Intervista con Marina Lenti

Ho sempre adorato la saga di Harry Potter, nei suoi pregi e difetti. Mi sono innamorato subito dell’immaginario della Rowling e del mondo che è riuscita a creare, reinventando topos e elementi fantastici e puntando dritto al cuore dei giovani. Aspetto con ansia di leggere l’ultimo libro della saga, annunciato con il titolo di "Harry Potter e i Doni della Morte".

Per questo, sono stato felicissimo di rispondere alle domande di Marina Lenti, bravissima autrice del saggio "L’Incantesimo di Harry Potter" sul tema HP.

Trovate l’intervista qui. 

7 Commenti

  1. Sinceramente le avventure di Enrico Vasaio (Basta con i nomi inglesi no? ;P ) non mi hanno mai attirato, ho iniziato anni fa il primo libro, ma per come era scritto lo stavo lanciando.. letteralmente.. insomma abbandonato quasi subito.. Mi sono perso qualche cosa? (@_@’)

    mi sono visto i film che ovviamente saranno un surrogato, alla fine sono pure carucci, un po’ banali forse.. prevedibili, leggermente pallosi.. insomma la saga di Enrico mi é sempre parsa una mera operazione commerciale, studiata a tavolino e fatta crescere insieme ai suoi piccoli fan..puo’ essere una scelta certo, ma non riesco a condividerla.. dovrei forse leggere tutti i libri, rivedere quello che so sull’autrice e il suo Entourage ..magari mi farei un opinione diversa..

    Poi vorrei vedere se, l’ultimo sarà davvero l’ultimo o partiranno una serie di spin-off e in ogni caso cosa tirerà fuori dal cappello la prossima volta..ma sono sempre pronto a farmi sorprendere, nella vita non si sa mai 🙂

  2. Come ogni libro, dipende dalle aspettative. Ho scritto nell’intervista cosa penso dei primi due volumi della saga, molto semplici, lineari adatti soprattutto a un pubblico estremamente giovane per contenuti, stile e trama.

    Dico la verità, quando li lessi era già scoppiato il fenomeno HP e mi chiesi: “Tutto qui? Tanto rumore per cosa?”

    Poi dal terzo libro le cose cambiano, per avere un picco nel quarto, il più bello. Libri più complessi, con punte di genialità. Con malignità mi sono chiesto se fosse sempre la Rowling a scriverli.

    Poi il 5, il peggiore: prolisso e a tratti noioso. Il 6 migliora ma non come il 3/4.

    Insomma, una saga credo vada valutata nel suo insieme, se HP ha avuto successo, un motivo c’è sicuramente. Qualche spunto nell’intervista l’ho dato, ma se ne può sempre discutere, posso aver detto qualche cavolata 🙂

  3. io non ho letto i libri ma ho visto i film (e qui immagino che riceverò delle bacchettate, risparmiatevele perchè non mi interessano). beh i film a me sono piaciuti, soprattutto i primi perchè ovviamente portano novità. le atmosfere ricreate sono davvero magiche e sognanti, mi viene in mente il salone di hogwards o le scale o la scacchiera (ops! scusa fra, non volevo ferirti)ambientzioni meravigliose. anche alcuni personaggi sono belli: la famiglia winsley è deliziosa. insomma l’unico a starmi sullo stomaco è harry con i suoi occhialetti tondi che se gli metti il farfallino somiglia a roberto gervaso!

    cmq buongiorno a tutti 🙂

  4. Scusa, come si fa a non infierire… Leggere un libro e guardare un film significa attraversare l’oceano a nuoto. ‘Msorry…

    PS: per la scacchiera, sappi che quella estasiana è datata 1990 (a quei tempi ero un appassionato degli scacchi), quella della Rowling 1997. Fra l’altro, la sua abbastana noiosa, quella di estasia decisamente mutante. Non so se mi spiego ihihihi.

    Purtroppo non la posso accusare di plagio, che smacco.

  5. no no fra, ti assicuro che sia leggere un libro che guardare un film sono meno impegnativi che traversare l’oceano a nuoto.

    beh per la questione scacchiera, non posso scegliere perchè una l’ho vista in film e l’altra l’ho letta, quando faranno il fim di estasia allora potrò giudicare. 😉

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