Tra gli scaffali della libreria

Week end grossetano. Capatina, come sempre, in libreria per il consueto acquisto dei libri. Mi dirigo nello scaffale omicida, la "Furia" di Alan D. Altieri mi aspetta.
– Francesco Falconi?
Mi volto, una ragazzina mi fissa con un sorriso. Forse ci conosciamo ma le mie sinapsi sono arrugginite? Chissà.
– Sì ciao – fingo con un altro sorriso smagliante.
– Ho letto Estasia, complimenti! Quando esce il secondo?
– Ehm, hum… il 18 marzo.
– Meno male.
– Piacere, Francesco.
– Gaia.

Piccole scintille di popolarità, nulla di speciale, ovvio. Giusto un piccolo sorriso, quanto basta per rallegrarsi un po’.
Più tardi incontro Giacomo (ricordate vero? Da un po’ è sparito), con la famiglia al completo. Virgola corre in mio soccorso, così pare, azzannando tutti i parenti. Per fortuna le scarpe della sorella di Giacomo saranno il suo obiettivo primario per i minuti a seguire.

Infine, dopo l’acquisto del mattone di Sergio Altieri, mi diverto un po’ con le statistiche vendite. Da quando la classifica FantasyMagazine Best Seller ci ha abbandonati, sono sempre curioso di vedere come vanno.

Bene, regina incontrastata della settimana è la Meyer. Uscita il 16, 3 giorni dopo Licia Troisi, ha venduto più del triplo. E considerate che "Un nuovo Regno" sta andando bene, il libro come sapete merita davvero. La Meyer, con il suo Eclipse, sta diventando un best seller assoluto, avvicinandosi al morbo Rowling, Paolini, Moccia. Una distruzione di massa :=). Del resto anch’io ho letto i suoi primi due libri, e li ho trovati molto piacevoli. Una storia d’amore condita nei topos fantasy più famosi, licantropi e vampiri. Commerciale senza dubbio, ma io non ho nulla contro il commerciale fatto per bene.  Lo sapete come sono fatto, il voler essere alternativi a ogni costo mi sta alquanto sulle balle.

Ma per adesso concludo la brava Cecilia Randall per poi passare alla coppia Evangelisti-Altieri. Come sempre, gli italiani hanno la precedenza per me.

34 Commenti

  1. Io mi sto leggendo il primo libro delle Guerre del Mondo Emerso,ho per ora interrotto di leggere un libro di Rosario Villari sulla storia dall’anno mille ad oggi…oltre ai soliti fumetti…si insomma…poi dicono che noi giovani leggiamo poco… 😛

    X-Bye

    p.s.:a giorni farò la lista dei regali di natale da farmi fare,il tuo è in cima!

  2. a me la randall è piaciuta molto, tranne qualche scelta poco avventurosa. comunque brava. ma scusate mica è uscito il 3° di paolini? oddio se è uscito devo comprarlo, e anche in fretta, prima che facciano il film sul secondo, insomma prima che la peste si diffonda.

  3. Io stavo leggendo il primo delle Guerre di Troisi, ma poi m’è capitato tra le mani “I figli di Hùrin” e non ho resistito!

    Fabrizio

  4. Imp, il mio libro è Armando Curcio Editore, non è Mondadori 😉 Te lo dico perché molta gente mi scrive dicendomi che non lo riesce a trovare. Ordinandolo, senza spese, dovrebbe metterci 2-3 gg.

  5. scusa…lo so che è la Armando Curcio Editore..ma io intendevo la libreria dove andranno,le mie sorelle,a comprarlo XD (lo so mi sono mangiato metà frase….:P)

    X-BYe

  6. Il primo della Randall non mi è molto piaciuto. Purtroppo all’inizio mi è sembrato troppo simile a Timeline e la cosa ha finito per non farmelo gustare appieno.

    Però ho comprato anche il secondo perchè l’autrice è comunque brava a scrivere. 🙂

  7. X Roberto: Benvenuto! Il 18 Marzo uscirà Estasia 2. Presto il titolo ufficiale.

    X Valbe: Beh, se l’hai già comprato, te ne farai un’idea da solo ;).

  8. Un bacione Amaswappy! Come stai cara?

    Il secondo, Mille Splendidi Soli. A mio avviso è ancora più bello. Anche se più tragico.

    F.

  9. Ehm… mi riferivo ai dati di vendita della libreria di mia sorella. Li ho sempre trovati molto indicativi, alla fine ogni libreria segue il trend generale.

  10. Meglio, però non lo definirei un fantasy, mi sembra più un romanzo storico. 🙂

    Su Altieri ed Evangelisti son curioso di sentire poi la tua opininione.

  11. E’ assolutamente storico. Di fantasy poco nulla, a parte l’escamotage delk viaggio nel tempo.

    Di Altieri ed Evangelisti ho già letto un libro ciascuno 🙂

  12. Sì, vedo i loro libri sulla sinistra. 🙂

    Io li seguo dagli inizi, di Altieri mi sono innamorato quando ho letto “Città oscura”.

    Penso che ambedue possano tranquillamente essere considerati tra i maggiori scrittori al mondo.

    Su Altieri aggiungo che lo preferisco alla stessa Troisi anche se Un Nuovo Regno comincia ad avvicinarsi alla mia idea di capolavoro.

    Ed aggiungo che ho grandi speranze anche riguardo ad Estasia2 di un certo Francesco Falconi 😉

  13. valbe mi spiace darti questa terribile notizia, ma dopo che ti sei espresso favorevolmente nei confronti della corista di marylin manson, tutti noi abbiamo perso un pò di fiducia nei tuoi giudizi. quindi cerchiamo di fare chiarezza:

    altieri e troisi da una parte

    la pseudocoristaconturbeerotiche dall’altra

    falconi… boh sono ancora indecisa su dove piazzarlo.

    ahahahahahhha

  14. Naeel, non ti offenderai se ti glisso vero 🙂 smack.

    Valbe, lo sai, non la penso come te. Mi è davvero impossibile paragonare un Altieri a una Troisi. Sono totalmente diversi per contenuti, stile, target, genere letterario.

    Sai benissimo cosa penso su “Un nuovo Regno”. Ma è una tortura trovare un termine di paragone tra il Mondo Emerso a Magdeburg…

  15. ahahahha fra ti sei appena guadagnato il posto accanto alla corista (e non so fino a che punto ti dispiaccia 😉 ci siamo capiti vero?)

  16. Io ritorno da un week in lacrime perchè non ho trovato il tuo libro èOé dovrò andare a Firenze in centro alla mia cara liberaria-cafè dove ho raccattato un sacco di cose carine è.é tzè! Avevo già messo in conto di finire il libro che sto leggendo, scavallare quello di Tolkien e leggermi Estasia e invece T__T

  17. Lo so che preferisci fare delle distinzioni ma io mi baso sul piacere e le sensazioni che mi provoca la lettura.

    Non è molto corretto, capisco, è come quando dico che il Caravaggio è un grande pittore e Picasso un pò meno.

    Si scivola nel soggettivo ma del resto, in fin dei conti, “così fan tutti”. 😉

    @naeel: la mia reputazione è ormai distrutta 🙁

    Però la corista scrive bene, credimi

    😉

  18. Valbe, io sono un sostenitore della “sensazione” che genera un libro. Ma è anche vero che ciò dipende dai gusti personali.

    Se sono amante di storie d’amore, sono proprio quelle a crearmi la Sensazione. Ergo mi compro un harmony. Se adoro la tensione, scelgo un thriller. Se amo la tecnologia futuristica, magari un libro di fantascienza.

    Se amo la storia cruda, velata di un senso di estrema inquietudine, Altieri.

    Spazio nella lettura, ma sono cosciente che alcuni generi mi attraggano più di altri. Di conseguenza, la sensazione a fine lettura è diversa. Perché diversa è la mia attitudine personale.

    Se poi prendiamo due fantasy, dello stesso genere e calibro (e.g. Tolkien e Brooks – oppure Geno/Harry Potter) posso fare paragoni senza pietà.

  19. Ieri ho dato alle mie tre sorella una piccola lista di libri che voglio per Natale,in cima c’era il tuo. Gli ho detto che devono ordinarli alla libreria Mondadori che abbiamo qui in città. Mi hanno guardato un pò male e mia sorella Livia ha detto:”Ora ci dai pure la lista?”

    Ed io:”Beh meglio che farmi dare i soldi ed andarli a comprare io? no?” 😀

    X-Bye

    p.s.:si ho una bella faccia tosta XD

  20. Mi è venuta voglia di approfondire l’argomento partendo dalla tua risposta.

    Appena posso concentrarmi scrivo un terribile sproloquione.

    Quindi preparati al peggio. 😛

  21. X Dilh: sì, è un freddo lupo 🙂

    X Imp: beh, almeno avrai regali graditi 🙂

    X Maya: piacere di conoscerti e benvenuta!

    X Valbe: vai, sono pronto al peggio XD

  22. Qua tutti che leggono, leggono…! E io sono a “digiuno”! :'(

    Ad ogni modo ho trovato una libreria che ha E1! E’ un segno del “destino”… sarà il primo che libro che comprerò non appena rimpinguerò le mie finanze con l’attività di “babysitteraggio” :P!

    Bacioni!

    Francesca*

    @ Naeel: si carissima collega, sono aquilana! 😉

  23. Dunque, comincio col dire che cosa mi piace: mi piace l’epica.

    Diamo dunque una definizione a quest’ epica.

    Quando si scrive di persone (eroi) che rappresentano con le loro gesta l’insieme di valori in cui crede la civiltà a cui appartengono, ecco, questo è epico. Dunque l’epica è la “fotografia” di una cultura, di un momento storico, delle aspirazioni e della fede degli uomini. Ma l’umanità a cosa tende? Beh le leggi della termodinamica valgono per tutti e la risposta è: il disordine. L’uomo ama la guerra, il conflitto, la distruzione e ciò che scrive riflette queste sue passioni.

    Il primo “libro” epico in cui mi sono imbattuto è l’Iliade e credo sia significativo che ancor oggi lo ritengo uno delle cose più belle che io abbia mai letto, forse la più bella in assoluto.

    Col tempo ho letto molto, forse moltissimo, e mi sono imbattuto in molti altri componimenti epici ma anche in opere che non lo sono e che mi sono comunque piaciute moltissimo. Però sempre sono stato e sono tuttora alla ricerca di qualcosa che mi possa procurare le stesse “sensazioni” che ho quando leggo il poema omerico.

    Qualche anno fa ho trovato qualcosa che lo eguagliava, un manga, il capolavoro di Kentaro Miura. Berserk.

    Ora cercherò di spiegare i punti di contatto partendo da Omero .

    L’Iliade è epica allo stato puro, ci narra la bellezza, l’ “orribile” bellezza della guerra e del massacro. Omero però non ci racconta la vittoria ma il fallimento e in questo c’è una grande similitudine con l'”epica” giapponese. Forse per questo l’Iliade sarà poi letta ed apprezzata da Mishima e Miura. C’è una tragica grandezza nell’uomo che sa di perire ma che lotta indomito senza curarsene, nella sconfitta si misura la forza dell’ eroe. Ettore sa di dover soccombere, lo dice chiaramente nel canto VI (“in cuor mio so che la città di Ilio perirà”) tuttavia continua a combattere sorretto dal suo senso del dovere e dai suoi affetti fino a quando non sarà abbattuto dal figlio di Teti.

    Anche Achille non vincerà la guerra e morirà prima della sua conclusione, il suo modo di condurre il conflitto e la sua concezione della battaglia non possono portare i danai alla vittoria, essa sarà loro donata dall’ astuto Odisseo e dalla sua praticità. Tuttavia Achille giganteggia nel poema perchè combatte pervaso dall’ ira, non coraggioso ma splendido nella sua follia, nella sua furia. Combatte per vendicarsi , combatte perchè solo il sangue può spegnere la sua sete d’immortalità. Ma il pelide non è così lineare ed assoluto come potrebbe apparire se ci si limita al suo atto eroico, non dimentichiamoci che non ha affatto l’aria di un feroce guerriero quando non è pervaso dalla furia. Solo Odisseo riuscì, con uno strattagemma, a riconoscerlo tra un gruppo di fanciulle. Nel IX canto lo troviamo nella sua tenda mentre suona e canta ascoltato dall’amato Patroclo, cortese con gli ambasciatori dell’Atreide ai quali tiene un discorso venato di malinconia. Ecco, proprio in questo canto si svela la duplice natura di Achille.

    Facciamo ora un confronto con il manga di Kentaro.

    Nell’Iliade il fato determina le azioni degli uomini.

    In Berserk si mette in dubbio l’esistenza del libero arbitrio.

    Nel poema si ricorre spesso ad iperboli e l’eroe è sovente dotato di forza prodigiiosa, solo Achille è in grado di impugnare la sua lancia. Solo Gatsu riesce a brandeggiare L’Ammazzadraghi.

    Gli dei intervengono pesantemente nella guerra di Ilio, ad es. Atena riporta la lancia ad Achille. Zodd lancia a Gatsu la sua spada.

    E non dimentichiamoci che sia Achille che Gatsu hanno delle incazzature veramente epiche 🙂

    Proprio per questo motivo qualche giorno fa ho scritto un post dove li paragonavo.

    E ti sembrerà incredibile (sempre che tu abbia letto Berserk 😉 ) ma anche in Gatsu è presente una componente femminile, il guerriero nero è un eroe complesso, moderno ed antico al tempo stesso, perchè in lui bene e male, dovere e piacere si intrecciano indissolubilmente, esattamente come accade in Achille.

    All’ inizio dell’anno ho fatto un’altra scoperta: facendo una ricerca in rete mi imbatto in una ragazza che si è appena comprata un macbook. Le scrivo per farle i miei complimenti per l’acquisto, mi risponde, la trovo simpatica e faccio un giro sul suo blog. Scopro che è una scrittrice di fantasy e così decido di leggere i suoi libri, per curiosità. Rimango stupefatto, anche qui ritrovo l’epica, non perfetta e possente come in Omero e Miura ma comunque in dosi elevate e con una semplicità di linguaggio che si avvicina alla perfezione. Infatti un buon scritto deve, secondo me, essere facilmente comprensibile ed interpretabile, deve suonare una musica popolare così come lo era quella di Mozart.

    Poi mi accorgo anche dell’ esistenza di un altro autore, un certo Francesco Falconi, di cui leggo un commento ad un post della suddetta scrittrice. Mi leggo il suo libro e, anche in questo caso, ci “rimango” di sale. Anche questo libro, apparentemente tutto buoni sentimenti e finale a tarallucci e vino, è epico (soprattutrto la parte finale).

    A questo punto capisco che ho gravemente e stupidamente sottovalutato il fantasy italiano. Ho sempre letto molti autori italiani e li ho apprezzati spesso più degli stranieri, ero però convinto che il genere fantasy in italia fosse qualcosa per i bimbi piccoli. Penso di essere stato tratto in inganno dalla loro collocazione nelle librerie ed anche dalle copertine, bellissime ma non proprio in sintonia con lo scritto. Il primo libro letto ad es. aveva in copertina il viso di una bella ragazza con due splendidi occhioni viola, tipo una di quelle bambole che van di moda tra le bimbe. Estasia è un pò un eccezione, la copertina è perfettamente in sintonia, peccato però che sugli scaffali non l’abbia mai vista.

    Tutto sproloquione spero sia servito per dire che i generi e le categorie significano poco e molte volte conducono a scelte sbagliate, e che si possono paragonare opere apparentemente molto diverse.

    E se non è servito fa lo stesso, l’importante e che mi sia divertito a scriverlo 😛

    p.s.: eppoi è in parte riciclato da una mail 😀

  24. Ciao Valbe,

    adesso il senso delle tue parole è decisamente più chiaro. Anche perché hai focalizzato su un punto ben preciso, l’epica, e la sensazione che questa particolarità fornisce. Particolarità che non per forza, concordo, deve essere relegata a un singolo genere o autore. Ne siamo oltremodo al di là.

    Buona serata!

    Fra

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