Maratona Non-Stop

Eccoci, di nuovo qua, nella nuova puntata della love story tra la BuroCartica Romana e Frengho.

Caso Telecom: Mi sveglio alle 730, con circa 5 ore di sonno alle spalle. Non so da voi, ma qua a Roma si bolle. Mi guardo allo specchio, metà emisfero celebrale salmodia un rito musulmano, l’altro uno voodoo. Alle 830 arriva il tecnico telecom, per l’installazione della linea telefonica. Primo colpo di scena della giornata: i fili tornano tutti, il numero di telefono è attivo in meno di mezz’ora. Chiamo allora il 187 per l’attivazione dell’ADSL, ed ecco il primo smacco: sembra che la centrale sia isolata e non sia possibile connettere nessun tipo di ADSL. Abbasso la cornetta alquanto demoralizzato, e mi collego a internet tramite il cellulare. Il sito di Alice accetta il mio numero telefonico, anche se solo per una 4 Mega (scusate volevate pure 20 Mega? Esosi…). Ergo la domanda: chi dice la bugia? L’omino 187 o la signorina digitale del sito di Alice? Ai posteri l’ardua sentenza.
Caso
Italgas:
Scappo di casa alle 9.30 e corro in moto dalla parte opposta di Roma per prendere il famoso PDR (ah, ho scoperto che non è Pomodori Datteri e Ravioli ma semplicemente Punto di Riconsegna. Mi esaltano gli acronimi e a voi?). Per la cronaca questo mitico PDR l’ho avuto tramite un collega di lavoro, che conosceva uno all’azienda del Gas. Divertente il fatto che una conoscenza abbia risolto in un quarto d’ora un problema che l’assistenza aveva in mano (senza esiti positivi) da circa 15 gg. Di nuovo in sella, verso l’azienda costruttrice del mio palazzo, dove lascio le carte da compilare da parte loro. Sì perchè al mondo d’oggi allacciare il gas è un’impresa titanica, e servono 10.000 fogli da redigere, una specie di scarica barile l’uno sull’altro. Insomma, se dovessi scoppiare in aria, sarà impossibile risalire al responsabile. Quindi avrò questi incartamenti giovedì prossimo e, una volt spediti, spero di avere il gas per metà agosto. Ai posteri l’ardua sentenza.
Caso Municipio VIII: Torno a casa, mi abbevero com un cammello visti i 35’670 gradi che bruciano Roma e corro al Municipio VIII. Sono le ore 12.30, c’è già la fila fuori per l’apertura delle 14.30. Per fortuna c’è solamente una persona davanti a me per il cambio di residenza, gli altri sono per pratiche diverse. Nel frattempo, il piccolo popolo degli sfigati cittadini nelle mani della burocrazia si auto-organizza segnano numeri di precedenza su foglietti di carta, per mantenere una parvenza d’ordine quando arriverà l’omino consegna numeri (vedere post precedente. Esatto, quello guercio). Insomma, gente civile che non vuole montarsi addosso per prendere un cazzo di numero, mi pare legittimo e sensato. L’omino consegna-numeri arriva tuttavia alle 13.45, con un ritardo di 45 min rispetto a quanto detto. Avete presente Evita sopra il balcone della casa Rosada o il Papa la domenica a San Pietro? Ecco l’effetto è proprio quello, la calca s’ammutolisce nella speranza che il sogno di avere il numero si avveri. Purtroppo le parole del guercio non sono affatto auliche come quelle del papa o di Evita, ma esordiscono con un "Non me ne frega nulla del vostro ordine, si fa come dico io oppure chiudo." Basta questo per scatenare il caos globale e rompere il precario equilibrio che i neocivilizzati avevano costruito con tanta fatica. La folla avanza come un’onda inferocita, ma io non posso perdere questa chance. Pausa domanda: secondo voi cosa ha fatto Frengho, ce l’ha fatta? Si accettano scommesse.
Ok era facile, su. Ovvio, ho utilizzato le tecniche bolakkiane pià subdole. Prima mi sono mimetizzato nella parte scivolando così verso l’entrata, quindi mi sono appiccicato al mura strisciando e volteggiando alla Matrix a mezz’aria, poi appiattito in pochi centimetri per raggiungere la metà. Cacchio, se ho inventato Bolak ci sarà un perchè. Morale della favola: numero 2, un successo stratosferico.
Ergo, da oggi sono ufficilmente un cittadino romano. (ma con i globuli rossi assolutamente, indissolubilmente, indefinitamente toscani ).

10 Commenti

  1. Beh, la redsidenza era la cosa “più facile”.

    Segue l’italgas, penso ce la farai tranquillamente.

    Ma la telecom…eh la telecom….che iddio te la mandi buona perchè con ‘sta cacchio di telecom serve il miracolo.

    OT- ho praticamente finito l’ultimo Potter. Devo dire che non mi è dispiaciuto, dopo tutti gli spoiler temevo il peggio, invece.

    Non posso aggiungere altro per non spoilerare ma credo valga la pena comprarlo 🙂

  2. D’ora in avanti non ti chiamerò più Cecco, ma er Falco.

    Secondo me i personaggi del servizio clienti (quelli che esordiscono con un sorridente “buongiorno, sono Pincopallo, come posso aiutarla?”), dopo essersi presentati si attaccano all’I pod e ti lasciano in linea a parlare da solo.

  3. ma certo! vedrete che da domani tutti i problemi del municipio VIII saranno risolti. a proposito sapete che il falco deve andare a Barcellona? e sapete che adesso barcellona è in stato di crisi per mancanza di energia elettrica? insomma io non sto insinuando nulla, sto proprio asserendo che il ragazzo ha delle strane doti. ahahahahahah

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