“My home is where my heart is”

Famosa frase, forse usata per lo più dagli sfollati. Ma il senso rimane, la vera casa è dove sta il cuore, dove abitano i sentimenti. Dopo ieri, il passo per l’acquisto di una casa si può dire veramente fatto. Penso con nostalgia alla casa di Grosseto, dove sono cresciuto e vissuto per circa 20 anni. I ricordi invece delle varie abitazioni in affitto sono offuscati, come è ovvio che sia. Se tutto va secondo la scaletta, i primi di luglio mi trasferirò nella nuova casa a Roma, zona Roma Est. Sono felicissimo perchè finalmente ho un ambiente che risponde alle mie necessità, dove soprattutto esiste un fattore di cui non credevo di essere così psicodipendente: la luce. Ora inizia una fase un po’ incasinata, la burocrazia si fa spazio con le sue mille scartoffie da riempire e richiedere a giro per gli uffici che sembrano moltiplicarsi di nome e numero. Poi ci sarà il "problema arredo", visto che una casa senza mobili nè cucina non può essere sicuramente abitata. Uno penserebbe che arredare casa sia piacevole e divertente. Non sempre è così, visto che occorre far incastrare un sacco di fattori e tempistiche. Vabbè, comunque sia, passata questa fase potrò finalmente vivere in una bella casa, con tanta luce, con una terrazza di 34 metri che affaccia su un bel parco.

48 Commenti

  1. AAAAAAAAAAAAAAh io adoro la luce, casa mia è tutta luce, tutte finestre (dannazione per mia mamma che non sa mai dove mettere mobili), tutti spazi liberi davanti e supervista, e sarà una delle necessità primarie della mia prossima (prossima? vabbè futura, moooolto futura) casa!!!

    Uuuuh te la posso arredare io casa?? Che ficooooo, dovevo fare arredamento degli interni, ecco!! 😀 Lo so che può non essere divertentissimo, ma a me piace incastrare -adoro i lego-, mi piace scervellarmi per questo, siiiiii, bello, bello!!!!

    Vabbè bando ai deliri.. ti lascio all’inutilità della burocrazia (su questo non ti invidio proprio!)

  2. Spe’, la parte creativa dell’arredamento piace anche a me.

    Poi c’è, oltre a quella “strappo-assegno”, la fase:

    1. aspetta che te la portino

    2. controlla se tutto funziona o se qualcosa è andato storto

    3. chiama eventuali operatori collegati (leggi ACEA, ITALGAS etc…) per farla funzionare

    4. chiama relativi operatori di settore (leggi idraulici, elettricisti, fabbri etc…)

    5. pulisci

    6. ricontrolla se tutto funziona e ti accorgerai che qualcosa è andato storto.

    Questa più o meno è la vita reale, Dilh.

  3. In questi giorni mi sono ritrovata a riflettere molto su questa cosa: “dov’è realmente la mia casa”.

    I miei sentimenti sono divisi, i familiari in Puglia e l’Amore in Veneto… e io? io ho lasciato 9 anni fa la Puglia, ora mi appresto a lasciare il Veneto per trasferirmi tre anni in Austria. Dov’è la mia casa? Arriverà mai il momento la mia collocazione fisica coinciderà con il concetto, l’idea di casa?…. spero!

    Nel frattempo fortunato te e buon arredamento. 🙂

  4. Ufs, devi sempre smontare tutto, secondo me lo fai apposta, sei cinico e senza cuore!!

    Allora per quello che riguarda l’arredamento, italgas e acea non c’entrano molto.

    Tolto il fatto che se è un problema idraulico, io sono l’idraulico (a casa mia), a meno che non sia una cosa che appunto interessa l’acea, ma in questo caso non si parla, credo, di arredamento!

    Ciò che riguarda il gas effettivamente non saprei, più ci sto lontana meglio è.. quindi su quello alzo le mani.

    Aspettare i mobili, se non sono in ritardo di anni luce, fa parte del piacere dell’arredare, certo se ci sono intrallazzi, è un altro paio di maniche, ma non c’entra con il piacere dell’arredare, perchè qualsiasi cosa può avere dei problemi e allora in questo mondo non dovrebbe piacerti nulla. Pulire e controllare che tutto funzioni fa parte dell’arredare.

    Forse non è molto chiara la mia spiegazione.. mi spiego: a me piace andare a cavallo, è ovvio che mi piace la passeggiata o fare salto ostacoli, ma mi piace anche pulire il cavallo prima e dopo, sellarlo e fargli fare una passeggata dopo per togliergli il sudore di dosso, sennò gli piglia un colpo poverino; è ovvio che con un cavallo ci possono essere duemila problemi: che si ammala, che ha una ferita, che ha i tafani che si pappano te e lui!! E relativamente devi chiamare un veterinario (arriverà, non arriverà, sarà puntuale?), gli devi curare la ferita e devi togliere quei tafani del cavolo, se necessario schiacciandoli con le mani!! Questo è l’equitazione, o meglio l’equitazione, o cmq il piacere per i cavalli, è quella descritta prima, se poi si presentano dei problemi è un altro paio di maniche, si mette in conto ma non per questo non ti piace più fare quella cosa……. I problemi non piacciono a nessuno, ma non dico che i cavalli non sono piacevoli (per me ovviamente). Questo vuol dire o ti piace o non ti piace. Io ho detto che arredare mi piace (o cmq mi piacerebbe provare -te lo do per buono: arredare una casa da cima a fondo non l’ho mai provato-), l’idea mi piace qualunque sia la realtà…

    Esattamete come mi piace occuparmi di cavalli!!

    Quindi io per i cavalli potrei dire “Lo so che può non essere divertentissimo, ma a me piace incastrare -adoro i lego-, mi piace scervellarmi per questo, siiiiii, bello, bello!!!!” (vabbè lego a parte) non per questo non so quale sia la realtà…

    😉

  5. bene, sono felice per te! 🙂

    ora dovrai anche iniziare a pagare l’ICI ahahahahahahahahahaha

    ma non ti buttare giù, pensa ad una cosa: non tutti riescono a scrivere un libro ma tutti riescono a metter su casa! (mmhhh spero ti aiuti)

    va meglio ora?

    io estasia l’ho comprato, quindi almeno 10 foglioline della prima pianta che comprerai diciamo che te le ho regalate io, ok?

  6. X Naeel: ahaha, ben detto! Ok, sfruttero al meglio il mio pollice verde per queste 10 foglioline!

    X Jack: sì ricevuta, la leggerò con calma appena posso.

  7. ti lancio una sfida danny: la prima pianta del nuovo appartamento si chiamerà Naturalia, a te non farla morire! ti consiglio una quercia (non richiede molta manutenzione, certo……sul balcone …magari) ahah

  8. Si offrono consigli per arredare al meglio la tua maison!

    Mi piacerebbe vedere la pianta della casa se ti va, chiaramente, almeno faccio pratica (LOL!) e magari, chi lo sa, magari mi ingaggi come (quasi)architetto personale! : P

  9. X Naeel: perchè non dare allora un nome a ogni stanza? La terrazza è Naturalia… e le altre? Ho due camere, due bagni, sala, cucina e corridoio.

    Sbizzarritevi.

    X Mod: ecco, sopra hai tutte le stanze 🙂

    X Jack: dai dicci, che siamo curiosi, io adoro Lost. PS: Dharma di Lost è diverso da Darmha di Estasia, non fosse per un’h volutamente spostata 🙂

  10. Complimenti!!!! Non mi era mai capitato come in questi giorni di avvertire il bisogno di uno spazio tutto mio dove rincattucciarmi per i fatti miei… mi basterebbe anche solo una stanza, ma che sia tutta mia… ma ho l’impressione che farò prima a comprarmi una casa…

  11. anche io voglio una casa tutta miaaaa…da pensare, arredare, da cancellare e rifare..mi son rotta di fare le case x gli altri..e poi i mobili nuovi son cosi luccicantiiii!!!

    e cmq complimenti x il nuovo acquisto..quando ci offri da bereeeee??

  12. Se le pareti fossero trapezoidali o ellittiche per te non farebbe differenza insomma!

    Che indicazioni sarebbero queste?!

    Sei proprio ingegnere, guarda!

    LOL!

  13. X Jack: bene non me lo dire che mi sto gustando la 16° puntata della terza serie 🙂

    X And: vivo da solo da quando avevo 20 anni. Ma essere in affitto non è come mettere piede in casa propria. Suppongo. 🙂

    X Ilottola: azzeccato a pieno. Beh,ci sono due appuntamenti romani in programma, carpe diem 🙂

    X Mod: ahahahah! Ma non sai che la più grande teoria degli ignegneri è l’approssimazione? XD

  14. Piccolo consiglio: quando ti montano i mobili, prima che i tecnici se la sviglino controlla tutto: procurati una bolla per assicurarti che i ripiani siamo dritti (non è scontato), apri le ante ecc.

    Concordo che organizzare una casa nuova alla fine è stressante… quando ci siamo trasferiti nella attuale dimora ne sono successe di tutti i colori, una per tutte, l’idraulico ha fatto lo scarico del lavandino direttamente nel muro: quando ho usato l’acqua in cucina sul balcone è sgorgata una sorgente.

  15. Bello! La casa nuova, gli arredi, la luce… ma che te ne fai di una cucina??? Non mi dirai che ti dai all’arte culinaria! Caffé a rapporto: prossimamente tutti a casa di Falconi per una cenetta degna di nota!

  16. X sGhì: esatto, la mia vena pessimista del secondo post derivava proprio dal fatto che ho sentito decine di persone cadute in questi spiacevoli inconvenienti 🙁

    X Chya: guarda, l’unico problema è il tempo, alla fine cucinare porta a un risultato immediato in panza 🙂 Per il caffè cara, quando ti sposti a Roma, è sempre pronto.

  17. allora, non ho il lbro sottomano però da quel che ricordo io direi:

    la cucina: il salone dell’adunanza millenaria (soprattutto perchè un giorno, quando la tua casa si riempirà di nuovi falconcini avrete bisogno di un bel tavolo intorno al quale parlare.)

    il bagno: il luogo di Amos (ahahahahahahaha sembra una cosa blasfema! ma mi da l’idea di un posto accogliente eh eh)

    la camera: il palazzo dell’inverso (perchè qui si vedono cose… 😉 e si fanno i conti con delle emozioni che magari vengono tenute fuori dalle altre stanze, si tirano le somme della giornata e a volte della vita)

    il soggiorno: la barriera dell’intelletto (perchè? per la presenza della tv… ahhah)

  18. Naeel: ottime idee… Ora passerò dal fabbro a costruire le etichette in alluminio 🙂

    uhmuhmiuhm…

    Dato che ho il campanello elettronico (i.e. non esistono i vecchi bottoni, ma solo uno per scorrere i nominativi degli inquilini su un display), se mettessi http://www.estasia.net secondo voi è spam??

    Urg!

  19. E’ un videocitofono con un display dove si possono scorrere tutti i nomi degli inquilini del palazzo. Una volta trovato il nominativo, puoi suonare con l’altro pulsante.

    Una delle tante tecnologie di cui si può vivere senza, insomma.

  20. citofono: immagino i postini un pò attempati…ahahahahahahhah ma quali diavolerie dovranno ancora inventarsi? poi comunque l’umidità non è che faccia così bene ai cristalli liquidi!

    dall’autore di estasia mi aspettavo qualcosa di più genuino, tipo il campanellino attaccato alla corda!

    ah me ingenua! 😉

  21. Ottimo aforisma, Meta. Ecco, io sono nella fase “mi sono rotto di vivere un po’ qua un po’ là”.

    Sai alla mia veneranda età… uhm 🙂

  22. X Naeel: il campanello con la corda è bellissimo! Lo vogliooooo!

    X Fab: sì offro da bere, ma dovete venire tutti a Roma, ovvio 😉

  23. Il campanello tecnologico a display con telecamera ce l’ho anche io e da li vedo il faccione lucido di FrancoFalco quando viene a scocciare…sempre a mani vuote poi eh eh eh!

    ” bono er vinello “…

    Per quanto riguarda la piantina …ho pensato alla ghiaia rotolante…per il WC.

    Dite che e’ da stitici?!!!

  24. X Dilh: non ho dubitato un attimo che tu fossi un “URDU”. Come vedi, ho sempre ragione.

    X Mario: U’re a lier. Ti ho portato una buona bottiglia di vino e in cambio mi hai rifilato uno spumante da 1 euro. Poraccio. Lo sai come finisce la terza serie di Lost? vuoi sapere chi muore? O cosa succede a Locke?

    X Mod: ho un intestino regolarissimo. 8.15, dopo il caffè. Grazie.

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