non è molto più che un marchio ormai.

    Lettore? What’s lettore?

  2. Be’ visto il delirio di onnipotenza inarrestabile di quell’uomo, forse è meglio non ricevere le sue telefonate. Sai cosa mi dà più fastidio? Che si permetta di arrivare dove vuole, fare il suo monologo, attaccare (mentre Lerner cerca di difendersi e dargli del cafone, neppure senza troppa verve).

  3. ho avuto l’impressione che stia perdendo il controllo. Ma purtroppo è tutto fuorché sconfitto. E i suoi rivali sono delle capre politicamente parlando. Prendi Fini. Ha detto se si dimostra che la casa è di Tulliani mi dimetto, adesso sono “stranamente” arrivate delle carte. Se si dimostrassero vere io fossi in lui mi dimetterei, politicamente ed elettoralmente sarebbe uno smacco pesante a Silvio, ma non lo farà.
    Quanto al ricevere le telefonate di Silvio sta tento a quel che scrivi perché nel suo delirio potrebbe pure chiamarti… 😀

  4. Berlusconi è l’It non-cattivo dei nostri tempi. Un pagliaccio assassino, un mostro che non uccide fisicamente, ma mentalmente.
    Lerner… be’, sentire Berlusconi che deliria è sempre un piacere. Lasciamoglielo fare 😛
    Su Mike non posso che essere paradossalmente felice. Ho un argomento in più da utilizzare nel prossimo tema di italiano, dato che mi toccherà parlare di “cosa fanno i giovani nel tempo libero quando si annoiano”. Profanano la tomba di Mike! 😐
    Su Saviano non concordo con voi due. Io lo stimo molto, e non vedo l’ora di leggere i suoi monologhi di “Vieni via con me” stampati dalla Feltrinelli.

  5. Quell’essere è un’ossessione: è dappertutto. Ci manca solo che lo troviamo anche qui -.-
    Fra, usi il mattarello per quelli di teletu ;)?

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